Spy

Scemenze action

Babadook

Incubi e allegorie

Terminator Genisys

È tornato (purtroppo)

'71

Quando a Belfast si viveva tranquilli

Poltergeist

Potevamo tranquillamente farne a meno

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

21.9.10

Pecoranza

Settimana tosta, non ho proprio tempo di mettermi a scrivere roba per il blog. Mi giovo quindi, come preannunciato, della pubblicazione della seconda parte del nono episodio del Tentacolo Viola (del e dello) per fare un post gratis. Così, tanto per smuovere da morte cerebrale. Sta qui.

La pubblicazione è in realtà avvenuta tre giorni fa, ma insomma, non stiamo a puntualizzare troppo.

17.9.10

Adventureland

Adventureland (USA, 2009)
di Greg Mottola
con Jesse Eisenberg, Kristen Stewart, Ryan Reynolds


Ho guardato Adventureland verso metà luglio, quindi in fondo non è neanche passato troppo tempo rispetto ad altre cose, ma il tag quasimenedimenticavo ci sta comunque tutto. L'ho guardato su Sky, anzi su MySky, una sera in cui non avevo nulla da fare (occasione rarissima) e il giorno dopo sono andato a vedere se il mondo dell'Internet mi offriva un'offerta degna di nota per il Blu-Ray. Me l'ha offerta. L'ho comprato. Perché? Perché è un film della madonna? No, dai. Però è un filmetto bello e gradevole, che non fa le cose che temevo facesse e ne fa invece altre.

Per dirne una, è una commedia americana in cui l'amico un po' strano e il comprimario un po' folle non sembrano personaggi totalmente sopra le righe, impossibili, ma hanno tutto sommato una loro adorabile credibilità. È una commedia americana che punta sui toni malinconici, ma senza sconfinare nel patetismo ansiogeno e senza mostrarci mai gente che urla sotto la pioggia con della musica emozionante di sottofondo. E addirittura non ci sono neanche monologhi di Susan Sarandon!

Detto che, casomai ci fosse il dubbio, le mancanze elencate fino a qui sono aspetti positivi, uno dei pregi più grossi di Adventureland sta nel suo essere un film ambientato negli anni ottanta che non ti rompe le palle urlandoti in faccia dall'inizio alla fine "oh, guarda che figata, sono ambientato negli anni Ottanta, prova tanta nostalgia, ridi assieme a noi, commuoviti e fatti pure venire un'erezione pensando alle tette di Sabrina Salerno". Una cosa tipo Donnie Darko, o magari Notte prima degli esami, per capirci. No. Semplicemente Adventureland se ne sta lì, negli anni ottanta, e si fa gli affari suoi.

Sì, ok, ma a parte le cose pessime che non fa, quali sarebbero le cose ottime che fa, 'sto Adventureland? Beh, intanto conferma la rinascita cinematografica della carriera di Greg Mottola, ché fra The Daytrippers (non l'ho visto, pare sia buono, voglio recuperare) e l'ottimo Superbad erano passati dieci anni. E insomma, mi sembra una cosa positiva, visto che due film suoi su tre mi son piaciuti e il prossimo, essendo scritto da Nick Frost e Simon Pegg, tanto pessimo non potrà mica essere. Poi riesce a raccontare un po' le stesse cose di Superbad (crescita, abbandono, ritorno alla realtà postadolescenziale, inseguimento della patata) rinunciando al modello tutto sbocco e parolacce di Apatow.

Ed è insomma un bel filmetto divertente, delicato, malinconico, con interpreti che convincono (sì, pure la tavola da surf nana e un po' tamarra che però quando le fanno un primo piano dici "ah!") e con quella adorabile capacità di raccontare e far ricordare momenti in cui, bene o male, siamo passati un po' tutti. Certo, non tutti poi abbiamo finito per bombarci Kristen Stewart. Ops, spoiler.

Il film l'ho visto in lingua originale e sinceramente non ricordo se e quanto possa essere importante farlo. Comunque, trattandosi di una commedia, do per scontato che l'adattamento italiano faccia completamente schifo.

16.9.10

Mercatino update

Segnalo a tutti, in ridondanza con quatto fatto ieri su tumblr (anche perché rispetto a ieri ho aggiunto altro materiale ancora: Image, Valiant, Ultraverse, Salamadonna), che dopo essere sceso a patti con la realtà ho corposamente aggiornato il mercatino con la svendita dei fumetti, aggiungendo un tot di cose, soprattutto edizioni italiane di roba americana. Marvel, DC e non solo. Trovate tutto qui (e le novità sono evidenziate con questa bella scritta rossa: *** NOVITÀ ***). Fra l'altro nel weekend molto probabilmente aggiungerò una discreta quantità di altra roba, con quello che credo sarà l'ultimo aggiornamento prima della fine del mondo come lo conosciamo.

Nel mercatino comunque c'è pure altro. Il post riassuntivo di tutte le merci sta qui.

Chiunque retumbleri, retwitti, spammi su Facebook o comunque sparga in giro questa cosa mi fa un gran favore. Grazie. :)

15.9.10

Buzzcast

Che Outcast compie un anno l'ho già scritto ieri, pubblicare un episodio per festeggiare la ricorrenza mi pareva obbligatorio. Mobbasta, però, non voglio metter mano a file audio fino a ottobre.

Poca musica ma buona, a 'sto giro. La pornointro di Babich è un gioiellino.

14.9.10

Un anno di Outcast

Un po' più di un anno fa, ero in ufficio a chiacchierare con lo Sbrocchieri e il Gigirizzi. Si parlava di questo e di quello, di quel che sarebbe divertente fare e di quel che si potrebbe fare. Con ancora in testa la deprimente esibizione in mutande al ritmo di Guitar Hero, parlammo di provare a realizzare un podcast (video) di Nextgame. Si sarebbe dovuto intitolare "Videogiochi in mutande". Per fortuna l'idea morì subito. Rimase però la voglia di farlo in versione audio. Passano i mesi e non se ne fa nulla, anche se l'idea torna fuori regolarmente. Passa altro tempo e mi ritrovo a far da ospite in un episodio extra di RingCast. E mi rendo conto che la roba mi diverte proprio. Del resto, considerando quanto a suo tempo mi divertii con le tre trasmissioni di Kaibastation...

E allora nasce la voglia di farlo, 'sto benedetto podcast. Se ne chiacchiera con Fotone, si decide che deve essere una roba per i fatti nostri, indipendente, si coinvolgono altre brutte persone e si comincia, senza avere la minima idea di come fare. Problemi tecnici, disorganizzazione, incapacità di parlare davanti a un microfono... l'inizio è stato un disastro, ma pian piano siamo cresciuti e siamo arrivati a mettere in piedi una roba che ha - quando non scatta il delirio di pacchi e contropacchi - due uscite mensili fisse e un numero sempre crescente di episodi extra. E continua ad essere disastrata da problemi tecnici, disorganizzazione, incapacità di parlare davanti a un microfono.

Oggi cade il primo anniversario di quel tragico Episodio 0, e se mi guardo indietro vedo un sacco di pattumiera. Vedo però anche che, nel contesto di una roba fatta tanto per fare, portata avanti remando contro l'inedia di chi mi circonda, messa assieme senza avere la minima padronanza tecnica e senza spenderci un soldo più del minimo indispensabile (un programma m'è toccato comprarlo), qualche soddisfazione me (ce) la sono (siamo) tolta. Alla fine uno gnocco tosto di gente che ci scarica sempre c'è, così come ci sono i tanti apprezzamenti, più o meno diretti. E un paio di ROTFL, che fanno sempre piacere.

È un bel vivere. Sarebbe più bello se non mi ritrovassi a montare gli episodi a notte fonda e se ci fosse qualcuno disposto a pagarmi per farlo, ma insomma, eh, a parte il fatto che è ancora tutto da dimostrare che questa scoreggia di podcast possa essere una roba in grado di meritarsi dei soldi, il problema fondamentale è che no. E quindi no. Ma va bene così, è comunque bello.

Grazie, comunque. A chi ci ascolta, a chi ci commenta, a chi ci scrive e a chi ci sprona. E ovviamente alla mandria di inaffidabili debosciati che partecipano al podcast, con particolare attenzione a Fotone che assembla le spettacolari copertine, a Babich che ha composto delle splendide siglette, al Toso che ha composto un'inascoltabile sigletta e a chi nel corso di quest'anno ha proposto delle idee. Tipo DeSangre e RuMiKa, che addirittura hanno estratto dal cilindro delle rubriche. O Braincoso, che si è pure inventato una serie di Podcast. O tipo Mattia, che una volta, tanto tempo fa, ha addirittura suggerito un argomento. E poi gli altri, che stanno elencati là sotto.

L'immagine è la copertina del Reportage su Gamescom e GDCE 2010 che avrebbe dovuto essere e non sarà mai. Qua invece sta Il Tentacolo Viola.

Per ascoltarci in streaming, clicca su questo coso qua sotto

Podtrac Player


Altri modi per ascoltarci:
Outcast su iTunes

--

Per contattarci:
Scrivi ad Outcast - outcastlive@gmail.com
Il blog di Andrea Babich: The Babich Playground
Il blog di Andrea Maderna: L'Edicola di giopep
Il blog di Davide Giulivi: Linea di fondo
Il blog di Davide Tosini: ToSo on the Net
Il blog di Elena Avesani: Puffetti rosa
Il blog di Fabio Bortolotti: Kenobit
Il blog di Gianluca Loggia: Uno sgarrafiesto con Ualone
Il blog di Lorenzo Antonelli: Bunker
Il blog di Luigi Marrone: E-Self Electronic Self
Il blog di Marco Calcaterra: Ultimo cannoncino
Il blog di Mattia Ravanelli: Zave's

13.9.10

Er Pecoracolo

Finalmente online il nono episodio del Tentacolo Viola, l'unico podcast che compete coi ritmi di pubblicazione dei fumetti Cliffhanger. Continua a non esserci Gianluigi, che evidentemente ha trovato di meglio da fare nella vita, e questa volta ci ritroviamo in casa il Cego. Sta tutto qui. No, non è vero, c'è solo la prima parte, la seconda arriva fra qualche giorno.

Ottima la pubblicazione in due parti, così ho due post facili invece che uno solo per muovere il blog.

10.9.10

Storie di animali e altri viventi


Storie di animali e altri viventi (Italia, 2005)
di Alberto Asor Rosa


Asor Rosa non è certo il primo e non sarà l'ultimo a scrivere raccontando gli eventi attraverso gli occhi di una bestiolina. Vedi un po' la coincidenza, di recente ho letto anche il macigno giapponese Come un gatto, di cui probabilmente non saprò mai cosa scrivere, che sfrutta la stessa trovata per raccontare in realtà di tutt'altro. In Storie di animali e altri viventi, però, al centro del discorso c'è il rapporto strettissimo e dalle conseguenze "metamorfanti" che si viene a creare fra fagotto peloso e padrone, raccontato con un sacco di umorismo, un po' di retorica lagnosa e tanta evidente conoscenza dell'argomento.

Argomento che si risolve inevitabilmente piuttosto in fretta, tant'è che bastano 173 paginette per smaltire il tutto, trovando anche il tempo di infilarci qualche riflessione filosofica pomposa, un po' forzata, sostanzialmente fuori posto. Ma che non cancella la potenza evocativa fin troppo evidente per chiunque sappia cosa significhi avere a che fare con un gatto e un cane in versione casalinga. Esatto, "e", perché qua ci sono entrambe le bestiacce, ed entrambe si raccontano in prima persona, appoggiandosi su una specie di montaggio alternato e giocando quindi anche sulle meravigliose dinamiche che vengono a crearsi quando uno dei due si ritrova improvvisamente nel campo giochi dell'altro. E quelle persone lì, quelle che lo sanno, nel leggere la parte finale del libro non dico si metteranno necessariamente a piangere, ma insomma, un po' di groppo in gola gli viene sicuro. Mano sul fuoco.

Siccome stavo leggendo troppe cose intelligenti, o quantomeno che provano ad esserlo, come libro successivo ho scelto Dead Space: Martyr. Nuff said.

9.9.10

La settimana a fumetti di giopep - 09/09/2010


Birdy The Mighty #1/3 ***
Che Patlabor sia uno dei manga seriali più belli, interessanti e sottovalutati di sempre l'ho già scritto altrove e non c'è bisogno di ripeterlo, tanto più che dubito sia un caso se Mamoru Oshii vi ha trovato ispirazione per ben due film, uno più bello dell'altro. Normale, quindi, che scoprendo - con un anno di ritardo, perché ho i miei tempi - dell'esistenza di una nuova serie a firma Masami Yuki io venga assalito dalla curiosità. Purtroppo Birdy The Mighty mi sembra solo una robetta divertente e fatta, suppongo, per divertirsi, scorrevole ma piuttosto scemotta e priva di particolari motivi d'interesse. Penso andrò comunque avanti a leggerlo, ma insomma, eh, speravo in qualcosa di meglio.

Casi violenti ****
Che scrivere, di Violent Cases, a parte "non ci ho capito molto"? Boh, potrei scrivere che è un'edizione d'inizio millennio, ripescata dal cumuletto di fumetti comprati, mai letti e impolverati che sto cercando di smaltire. Oppure che è la prima graphic novel (senti come suona bene: grafic novel) realizzata da Neil Gaiman e Dave McKeane, mica pizza e fichi. E magari anche che sono entrambi talmente bravi e fuori dal tempo che pure a leggerla ventitré anni dopo sembra uscita l'altro ieri. Parla del mondo visto dagli occhi di un bambino, ma filtrato poi attraverso i ricordi di un uomo adulto. Un mondo in cui c'è gente brutta e cattiva, fra l'altro. Confuso, ostico, difficile da interpretare, affascinantissimo. Sì, ok, è evidente: non so cosa scrivere.

Pluto #8 ****
E con questo ottavo numero si chiude anche Pluto, serie senza dubbio affascinante e ricca d'emozione, ma che mi ha fatto un po' lo stesso effetto di Monster e 20th Century Boys: parte in maniera spettacolare, mi attanaglia per qualche volumetto, ora della fine l'inerzia è andata un po' a farsi benedire. Qua, in realtà, lo smarronamento è stato meno forte, e vorrei ben vedere, vista la breve durata. Però, non so, mi sembra sempre che sulla distanza Urasawa fatichi un po'. Sarei curioso di rileggermelo tutto di fila, ma in questo momento non ho tempo e oltretutto non so dove caspita ho messo il quinto volumetto.

Skizz ****
Secondo tuffo nel cumulo di polvere per questo appuntamento della Settimana a fumetti. Qui si parla di Skizz, una roba che sono totalmente convinto di aver già letto prima e di avere probabilmente incastrata da qualche parte in libreria, ma che mi ha comunque fatto un gran piacere rileggere in questa edizione. Trattasi di Alan Moore che racconta una specie di sua versione di E.T. ambientata a Birmingham, con tutte le puzzolenti conseguenze sui protagonisti che si possono facilmente immaginare. Un bel fumetto che ha poco a che vedere col "solito" Moore più cerebrale e che riesce a divertire e commuovere senza particolari problemi. Anche se è parecchio invecchiato. Come Moore. E come tutti i suoi fumetti.

Serie varie su cui non è che possa mettermi a riscrivere le stesse cose a ogni santo numero:
Katsu! #11 ***, Naruto #48 ***, Real #9 ****

Ultimamente sto faticando a trovare momenti adatti per spaparanzarmi a leggere. E, fra l'altro, sono un po' caduto nel tunnel dei Digital Comics sul sito della Marvel. Del resto, oh, gli pago l'abbonamento.

7.9.10

Coloncast

Terzo Outcast Reportage ufficiale, ma quinto sostanziale, il nuovo pargoletto pubblicato stamane (così, d'amblet, prima d'uscire di casa) offre quasi un'ora e quaranta di riflessioni sulla fiera più bella di Germania. E su Kane & Lynch 2. Lo trovate qui.

Che in tutto 'sto delirio io trovi anche il tempo di registrare, assemblare e pubblicare l'Outcast, oltretutto lottando contro una fittissima rete di pacchi e controappacchi, diciamocelo, ha del miracoloso.

6.9.10

giopep's Yard Sale - Aggiornamento

Allora, intanto un caloroso grazie a tutti coloro che mi hanno richiesto roba e a chi ha segnalato il mercatino in giro per l'internette. Il giro di spedizioni e cessioni vis-à-vis è già bello che avviato, fra l'altro. Devo ancora pubblicare il post sui mobili, cercherò di farlo il prima possibile, il periodo non è dei migliori. Segnalo, comunque, che ho aggiornato i vari post, cancellando tutto ciò che è stato già acquistato e/o prenotato e indicando con la scritta *** NOVITÀ *** le poche cose che ho aggiunto a fumetti, videogiochi, riviste e DVD. Trovate comunque il sommario del mercatino qui. Ricordo a tutti che il 90% di questa roba deve sparire entro fine mese. Quindi, se state aspettando tempi migliori, non aspettateli: piuttosto ditemi "oh, guarda che vorrei comprarti 'sta roba, però tipo fra due mesi perché ora non ho i soldi e non ho lo spazio". Magari ho modo di tenervela da parte.

Questo trasloco mi sta uccidendo, giuro. Però è figo, dai.

 
cookieassistant.com