The Inkeepers (USA, 2011)
di Ti West
con Sarah Paxton, Pat Healy, Kelly McGillis
The Innkeepers ha una locandina francamente un po' bugiarda, perché tu la guardi e ti viene un po' da aspettarti uno di quei film anni ottanta in stile Joe Dante, con qualche piccolo brivido in famiglia, tante risate e un lieto fine da scaldare il cuore. E in realtà poi almeno in parte ci siamo, ma appunto solo un po'. Perché è vero che si ride nonostante il taglio lugubre, ma di fondo, l'atmosfera di questo film diretto da un regista che con un nome del genere non t'aspetteresti proprio nulla è ben diversa, molto meno goliardica, molto più creepy. E poi c'è la svolta stile Audition.
Il racconto è semplice e ha quattro personaggi in croce: siamo al weekend di chiusura di una pensione storica e i due ragazzi che vi lavorano come custodi devono passarvi il tempo praticamente da soli, con due clienti in croce, fra cui Kelly McGillis vecchia nel ruolo di una che sostiene di essere un po' medium. I due ragazzi sono mezzi appassionati di occulto e sono convinti che nella pensione ci sia un fantasma, quindi passano buona parte del loro tempo a cercare le prove di tale presenza.
Ora, da questa premessa parte un film molto particolare e gradevolissimo, girato con una bella padronanza della suspense, che ti lascia per un bel po' sull'indecisione e sull'incapacità di capire cosa caspita stia succedendo. Si ride di gusto, si ridacchia a denti stretti, ci si inquieta un po' per l'atmosfera e ci si chiede se alla fin fine i fantasmi siano davvero presenti o se sia tutto nella testa di due persone che si divertono a convincersi di vederli. E in realtà, a volerla proprio dire tutta, si potrebbe anche sostenere che, di fatto, fantasmi non ce ne siano neanche nella parte finale, quando scatta il twist. Solo che si entra nel reame delle pippe mentali e degli spoiler, quindi mi limito a dire che a un certo punto il film prende un'accelerata improvvisa che tutto sommato uno non s'aspetta e ne viene fuori un finale di quelli che lasciano il segno.
Insomma, certo non un capolavoro, e il personaggio della McGillis è piuttosto debole (il che non è il massimo, considerando che sostanzialmente ci sono tre personaggi in tutto il film), ma alla fin fine consigliato. Così magari mi dite anche se Sarah Paxton è una bella ragazza, che io mica l'ho capito.
Ho attivato la nuova versione di Blogger, che ha quel taglio minimalista radical-chic che Google sta applicando a tutte le sue robe e che è evidentemente pensato per fare pendant con Google+. Come tutte le robe nuove, sto facendo un po' fatica ad abituarmi alla disposizione dei comandi e degli elementi che ho sempre usato. Va però detto che diverse cose mi sembrano funzionare meglio o addirittura funzionare, cosa che prima non accadeva. Per dire, ora posso modificare la dimensione delle immagini anche in questo template. Bella la locandina del film tutta grossa, no?
0 commenti:
Posta un commento