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10.9.10

Storie di animali e altri viventi


Storie di animali e altri viventi (Italia, 2005)
di Alberto Asor Rosa


Asor Rosa non è certo il primo e non sarà l'ultimo a scrivere raccontando gli eventi attraverso gli occhi di una bestiolina. Vedi un po' la coincidenza, di recente ho letto anche il macigno giapponese Come un gatto, di cui probabilmente non saprò mai cosa scrivere, che sfrutta la stessa trovata per raccontare in realtà di tutt'altro. In Storie di animali e altri viventi, però, al centro del discorso c'è il rapporto strettissimo e dalle conseguenze "metamorfanti" che si viene a creare fra fagotto peloso e padrone, raccontato con un sacco di umorismo, un po' di retorica lagnosa e tanta evidente conoscenza dell'argomento.

Argomento che si risolve inevitabilmente piuttosto in fretta, tant'è che bastano 173 paginette per smaltire il tutto, trovando anche il tempo di infilarci qualche riflessione filosofica pomposa, un po' forzata, sostanzialmente fuori posto. Ma che non cancella la potenza evocativa fin troppo evidente per chiunque sappia cosa significhi avere a che fare con un gatto e un cane in versione casalinga. Esatto, "e", perché qua ci sono entrambe le bestiacce, ed entrambe si raccontano in prima persona, appoggiandosi su una specie di montaggio alternato e giocando quindi anche sulle meravigliose dinamiche che vengono a crearsi quando uno dei due si ritrova improvvisamente nel campo giochi dell'altro. E quelle persone lì, quelle che lo sanno, nel leggere la parte finale del libro non dico si metteranno necessariamente a piangere, ma insomma, un po' di groppo in gola gli viene sicuro. Mano sul fuoco.

Siccome stavo leggendo troppe cose intelligenti, o quantomeno che provano ad esserlo, come libro successivo ho scelto Dead Space: Martyr. Nuff said.

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