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22.6.06

Super Size Me

Super Size Me (USA, 2004)
di e con Morgan Spurlock

Super Size Me è un documentario a tratti divertente e a tratti interessante ma che, come spesso accade ai documentari americani "mainstream", tende a sfruttare assunti un po' estremi per provare tesi esageratamente schierate. Davvero c'è bisogno di mangiare da Mc Donald's tre volte al giorno per un mese, per intuire che come esperimento sarà dannosissimo? Davvero c'è bisogno di far vedere che si arriva anche al vomito, se si somministrano menu super size a un uomo decisamente magro e abituato a mangiare solo pranzetti biologici preparati da una vegetariana? Davvero, infine, c'è bisogno di fare paragoni fuori luogo e lontani dal vaso come quello coi fumatori?

Del resto, con un lieve rigurgito di onestà intellettuale, Spurlock - discorso sul fumo a parte - ammette e comprende questi dubbi nella parte finale del film, sottolineando però che sì, c'è bisogno eccome di farlo, perché la maggior parte degli americani non si rendono conto da soli di queste cose.

Certo, sarebbe anche il caso di farlo con un documentario un filo più incisivo, invece che con questa robetta, in cui si vede un tizio che passa il tempo a passeggiare e mangiare di merda, per poi andare dal dottore e sentirsi sciorinare un po' di dati senza un preciso filo logico, per poi tornare a passeggiare e mangiare di merda, per poi andare dalla dietologa figa e sentirsi sciorinare un altro po' di dati senza un preciso filo logico, per poi tornare a passeggiare e mangiare di merda, per poi rendersi conto che ha fatto una cazzata mettendosi a mangiare di merda.

Per inciso, Spurlock, prima di iniziare a subire gli effetti nefasti della dieta, commenta i panini con una serie di superlativi e, non bastasse, in corsa mostra un uomo magro e in salute che vive mangiando due Big Mac a pasto. Insomma, se fai una dieta da coglione stai male, ma i panini del Mac, mangiati ogni tanto, sono ottimi. Grazie per l'informazione.

3 commenti:

Anche a me non è piaciuto granchè e sono completamente d'accordo con la recensione che hai fatto te. Eccezion fatta per una cosa: che i panini del McDonald sono buoni. Cazzo, te giopep lassù c'hai il Burger King e te lo invidio troppo. Per me i panini del MacDonald sono cari, poco golosi e appena mangiabili. Ma vuoi mettere la carne di quelli del Burger King? Mammamia, troppo meglio! Gli unici panini superlativi del MacDonald sono quelli che poi si vanno a mangiare a casa tua o... com'è che si chiamava? La montagnola? Nostalgia canaglia.
Meglio ora? No no, per me meglio allora.

Un documentario che devi vedere assolutamente: Una Storia Americana. Seee, ma te tanto non me dai retta!

Calma, io non dico che sono buoni, sostengo che questo sia un messaggio che emerge dal documentario.
:D

Per il resto, figurati qualsiasi altra catena di burgerazzi la preferisco al McDonald's, anche se devo dire che la versione U.S.A. è nettamente migliore.

A livello catene, cmq, quando viaggio per le Americhe gradisco molto Johnny Rockets e Wendy's.
In generale, però, l'hamburger nella steakhouse o nel baretto a conduzione familiare è una cosa troppo più avanti.

Ricordo un posto in un paese sperduto in Irlanda dove mangiai un hamburger strepitoso... e pure la tizia che cucinava non era male!

Beh, poi Wendy's aveva l'approvazione anche di Samuel L. Jackson in Pulp Fiction. Ma io ricordo che me lo citasti prima ancora che poi notassi che veniva nominato nel film di Tarantino.
Ovviamente sono d'accordo che quelli nei pub o nei baretti siano meglio. Ma lì, per dirla sempre alla Pulp Fiction, "è un altro sport".

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