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23.11.10

The Walking Dead 01X04: "Vatos"

The Walking Dead 01X04: "Vatos" (USA, 2010)
creato da Frank Darabont
episodio diretto da Johan Renck
con Andrew Lincoln, Jon Bernthal, Sarah Wayne Callies, Laurie Holden, Norman Reedus

Il quarto episodio di The Walking Dead riprende da dove si era interrotto il terzo. Che, insomma, è pure abbastanza ovvio, no? E riprende da lì non solo nel portare avanti il tentativo di soccorso, ma anche nel proseguire sul discorso che piano piano si sta avviando. Quello che "gli zombie non sono il punto, qui si parla d'altro, lo si fa in maniera intensa e lo si fa in modo che quando poi, ecco, guarda, ci sono anche gli zombie, quasi quasi finisce che prendono di sorpresa anche te, oltre che quei poveracci". Quasi, eh, perché uno poi se lo aspetta anche, di vederli arrivare ogni tanto. Però, se passi il tempo ad affezionarti ai personaggi, a rilassarti con loro, a pensare che in fondo la situazione non è tanto male, eh, poi arriva la tranvata.

L'avvio d'episodio, con quel bel dialogo placido in barca, quel tizio che sclera scavando fosse e la musica che s'avvia verso i titoli di testa, sembra fare sul serio, e poi, dopo la sigla, ti ritrovi scritto davanti Robert Kirkman e dici "ah". A seguire, una puntata che butta lì un altro stereotipo a caso, la banda di ispanici, infilandoci però un twist da sorriso accennato, ma soprattutto che segue la formula del precedente episodio e monta piano piano, con calma, senza fretta, quasi sottovoce, un crescendo finale da manuale. In cui succede quel che deve succedere, ma succede in una maniera davvero bella e perfettina, con tutto al suo posto. E che qualche brivido d'emozione, via, te l'ha fatto provare.

Sarà che in fondo non me l'aspettavo, che succedesse quella cosa lì anche nel telefilm. Magari non me l'aspettavo perché ho letto l'intervista furbetta in cui facevano presagire apposta che non, i bastardi. Magari non me l'aspettavo perché son cambiati dei dettagli e c'era di mezzo Merle. Fatto sta che far succedere quella cosa, adesso, è una bella dichiarazione d'intenti. Anche qui non si scherza per nulla e non ci facciamo mica problemi, che vi credete? No, niente, figuriamoci, io non mi credo nulla, mi siedo e godo. Anche perché, fra l'altro, il modo in cui è stato gestito Merle in questa puntata, pure, è roba mica da ridere. Ancora due episodi e poi basta. Mi viene il magone.

A me comunque Daryl Dixon garba parecchio. Spero se la cavi.

13 commenti:

"Il quarto episodio di The Walking Dead riprende da dove si era interrotto il terzo."

Grande giornalismo.

"Che, insomma, è pure abbastanza ovvio, no?"

Onesto, pure.

Ti confondi, questa non è una testata giornalistica.

bastardo, adesso son curioso. potevi spoilerare via tutto così mi toglievo il pensiero no? :D

E che cazzo, la gente non è mai contenta.

hai un po' ragione anche tu. cerco di discutere più seriamente allora: devo ammettere che in generale "acchiappa" ma io tutta sta qualità della storia che dovrebbe stare in primo piano, rispetto agli zombie sullo sfondo, non è che la stia vedendo. anche al netto del fatto che non guardo serie TV e quindi non ho idea di quale sia la qualità media di sta roba. mi sfugge soprattutto, ancora, la "big picture", le eventuali chiavi di lettura nascoste, il sottotraccia... ci sono bei momenti singoli, per carità, ma non ho ancora colto se c'è un messaggio più pervasivo.

Messaggio? Mi sa che stai parlando con la persona sbagliata.

mica è vietato che un film o una serie possa provare a comunicare qualcosa oltre quello che si vede. e al tempo stesso piacerti. anche roba banalissima, per carità, ma quando è veicolata con un pizzico di bravura la accolgo comunque a braccia aperte. nella puntata pilota avevo intravisto qualcosa.

Frena: mica ho detto che è vietato, che è sbagliato, che nessuno ci provi, che nessuno lo faccia o che The Walking Dead non provi o non proverà a farlo (di sicuro nel fumetto se ne trova, per esempio). Neanche ho detto che mi debba dare necessariamente fastidio se viene fatto, anzi, a volte, quando è ben fatto, riesce anche a colpirmi, anche se tendenzialmente odio quando il "messaggio" prende il sopravvento.

Ho detto solo che lo stai chiedendo alla persona sbagliata, perché è una roba che mi interessa molto poco, specie poi quando si parla di cinema, e tutto sommato pure di televisione, quindi cosa vuoi che ti risponda se mi dici che non vedi il messaggio? :D

(Fra l'altro non sono troppo d'accordo se mi dici che robe del genere si son viste solo nel primo episodio, al massimo ti posso dire che nei successivi si è cercato meno il lirismo, toh)

ripeto, cose fighe singole le ho individuate e per ora mi basta a voler sapere come va a finire. piuttosto, ma... finisce finisce sì? non è che poi continua?

Well, il concetto alla base del fumetto è che il miglior film di zombie è quello che non finisce mai. :D

Comunque la seconda stagione è stata confermata: 13 episodi. Per il resto, se ti fidi, il fumetto il meglio l'ha dato andando avanti e sono venute fuori robe incredibili. Vedremo...

ah, ok. sì mi fido. più degli zombie in generale che del pulotto.

Visto. Si può dire che Kirkman si sta mettendo su zitto zitto un The Walking Dead 2.0? Si può dire che la gag dei messicani, con i cagnolini mangiauomini, è abbastanza meh? Comunque, potente. Il finale, con tutto che sapevo come sarebbe andata a finire, era bello potente

La parte nonna, per quanto prevedibile, non mi dispiace, come soluzione. Anche perché fino a un secondo prima ero convinto finisse a pistolettate. I cani un po' meh, sì. Per il resto, qùoto.

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