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25.6.06

Spiral


Spiral (Giappone, 1995)
di Koji Suzuki


Leggere il primo Ring ha rappresentato per me una piacevolissima sorpresa. Oltre a ritrovare quelle belle atmosfere morbose e inquietanti che caratterizzano l'horror nipponico, ho scoperto un intreccio tutto sommato abbastanza diverso da quello delle trasposizioni cinematografiche. Già solo la presenza di un protagonista maschile ribaltava parecchi temi dei film, eliminando la stantia storia d'amor perduto, concentrandosi su una divertente amicizia virile e cambiando non poco il rapporto con la demoniaca Sadako/Samara.

Ma la stessa Sadako risultava un personaggio profondamente diverso da quello ormai impresso a fuoco nell'immaginario collettivo. Adulta, con un passato più ricco alle spalle e con un paio di "particolarità" abbastanza sconvolgenti. Insomma, non solo un bell'horror investigativo, ma anche un romanzo capace di stupirmi nonostante alcune svolte cardine le conoscessi già tramite i film.

Questo seguito riprende alcuni punti fondamentali del primo libro e li fa evolvere in una direzione abbastanza lontana. L'elemento investigativo rimane al centro dell'azione e non mancano i momenti puramente horror, ma la storia devia più verso una fantascienza quasi à la Michael Crichton. È infatti una variante del virus del vaiolo a causare le morti "volute" da Sadako e una sua mutazione porterà a sviluppi parecchio interessanti.

Lo stile del racconto, però, rimane quanto di più lontano possibile dalla narrativa di genere americana. Ritmi blandi, atmosfere stranianti, descrizioni asettiche e inquietanti, visioni angoscianti tipicamente orientali. Interessante e intrigante, mi ha messo addosso una gran voglia di leggere l'episodio conclusivo della trilogia.

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