Ultimamente mi mancano le forze e la voglia per scrivere qua dentro. Sarà il caldo. Interrompo il silenzio per salutare, nel mio piccolo, una persona, che se n'è andata neanche un anno dopo qualcun altro. C'è uno strano meccanismo che porta a creare un qualche legame empatico con gente di cui non sai un cazzo e non saprai mai un cazzo. Un meccanismo in base al quale ti viene da provare tristezza infinita per uno, e solo un po' di dispiacere per un altro. Non lo so come funziona, probabilmente a cazzo. Certo è che di tristezza ce n'è comunque, così come ce n'è sempre quando se ne va uno sconosciuto che in qualche modo, per qualche motivo, è riuscito a toccare le tue corde almeno una volta, pur essendoti lontano centinaia di migliaia di chilometri. Ciao.