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6.5.06

The Fog (2005)


The Fog (Canada/USA, 2005)
di
Rupert Wainwright
con
Tom Welling, Maggie Grace, Selma Blair, DeRay Davis

La recente ondata di remake di horror "antichi" (o di origine asiatica) ha fruttato risultati altalenanti, ma nel complesso non del tutto disprezzabili. In fondo il The Ring occidentale è un buon prodotto, La maschera di cera mi ha soddisfatto parecchio e ho sentito parlare molto bene anche dei nuovi Non aprite quella porta e Le colline hanno gli occhi. Il beneficio del dubbio, quindi, mi è venuto spontaneo concederlo, a questo The Fog. Grosso errore.

Pacchiano, sgrammaticato, sconclusionato, impacciato, tutto ciò che indica sostanziale mediocrità può essere detto del remake diretto da Rupert Wainwright. Un film assemblato male, che manca di ritmo, fatica a costruire anche solo un vago accenno di tensione, si perde in una trama senza capo né coda e sfocia nel ridicolo completo con un finale da Silly Symphonies. The Fog edizione 2005 è, molto semplicemente, brutto.

E a voler fare un paragone con l'originale di Carpenter, che pure era tutt'altro che un capolavoro, ci si ritrova a sparare sulla croce rossa. Svanite nel nulla, forse proprio nella nebbia, quell'atmosfera affascinante e morbosa e quella lenta e inesorabile crescita della tensione. L'intreccio, che già a suo tempo danzava pericolosamente sull'orlo del baratro, viene sviluppato oltre il lecito e precipita nel ridicolo. Le trovate più interessanti, su tutte il personaggio della DJ che rimane chiusa nel faro a trasmettere per guidare i cittadini verso la salvezza, vengono del tutto eliminate. Non rimane nulla, se non qualche bella ripresa dall'alto della nebbia che inghiotte l'isola e un concreto senso di amarezza.

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