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21.5.13

La casa (2013)


Evil Dead (USA, 2013)
di Fede Alvarez
con Jane Levy, Shiloh Fernandez, Lou Taylor Pucci, Jessica Lucas, Elizabeth Blackmore

Ci sono film che crescono nel ricordo. Sono quelli che più ci pensi e più ti accorgi che durante la visione non ti stavi rendendo conto di quanto davvero ti piacesse quel che guardavi. Per dire, un caso netto nella mia nebbiosa memoria, chiaramente per quanto mi riguarda, è Il petroliere, che mi era piaciuto parecchio al cinema, ma poi, ripensandoci nelle settimane successive, m'era cresciuto a dismisura, scavandosi un posticino bello caldo nel mio cuore. Ecco, il remake di Evil Dead è più o meno il caso opposto. Mentre lo guardavo, pur con qualche se e qualche ma, mi ci stavo moderatamente divertendo. Subito dopo il termine della visione ho già cominciato a ritrattare. A distanza di una settimana sta pericolosamente vacillando sul baratro della cacata. Temo che a ripensarci fra qualche anno farò finta di niente. Ora, mi rendo conto che il paragone fra Il  petroliere ed Evil Dead non ha molto senso, ma in fondo il punto sta tutto nel peso specifico. Il film di Anderson m'aveva lasciato addosso un senso di densa pesantezza, che piano piano s'è srotolata nel mio cervello, mentre quello di Alvarez m'ha lasciato addosso un senso di leggerezza allucinante, neanche avessi appena finito di guardare una commedia romantica con Julia Roberts.

Ecco, 'sto Evil Dead è un film in cui vengono versati ettolitri di sangue, si fa a fette la gente con taglierini e motoseghe e c'è un florilegio di protagonisti che muoiono malissimo, eppure non rimane addosso neanche una punta di disagio vero. Solo una sensazione di bizzarra, incomprensibile e totalmente fuori posto leggerezza. Splatter da tutte le parti e ti senti come se avessi guardato il nuovo film dei Puffi. Ora, chiaramente, è anche una questione di sensibilità personale e non dubito che una persona poco avvezza all'horror (o anche semplicemente un'altra persona) possa uscirne impressionata/spaventata/disgustata, ma non è quello il punto. Il punto è che non si tratta di un pessimo remake - s'è visto ben di peggio - e anzi, è un'operazione condotta con rispetto e diligenza (d'altra parte c'erano Raimi e Campbell a tirare i coppini ad Alvarez), che butta sul piatto uno splatter sanguinolento e fisico, senza eccesso di computer fra le palle, e tutto sommato propone in ambito mainstream cose che l'horror mainstream non ha sempre il coraggio di fare. E quindi? E quindi manca di polso, manca di equilibrio, manca di convinzione, manca di coraggio, manca di personalità. Tutte cose che l'originale aveva a pacchi. Oddio, magari l'equilibrio no, ma insomma.

Ma anche senza stare a fare confronti, ché onestamente è sempre l'ultima cosa a cui mi interesso, il problema rimane. L'impressione mia, soprattutto, è stata di trovarmi davanti a un film che provava a proporre l'Evil Dead originale, tutto serio, splatterone, cupo e chiaramente adattato a un'estetica fighetta moderna, ma sotto sotto, magari anche senza rendersene troppo conto, non riusciva a dimenticarsi dell'esistenza di Evil Dead 2. E quindi, di fianco alla "seriosità", c'è la cialtronaggine del defibrillatore, della motosega, del biondo che fa da puntaspilli, di "Ash" che aggiusta tutti col nastro isolante, delle smargiassate dette in faccia ai demoni, delle armi raccolte al volo col colpo d'anca e di tutta la sbroccata finale, in cui la cosa diventa proprio palese e ti aspetti che da un momento all'altro si apra il portale sul passato di L'armata delle tenebre. Il problema, però, è che il risultato è una roba un po' insapore, che non funziona fino in fondo né in un senso né nell'altro, perché non ha la forza di abbracciare per davvero nessuna delle due vie. E in più ci appiccica sopra le strizzate d'occhio "obbligatorie" e che sembrano buttate lì un po' a caso, tipo le soggettive, la carcassa dell'automobile o la cosetta - anche simpatica, eh! - sui titoli di coda. Il risultato non è che faccia pietà, anzi, strappa due risate e scorre via tranquillo. Ma appunto: scorre via tranquillo, non azzarda niente e non lascia nulla addosso, se non questo forte senso di vuoto spinto: non è l'horror pesante, non è la cialtronata, che è? Nulla. Si accendono le luci in sala, hai l'impressione di esserti anche divertito, ma poi ti rendi conto che "Oddio, che è successo? È finito? M'ero distratto un attimo. Aspetta, no, cacchio, caspita... ma che ho visto?".

Il bello è che alla fine non riesco a capire se ne ho parlato bene o ne ho parlato male. Ma mi è piaciuto? Non lo so, chi lo sa. Poteva andare peggio, questo sempre.





SPOILERISSIMO







Una cosa che ho apprezzatto, lo ammetto, è il ribaltamento finale. L'uso che viene fatto del defibrillatore è un po' triste, ma ne deriva un bel ribaltone e forse l'unica cosa non troppo prevedibile del film, con il presunto Ash che tira le cuoia e la posseduta che diventa, di fatto, il vero Ash, per poi dare definitivamente spazio alla cialtroneria. Anche se, pure lì, tutto quel casino sul male cazzutissimo da evocare facendo fuori cinque anime e poi, il maligno, quando arriva, è una doccia di sangue e un demonuccio uguale a tutti i posseduti che si fa fregare con due colpi di motosega? Bah. 

9 commenti:

Si accendono le luci in sala, hai l'impressione di esserti anche divertito, ma poi ti rendi conto che "Oddio, che è successo? È finito? M'ero distratto un attimo. Aspetta, no, cacchio, caspita... ma che ho visto?".

In pratica, se escludiamo la sala e l'impressione di essersi divertiti, è stato come vedere l'ultimo Nintendo Direct.

Ma almeno quello ha avuto la scusa di essere durato venti minuti.

La cosa che mi ha dato più fastidio è il vedere le stra abusate ragazzine coi capelli neri che coprono la faccia, in puro stile orientale (da quando è uscito The Ring non esiste pellicola d'horror che non le utilizzi). Ne avevamo davvero bisogno?

Ma guarda, non dico non ci sia della contaminazione, ma io non l'ho vista così smaccata come si diceva, 'sta roba. Però, boh, impressioni.

Concordo su tutto, anche io mi aspettavo un portale che risucchiava tutto alla fine.
E' fatto tutto molto bene ma non convince.

Eppoi questo viene DOPO "Quella casa nel bosco", non vuol dire niente eh... (perché conosco gente che ha visto il film di Whedon, ma non ha colto assolutamente NIENTE della decostruzione fatta, quindi per loro è stato un filmettino normale e morta li... ... SIGH!!!!)... però per me qualcosa vuole dire! Mi faceva sorridere quanto tutto corrispondeva al "genere" sviscerato.
Altra nota positiva la faccia della sorella tossica, a me ha fatto davvero paura...

LazyRobi

A me non è dispiaciuto affatto, come te mi sono divertita parecchio in sala (anche se La casa originale sta proprio su un altro pianeta).
Però effettivamente... ripensandoci... già mi è sceso l'effetto Casa nel bosco mentre lo guardavo (ci saranno state le telecamere nascoste? No perché l'uomo-puntaspilli imbrocca una meenchiata dietro l'altra XD) e adesso penso: beh, è carino, fatto bene, tanto sangue, rispettoso dell'originale, l'attrice è brava... ma l'anima dov'è?
Forse l'ha presa qualche demone calderiano.

disgrazia hanno fischiano il film di gosling e refner

http://blog.screenweek.it/2013/05/solo-dio-perdona-di-nicolas-winding-refn-un-commento-a-caldo-da-cannes-267381.php

Dai, aggrappiamoci al fatto che a Cannes avevano fischiato anche Pulp Fiction.

anche le rece italiane dicono che è deludente, accusano refner di fare sempre le stesse cose(forse su questo hanno ragione)

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