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22.4.11

Portalcast


Terzo e ultimo Outcast del mese, in cui si chiacchiera delle Chiacchiere e si dedica poi una valanga di spazio ai giochi giocati, con tante belle discussioni su giochi nuovi, vecchi e vecchissimi. Sta tutto a questo indirizzo qui.

Post pubblicato in automatico mentre me ne sto a vegetare al mare. Magari per quando torno mi è scattata di nuovo nel cuore la scintilla creativa. Di cose da scrivere ne avrei in effetti parecchie. Boh, vediamo.

20.4.11

Cose da fare a Milano quando sei morto


- Assistere a una doppia tavola rotonda organizzata da AESVI in cui si parla di mercato italiano, si sostiene che Kinect Adventures (cliccando qui, trovate la mia bellissimissimissima videorecensione) non sia stato venduto in bundle il 3DS sia uscito nel 2010, si citano le difficoltà nelle vendite PC senza menzionare la pirateria e si chiacchiera del più e del meno;

- approfittare della conferenza di cui sopra per rivedere un po' di gente che non vedevo da un po', conoscere qualcuno di nuovo, chiacchierare, ma soprattutto sbafare prosciutto, fritti e cose strane al buffet;

- notare che, mentre all'evento di Electronic Arts a Londra (cliccate qui per leggere il mio SUPERBO reportage) mi si è intasato il 3DS di Mii, alla conferenza AESVI a Milano manco uno, ne ho raccattato. Cacchio, perlomeno il Mii di Persegati speravo di recuperarlo. E invece niente, il ragazzo non è abbastanza corporate;

- mangiare una pita ghiros con salsa tsatsiki ma senza piccante, più coca cola e ciotolina di yoghurt con fragole e miele alla mitica ghireria sul naviglio grande. Se non ci siete mai stati, stateci. Neanche in Grecia, ne ho mangiate di così buone. Certo, dico questo perché evidentemente in Grecia sono andato a mangiarle nei posti sbagliati, but still;

- passare da Supergulp!, salutare tutti che è sempre un piacere, lasciargli giù il sessanta euro di routine (e che comunque è nulla rispetto alle cifre dei bei tempi);

- chiacchierare col Dottore, ché chissà fra quanto lo rivedo;

- comprare un paio di valigie in via Canonica, da una signora cinese che sembra italiana;

- comprare il numero 272 di The Games Machine, il primo su cui appare la mia firma (anche se ci avevo già scritto sopra, ma senza firma, un bel po' di tempo fa).

E adesso me ne vado per davvero una settimana in un luogo staccato da tutto e tutti, in cui c'è a malapena il telefono. Voglio stare svenuto per almeno un paio di giorni, poi vediamo come si evolve la cosa.

18.4.11

Tentapunch


Aprile mese fantastico, per chi ama ascoltarmi parlare, sbofonchiare, sghignazzare e altre cose simpatiche che faccio con un microfono davanti alle labbra. Anche se sinceramente dubito possa esistere qualcuno davvero innamorato di ciò. Davide ha pubblicato il nuovo episodio del Tentacolo, registrato la settimana scorsa, in cui si chiacchiera di 3DS, iPad 2, Superbrothers: Sword & Sworcery EP, Crysis 2, di quanto fa cacare Sucker Punch e di qualche altra roba. Sta qui.

E proprio quando mi stava tornando la voglia di mettermi a scrivere cose per il blog... me ne vado una settimana al mare, tiè.

15.4.11

Sucker Punch


Sucker Punch (USA, 2011)
di Zack Snyder
con Emily Browning, Abbie Cornish, Jena Malone, Vanessa Hudgens, Jamie Chung


Scrivere di roba che non mi piace è più facile che scrivere di roba che mi piace. Non so bene il motivo, ma ha sempre funzionato così. Non è quindi un caso se, dopo un paio di mesi in cui ho postato praticamente solo spam, provo a riprendere le pubblicazioni parlando di Sucker Punch. Un film che mi ha fatto cacare. E non mi ha fatto cacare perché ha la struttura di un videogioco, c'è troppa azione, la computer grafica e tutte queste cose qui che se le dici poi ti rispondono "eh, ma ti mancano le basi per capirlo". No no, mi ha fatto cacare perché è un film brutto, sconclusionato e mortalmente noioso.

Io ci gioco, coi videogiochi, da trent'anni (quasi). Mi piacciono. Quindi lo capisco, che Sucker Punch è anche un po' tanto un videogioco. Ma non è che siccome è una roba che mescola diverse forme espressive allora è per forza una figata. Sucker Punch pesca dai videogiochi, mescola le robe, attinge di qua e di là. A-ha? Mi sembra come dire che in Dracula ci sono i vampiri e in Chasey Loves Rocco si vede una ceppa tanta. Esticazzi? Queste non sono cose positive o negative, sono semplici dati di fatto. Così come è un dato di fatto il mortale trituramento di coglioni che questo film mi ha provocato, come non ne provavo con un "filmone d'azione" da quando mi han trascinato all'IMAX a vedere Transformers 2. E no, il problema non è che voglio i film col contenuto profondo e il messaggio. Voglio dire, qua dentro sono riuscito a parlare più o meno bene perfino di Transformers e Wolverine. Eh.

Certo, questa colossale puttanata contiene anche dell'ottimo. Il solito, bellissimo inizio che tutti i film di Zack Snyder hanno. E poi quella sequenza fra gli specchi nel camerino davvero fantastica e inattesa che quasi non te ne accorgi. Senza dimenticare - ovvio - le cinque manze e mezza. Peccato che ci sia anche tutto il resto. Talmente tutto il resto che non so bene da dove cominciare. L'idea di questa specie di Inception al contrario, in cui 'sta ragazzina si rifugia non in uno ma in due livelli della sua capoccia per sfuggire al brutto brutto brutto mondo, non è neanche male. Il problema, però, è che fino all'inevitabile spiega con colpo di scena pazzesco-che-guarda-non-l'avrei-mai-detto conclusivo, hai un po' l'impressione che sia tutto un viaggio mentale di una lobotomizzata e che quindi che dovrebbe fregarmene di quel che le succede in testa?

Poi, per carità, uno si può appassionare comunque e magari divertirsi con delle sequenze evocative e spettacolari piene di bordello e robe che succedono sullo schermo gigante. Solo che io ho questo problema che se mi racconti il nulla e me lo riempi di personaggi vuoti tendo a non affezionarmi al racconto, a non farmi coinvolgere, a fregarmene di come andrà a finire la sparatoria e, in sostanza, a spaccarmi i maroni. E se a tutto questo aggiungi, come si diceva, il dubbio che sia tutto un delirio mentale della lobotomizzata, capisci quanto può fregarmene se a un certo punto una l'accoltellano e a un'altra le sparano, visto che oltretutto le invenzioni finiscono alla prima scena d'azione e da lì in poi è tutto uno spento ripetere e riciclare.

Certo, puoi sfangarla se decidi di buttarla sull'autoironia, che è l'asso nella manica di qualsiasi puttanata, anche la più inguardabile: la butti in farsa, dici che l'hai fatto apposta, mi fai ridere per un paio d'ore e siamo tutti contenti. Ma non è questo il caso, perché Zack Snyder invece si prende mostruosamente sul serio, ti piazza lì la voce narrante con le stronzate poetiche ed è convinto di stare firmando il suo capolavoro assoluto d'autore. E quindi, anche questa scappatoia che mi ha permesso di non odiare altri film, compresi quelli citati sopra, ce la siamo giocata.

Non basta? E allora parliamo di quei momenti in cui, preso dalla noia, fai un attimo vagare il cervello e pensi: "aspetta, ma che cazz?". Ché, insomma, se mi ambienti un film nell'inconscio, subconscio, sarcazzoconscio di una ragazzetta (femmina) degli anni cinquanta, come caspita è che quel subconscio di doppio livello arrotolato, quello più profondo e nascosto, è costituito e popolato dai sogni bagnati di un ragazzetto (maschio) degli anni novanta? La risposta è ovvia: quel decerebrato di Zack Snyder ha quel livello culturale lì, quello del ragazzetto (maschio) degli anni novanta. E il film se l'è scritto lui. E (anche, soprattutto, proprio) per questo fa cacare.

Dice: "Ma su, dai, stacca il cervello un paio d'ore e divertiti". Dico: "Se stacco il cervello vado in coma, non mi diverto".

Dice: "Ci sono cinque manze in abiti succinti". Dico: "Se voglio vedere cinque manze che si danno da fare mi vengono in mente un sacco di film più adatti".

(Però io l'avevo detto in tempi non sospetti e criminalmente perseguibili che Emily Browning era una bella porcellina)

Questo. Film. È. Una. Merda.

Note a margine:

1. Zack Snyder non è un visionario, è uno stronzo. Uno stronzo bravo a girare e che ti tira fuori delle belle immagini e che ha fatto due film che mi piacciono molto e che non sa scrivere. Ma non è un visionario. In questo post qui vi spiegano il perché.

2. Oddio, poi si può pure discutere, eh, di quello che si dice in quel post, però mi sembra un modo argomentato per togliere una roba positiva a Zack Snyder. E io, a uno che scrive e dirige Sucker Punch, glie le voglio togliere, le robe positive.

3. Non sono mica tanto sicuro che "visionario" in italiano abbia lo stesso significato che ha "visionary" in inglese. Non è che con visionario si intende uno da internare? Dai, interniamo Zack Snyder.

4. La colonna sonora fa schifo. A parte Bjork. Ma con Bjork è troppo facile.

Il film l'ho visto in lingua originale al puzzolente ma adorabile cinema Museum di Monaco. E nel dire "puzzolente" intendo proprio che prima di entrare in sala ho sentito puzza di merda. Alla faccia del presagio. Importanza di guardare questo film in lingua originale? Quando parla Scott Glenn è figo sentirlo in ammerigano e fra l'altro lui, John Hamm e la scollatura di Carla Gugino mettono in scena le uniche prove attoriali decenti del film (in ruoli però marginali). Mi fa comunque piacere vedere confermata la regola di Zack Snyder, che alterna un film che mi piace da matti a un film che mi fa vomitare. Il suo Superman dovrebbe quindi piacermi. Anche se non ho visto la roba coi gufi che in effetti potrebbe rompere un po' tutto il meccanismo. Ma non vale, è una roba coi gufi.

14.4.11

Malditestacast


Secondo Outcast di aprile 2011, primo Outcast dedicato al lancio di una console. Ci siamo messi lì in cinque e abbiamo chiacchierato di Nintendo 3DS, dei giochi che abbiamo provato e dei giochi che vorremmo vedere in futuro. Il tutto con Fotone finalmente munito di un headset decente e io che compenso tarando male il microfono e ritrovandomi con la voce altissima e fastidiosa. Shit happens. Sta tutto a questo indirizzo qui.

E si continua a postare solo lurido spam. D'altra parte non ho proprio forza di scrivere delle tante cose di cui avrei voglia di scrivere. Capita. Magari andarmene una settimana al mare mi rigenera.

5.4.11

Players #3


È finalmente uscita (ieri) anche la versione pezzenza di Players #3, quella che si può scaricare anche senza aver sborsato un soldo. Link.

Su questo numero i miei fan possono leggere le recensioni del film The Next Three Days e del manga Eden. Per quanto riguarda gli amicici, ci sono una recensione di Ualone (World of Warcraft: Cataclysm, ovviamente), una del Bortolotti (Bulletstorm) e una di Davide del Tentacolo viola (999, che a Frisco io ho trovato e Fotone no, gne gne gne). Fra le altre cose che mi sembrano interessanti, segnalo tutto un approfondimento sul Giappone che a uscire quando siamo usciti sembrava di farlo apposta, ma in realtà è stato preparato un tot di tempo prima, e l'intervista a Media Molecule.

Come da prassi, questo post è in larga parte riciclato da quello fatto dall'altra parte all'uscita della versione per donatori.

4.4.11

Developpautcast


Dopo un mese abbondantissimo di silenzio, per lo più causato dal fatto che anche in Germania, se ti dice sfiga, per essere collegato al fantastico mondo dell'internet devi far volare le bestemmie, ecco che torna in onda Outcast, con corposo Reportage dalla Game Developers Conference 2011. Scaricate e ascoltate, ché raccontiamo di cose belle, anche se magari in maniera un po' sconclusionata. Sta tutto a questo indirizzo qui.

Caspita, a marzo nuovo record in negativo per quantità di post pubblicati: solo due, per altro entrambi di spam ed entrambi di roba non prodotta dal sottoscritto. Il precedente record era di quattro post, ad aprile e a luglio 2009. Stavo per scrivere che adesso mi rimbocco le maniche e mi metto a produrre, ma poi ho visto il sole entrare dalla finestra.

 
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