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8.6.05

La maschera di cera



House of Wax (USA, 2005)
di Jaume Collet-Serra
con Elisha Cuthbert, Chad Michael Murray, Brian Van Holt


Oppoffarbacco, ma che bella sorpresa. Un bell'horror di quelli crudeli come piacciono a me, secco, asciutto, pulito, senza fronzoli o menate autoriali. Quasi classicheggiante, nel suo riproporre il modello degli horror anni Ottanta, quelli che mi guardavo su Notte Horror con un occhio mezzo chiuso. C'è tutto, c'è il cast di personaggi tagliati con l'accetta, che dopo cinque minuti sai già chi morirà e chi no, c'è il cattivo double face, c'è il mostro, ci sono i morti ammazzati con qualche bel momento "yeuch", c'è il finale roboante, c'è perfino il grezzo simbolismo di bassa lega con il coltello che separa i gemelli siamesi di cera...

Ed è tutto fatto bene, solido, scorre, funziona, acchiappa. Non ci sono soluzioni illogiche o passaggi insensati, ci sono solo sei stronzi che fanno la fine che meritano, in una scenografia fatta bene e affascinante e con uno sviluppo divertente. L'intreccio si sviluppa secondo i classici sterotipi, ma concedendo anche qualche sorpresa, per esempio nella sequenza in cui viene catturata la protagonista: il male che è costretta a subire crea per forza inquietudine, perché rende "fragile" anche un personaggio solitamente intoccabile.

Gli ammazzamenti sono quasi tutti spettacolari, il sadismo fiocca, ci sono perfino un paio di passaggi "pregevoli", fra il cinema fittizio e il finale liquefatto. A margine, interessante notare come questo filmetto sia stato capace di coinvolgermi moooooolto più delle megaproduzioni Episodio III e Sin City: mentre con questi ultimi attendevo stancamente la fine, completamente disinteressato al destino dei protagonisti, qua ero coinvoltissimo e, nel finale, quando i buoni vincono, a ogni mazzata sulla faccia del cattivo esultavo come un bimbo.
Liberatorio.

1 commenti:

Elisha Cuthbert is absolutely gorgeous

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