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30.9.06

Thank You For Smoking

Thank You For Smoking (USA, 2005)di Jason Reitmancon Aaron Eckhart, Cameron Bright, Sam Elliott, William H.Macy, Robert Duvall, Maria Bello, David Koechner, Rob LoweThank You For Smoking è l'ottimo esordio cinematografico del figlio d'arte Jason Reitman, che confeziona una divertente, intelligente e graffiante commedia nera, in grado di far riflettere su un tema tutto sommato abbastanza trito. Per giocare con l'industria del tabacco, Reitman non sceglie l'abusata via del docufilm, ma preferisce realizzare vero cinema, ben scritto, ben interpretato e misurato al punto giusto.Aaron Eckhart torna in un ruolo a lui estremamente congeniale, quello dello smargiasso "corporate" con cui si era fatto notare quasi un decennio fa nell'esordio registico...

28.9.06

Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi

Lemony Snicket's A Series of Unfortunate Events (USA/Germania, 2004)di Brad Silberlingcon Liam Aiken, Emily Browning, Jim Carrey, Jude Law, Meryl Streep, Kara e Shelby HoffmanLemony Snicket è un film che a volare basso, "sotto il radar", non ci prova nemmeno per sbaglio. Tutto è sempre e costantemente sopra le righe, esagerato, barocco fino allo sfinimento. Non c'è particolare interesse per un racconto che, in effetti, non ha poi troppo d'interessante, nella sua banale semplicità. C'è solo la voglia di metterlo in scena nella maniera più bizzarra e ricercata possibile, dando vita a un filmetto piacevole, divertente, ma forse un po' vuoto.Sopra le righe è poi, ovviamente, Jim Carrey, che dimostra ancora una volta di conoscere solo due registri:...

27.9.06

Le colline hanno gli occhi (2006)

The Hills Have Eyes (USA, 2006)di Alexandre Ajacon Aaron Stanford, Dan Byrd, Emilie de Ravin, Michael Bailey Smith, Robert Joy, Laura Ortiz, Ted Levine, Kathleen Quinlan, Tom BowerL'edizione 2006 di Le colline hanno gli occhi ha per buona parte l'aria del compitino diligente, che non va molto oltre una pedissequa riproposizione della storia originale, con qualche trovata aggiunta. Splendidamente diretto, a conferma di un talento per l'horror già messo in mostra con Alta tensione e che ha obiettivamente al momento pochi eguali, questo remake mostra però qualche pecca di sceneggiatura, incidentalmente per lo più relativa alle novità.Il prologo, per esempio, è un bel pezzo di cinema, ma nell'economia generale del film è più dannoso che altro,...

26.9.06

Miami Vice

Miami Vice (USA, 2006)di Michael Manncon Colin Farrell, Jamie Foxx, Gong LiUn lampo squarcia la notte di Miami, mentre su un tetto quattro uomini discutono del futuro imminente, del loro lavoro, delle loro vite. In sala, una ventina di minuti dopo l'inizio del film, mi rendo conto che ancora una volta Michael Mann mi ha fregato, ha stordito la più facile delle vittime e l'ha trascinata nel seducente mondo del suo cinema. Poi, figuriamoci, pure il giorno del mio compleanno, quale miglior regalo che un nuovo film del mio regista preferito?È il Mann di Heat, quello che racconta di disperati amori impossibili, di leali amicizie virili, di senso dell'onore e del dovere. Quello che illumina il noir in cui arrancano i suoi eroi con raggi di luce divina....

25.9.06

Ti odio, ti lascio, ti...

The Break-Up (USA, 2006)di Peyton Reedcon Jennifer Aniston, Vince Vaughn, Jon Favreau, Joey Lauren Adams, Jason Bateman, Judy DavisQuesto film rappresenta una colossale occasione sprecata sull'altare dell'indecisione, del voler maldestramente tenere il piede in due scarpe. L'idea sembra essere quella di voler raccontare in maniera realistica, credibile e, inevitabilmente, triste il momento della rottura di una coppia. E se, vuoi per certi dialoghi azzeccati, vuoi per la bravura dei due attori, i momenti in cui la pellicola vi si dedica sono decisamente riusciti, quasi tutto il resto appare fuori luogo e davvero troppo sopra le righe.Forse c'era il timore di negarsi un pubblico, quello delle commediole spensierate, che del resto il marketing...

24.9.06

New Super Mario Bros.

New Super Mario Bros. (Nintendo, 2006)sviluppato da NintendoA pensarci quasi non ci si crede, ma addirittura quindici anni separano Super Mario World da New Super Mario Bros. Quindici anni in cui Nintendo ha ovviamente pubblicato altri giochi con protagonista il baffuto idraulico italiano e, ci mancherebbe, si è visto apparire più di un titolo dall'impostazione classicamente bidimensionale e inserito nello stesso "universo narrativo". Ma dal 1991 a oggi forse solo Super Mario Land 2 per GameBoy aveva saputo portare in qualche modo avanti la serie. E si parla del 1992. Benvenuto, quindi, al "nuovo Super Mario", che ha tutti i fantastici pregi e gli inevitabili difetti di un'operazione del genere.Il piacere di quel giocare puro e spensierato...

23.9.06

Underworld

Underworld (USA, 1997)di Don DeLilloUnderworld si apre su uno splendido racconto, pubblicato in precedenza sotto altro titolo e ripreso in mano per fare da prologo alle quasi novecento pagine di questo romanzo. Il trionfo della morte racconta di una decisiva gara 3 fra New York Giants e Brooklyn Dodgers, che avrebbe regalato l'accesso alle World Series del 1951. Siamo nella parte bassa del nono inning, Brooklyn, in trasferta, ha un vantaggio di 4 a 1 e deve solo tenere a secco l'attacco avversario per un ultimo turno di battuta. Ma i Giants segnano il 4 a 2, mettono due uomini in base e mandano sul piatto Bobby Thomson.Thomson piazza un clamoroso home run, Craig Hodges impazzisce al microfono, il pubblico invade il campo e i Giants vanno in...

22.9.06

Slevin - Patto Criminale

Lucky Number Slevin (USA, 2006)di Paul McGuigancon Josh Hartnett, Lucy Liu, Morgan Freeman, Ben Kingsley, Bruce Willis, Stanley TucciSlevin è un film che gioca con lo spettatore, si diverte a farlo e certo non se ne vergogna. Prende amichevolmente in giro l'abitudine del "twist" narrativo che ribalta la prospettiva e lo fa in maniera del tutto aperta. Troppo fuori dall'ordinario le premesse, troppo allucinate e simboliche le splendide scenografie, troppo favoleggianti e ironici i toni con cui sono presentati i personaggi, per non capire fin dall'inizio che "c'è qualcosa sotto".Se preso per il verso giusto, però, l'ultimo film di Paul McGuigan funziona, grazie a dei divertenti dialoghi tarantiniani e alle solite notevoli performance di tutto...

21.9.06

Exit

Exit (Taito, 2005)sviluppato da Taito - Hiroshi AokiPrince of Persia, Flashback, Oddworld... Exit è l'arcade adventure bidimensionale nella sua accezione più classica, fatta di piccoli enigmi (pulsanti, chiavi, oggetti...), movimenti precisi, saltuari e strategici combattimenti. Non muta la sostanza, ma cambiano gli elementi che la compongono. La produzione Taito è l'ennesimo titolo dedicato a una console Sony a puntare gran parte del suo fascino su un design stilizzato e dalla forte personalità. Ambientazioni e personaggi di Exit sembrano usciti da un fumetto d'autore europeo e la ricerca stilistica coinvolge anche uno spettacolare accompagnamento musicale, fatto di sonorità vagamente anni Settanta.A una veste grafica dalla bellezza stordente...

15.9.06

[Venezia 2006] La stella che non c'è - Yeyan - Mientras tanto - C’est Gradiva qui vous appelle - Devil Wears Prada

ConcorsoLa stella che non c'è (Italia, Francia, Svizzera, Singapore)di Gianni AmelioCastellitto da qualche anno si sta specializzando nel ruolo dello stronzo insopportabile che, bisogna dirlo, gli viene benissimo. Sarà una questione di doti naturali. Ne La stella che non c'è interpreta un uomo scorbutico, maleducato, ma tutto sommato buono dentro (sigh) e talmente ossessionato dal suo lavoro da imbarcarsi in un improbabile viaggio in Cina per completare un progetto su cui impazzisce da tempo. Instaurerà un rapporto d'amicizia con un'interprete un po' sfigata e troverà se stesso, o qualcosa del genere. Un filmetto italiano, ben diretto e con qualche bel momento, ma che, come molti film italiani, mi lascia una grossa sensazione di inutilità.Fuori...

14.9.06

[Venezia 2006] The Magic Flute - La noche de los girasoles - Egyetleneim - Opera Jawa - Retribution - Nuovomondo

Fuori concorsoThe Magic Flute (GB)di Kenneth BranaghIl flauto magico di Mozart trasformato da Kenneth Branagh in un super-filmone, dalla realizzazione sontuosa, esagerata e travolgente, ma anche tutto sommato abbastanza ordinaria. I primi minuti lasciano a bocca aperta, poi ci si abitua e salta all'occhio la mancanza di idee. Spiccano giusto l'assolo della regina nera e il coro dei sacchi da trincea, ma è un po' pochino, per due ore abbondanti di film. Insopportabile, poi, la scelta spocchiosa di registrare la colonna sonora come se gli spettatori stessero seguendo lo spettacolo a teatro. Il risultato è che nei - pochi, va detto - momenti in cui i personaggi parlano non si sente e non si capisce praticamente nulla. Considerando che la messa...

13.9.06

[Venezia 2006] Private Fears in Public Places - The Hottest State - Offscreen - Farval Falkenberg - Mabei Shang De Fating - Taiyang Yu

ConcorsoPrivate Fears in Public Places (Francia, Italia)di Alain ResnaisLeone d'argento per la miglior regiaEnnesimo film corale, con varie storie che si rincorrono e si intrecciano fra di loro a formare un unico affresco. Inevitabile un vago confronto con Non prendere impegni stasera, anche se più perché l'ho visto qualche giorno fa, che per reale affinità di spirito. Rispetto a Tavarelli, Resnais mostra molta più capacità nel tenere sotto controllo quello che sta facendo, dirige ottimamente gli attori, non perde mai il filo del discorso, sfrutta bene l'idea della nevicata come raccordo fra i vari episodi e usa decisamente meglio, in maniera più sottile, la colonna sonora. Eppure, sarà per la sua estrema "francesitudine", sarà perché è troppo...

12.9.06

[Venezia 2006] Daratt - World Trade Center - Jak-Pae - Fangzhu

ConcorsoDaratt (Ciad)di Mahamat-Saleh HarounPremio speciale della giuriaIo francamente certi premi non li capisco proprio. Daratt è un bel film, per carità, ma cos'ha di tanto speciale da meritare il premio apposito della giuria? Certo non il soggetto, su un ragazzo alla ricerca di vendetta, che finirà per affezionarsi alla sua vittima designata e decidere di risparmiarla. Certo non la messa in scena, che è quella tipica della cinematografica africana, fatta sostanzialmente di silenzi e staticità. Ripeto, un bel film, ma tutto qui?Fuori concorsoWorld Trade Center (USA)di Oliver StoneInutile negare che buona parte dell'impatto di questo film sia dovuto al suo raccontare una tragedia imponente, recente e, al contrario di altre, schiaffata in...

11.9.06

[Venezia 2006] Zwartboek - Non prendere impegni stasera - Suely In The Sky - Le pressentiment

ConcorsoZwartboek (Paesi Bassi, Belgio, Germania, GB)di Paul VerhoevenVerhoeven racconta la lotta del suo paese contro il nazismo come se stesse girando il seguito brutto di Starship Troopers. Da una parte la resistenza/esercito terrestre, fatta di personaggi piatti e monodimensionali, con dialoghi imbarazzanti e comportamenti talvolta senza senso. Dall'altra i nazisti/aracnidi, massa di soldatini brutti e cattivi, con al posto del cervellone-madre un bel trio di capetti (il buono, che ovviamente è anche un figo della madonna, lo squallido infame, brutto, ciccione e con l'alopecia, e il cattivissimo, integerrimo e marziale). Questo è Zwartboek. Ai tempi di Starship Troopers si diceva che i toni erano così esagerati, farseschi e volutamente...

10.9.06

[Locarno/Venezia 2006] Half Nelson - Agua - Nomad - Khadak

Locarno, concorsoHalf Nelson (USA)di Ryan FleckPremio speciale della giuriaMenzione speciale Giuria dei giovaniPremio Giuria ecumenicaSplendido, piccolo film, in un cui un bravissimo Ryan Gosling interpreta un giovane professore di storia, che impiega il suo tempo fuori dalla classe allenando la squadra di basket della scuola, tacchinando la professoressa ispanica e facendosi di crack e cocaina. La pellicola di Ryan Fleck si incentra soprattutto sull'amicizia del protagonista con una delle sue studentesse, la classica ragazzina di colore dalla famiglia "problematica" (genitori separati, fratello in prigione, amico di famiglia spacciatore). Ma, nonostante le premesse, non sfocia nel pedante melodramma, mantenendosi in bilico fra commedia leggera...

9.9.06

[Locarno 2006] Little Miss Sunshine - Mnogotochie - Verfolgt - Le dernier des fous

Sezione Piazza GrandeLittle Miss Sunshine (USA)di Jonathan Dayton e Valerie FarisNuovo episodio dell'interminabile serie di film "nuova alta borghesia un po' strana e con tanto cuore", con la svolta epocale che in questo caso non si parla di alta borghesia, dato che la famiglia protagonista di Little Miss Sunshine soldi proprio non ne ha. Ma per il resto, siamo proprio dalle parti di Tenenbaum, Elizabethtown e Garden State vari, con quei personaggini un po' strani ma tanto adorabili, quei drammi fuori dall'ordinario, quella voglia di divertire con gag strampalate e quei finali alla vogliamoci tanto bene. Divertente, con meno pretese autoriali di altri film simili ma, insomma, nulla di particolare.ConcorsoMnogotochie (Russia) di Andrei A. EshpaiMenzione...

8.9.06

[Venezia 2006] The Black Dahlia - The Queen - Yi Nian Zhi Chu - Infamous - Fallen

In concorsoThe Black Dahlia (USA)di Brian De PalmaQuesto film ha un problema. Questo problema si chiama Scarlett Johansson. A me neanche piace troppo, la Scarlett. Per carità, massimo rispetto per le doti polmonari, ma non so, non mi affascina. Il punto, però, è che qui recita talmente male ed è talmente sbagliata da far fare una figura leggendaria anche all'ultima delle comparse. Terrificante, si dia al porno, che siamo tutti più contenti.Rossella a parte, The Black Dahlia è un bel modo di iniziare la rassegna, anche se non entusiasmante come avrei voluto. Il romanzo l'ho letto troppo tempo fa per azzardare confronti, ma da quel che mi ricordo De Palma gira un valido adattamento, fedele nei temi, nella caratterizzazione dei personaggi e nelle...

7.9.06

Le colline hanno gli occhi (1977)

The Hills Have Eyes (USA, 1977)di Wes Cravencon Susan Lanier, Robert Houston, Dee Wallace, Russ Grieve, John Steadman, James Whithworth, Virginia Vincent, Lance Gordon, Michael Berryman, Janus BlytheLe colline hanno gli occhi è Non aprite quella porta, rifatto alla maniera di Wes Craven, con un pizzico di Cane di paglia. Racconta infatti delle vittime di una famiglia di freak assassini psicopatici che, dopo un'oretta di sevizie e patimenti, si incazzano e reagiscono, dando vita ad un sanguinario scontro finale.Inquietante e di grande atmosfera nelle premesse, crudo ed efficace nello sviluppo, un po' pacchiano e in pericoloso equilibrio sul fossato del ridicolo nella parte conclusiva. Dopo un'avvio "preparatorio" di grande efficacia, l'opera...

6.9.06

Sanitarium

Sanitarium (ASC Games, 1998)sviluppato da Dreamforge IntertainmentRimetter piede nel mondo delle avventure grafiche, quelle vere, è sempre un piacere, anche quando risalgono a nemmeno un decennio fa (1999) e, tutto sommato, anche se si permettono qualche excursus "enigmistico" di quelli da far inorridire i puristi. Quando poi, come nel caso di Sanitarium, a una discreta struttura di gioco si unisce una potenza narrativa fuori dell'ordinario, beh, si parla di pura gioia.Sanitarium ricorda sotto molti punti di vista le avventure grafiche prodotte fra il 1992 e il 1994 da Cyberdreams. Così come i due Darkseed e I Have No Mouth and I Must Scream, il gioco sviluppato da Dreamforge è frustrato da errori di progettazione marchiani (come si può nel...

5.9.06

Donnie Darko - The Director's Cut

Donnie Darko - The Director's Cut (USA, 2004)di Richard Kellycon Jake Gyllenhaal, Maggie Gyllenhaal, James Duval, Jena Malone, Holmes Osborne, Mary McDonnell, Drew Barrymore, Noah Wyle, Beth Grant, Patrick SwayzeÈ la seconda volta nel giro di relativamente poco tempo che mi trovo a guardare la Director's Cut di un film senza aver mai visto l'originale. E in entrambi i casi, con Hellboy qualche tempo fa e con Donnie Darko qualche giorno fa, ho l'impressione di vedere un film prolisso, esageratamente lento, mal costruito e a cui, a conti fatti, sarebbe servita la classica sforbiciata. Non solo, in entrambi i casi chi ha invece visto solo l'edizione "theatrical" non condivide le mie impressioni. Forse che 'sti produttori-censori-criminaliconleforbici...

4.9.06

Cars

Cars (USA, 2006)di John Lassetercon le voci di Owen Wilson, Paul Newman, Bonnie Hunt, Michael KeatonCon Cars torna alla regia John Lasseter, mister Pixar in persona, che dopo aver diretto tre splendidi lungometraggi in quattro anni si era fatto da parte per dare spazio ai suoi colleghi e, addirittura, a un regista "esterno" come Brad Bird. Ed è proprio rispetto a Gli Incredibili, che Cars sembra francamente un grosso passo indietro.Meno convincente nel tentativo di accontentare tutta la famiglia, Cars è inferiore a Gli Incredibili per ritmo, divertimento, idee... praticamente qualsiasi cosa, e questo rende ancora più insostenibile la solita, pedante e affossante morale attorno alla quale ruota l'intera pellicola. Si stava meglio quando si stava...

3.9.06

Star Wars - Knights of the Old Republic

Star Wars - Knights of the Old Republic (LucasArts, 2003)sviluppato da BioWareSono passati otto anni dalla creazione, col primo Baldur's Gate, dell'Infinity Engine. Otto anni nei quali il motore di gioco ideato da Bioware ha fatto da base per, se non dimentico nulla, perlomeno altrettanti giochi, senza contare ciò che arriverà nei prossimi mesi. Se non è testimonianza questa della bontà di quanto fatto a suo tempo da quelli che, forse, sono oggi i dominatori della scena RPG su computer e console, non so cosa possa esserlo.Kinghts of the Old Republic, a conti fatti, si gioca oggi (ieri) come si giocava Baldur's Gate nel 1998. Certo, ci sono differenze anche sostanziali, ma il cuore del gioco è rimasto quello. E se da una parte viene spontaneo...

2.9.06

Here we go again

Milano, 7/14 settembre 2006.Siam pronti alla mor...

1.9.06

Domino

Domino (USA, 2005)di Tony Scottcon Keira Knightley, Mickey Rourke, Edgar Ramirez, Riz Abbasi, Delroy Lindo, Mo'Nique, Ian Ziering, Brian Austin Green, Lucy Liu, Jacqueline Bisset, Christopher Walken, Mena SuvariBollare la regia di Tony Scott come modaiola e videoclippara sarebbe molto facile, forse anche aderente alla realtà, ma senza dubbio riduttivo. Sì, riduttivo, perché si rischia di accomunarlo a ignoranti della macchina da presa come il James Wan di Saw, quelli sì capaci solo di mettere in fila una serie di effetti ed effettacci senza senso con l'unico scopo di fare la figata.E invece Tony Scott è uno che sa quello che fa, che magari, come nel caso di Domino, si fa un po' prendere la mano, ma che trova sempre un senso narrativo per le...

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