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22.11.13

Raze


Raze (USA, 2013)
di Josh C. Waller
con Zoe Bell, Rachel Nichols, un po' di altre donne, qualche guest star e la nonna di Sherilyn Fenn

Raze racconta una storia già vista altre cinque o seimila volte: della gente ricca sfoga la sua voglia di emozioni forti assistendo a (e scommettendo su) tornei di poveracci che si devono riempire di calci sulle gengive fino alla morte. I contendenti partecipano non di spontanea volontà, ma perché rapiti, ingabbiati e costretti col ricatto, grazie a videocamere costantemente puntate sui loro familiari, che gli organizzatori sono pronti a uccidere con uno schiocco di dita. Insomma, la classica storiellina allegra farcita di gente che muore male e che può finire solo in due modi: coi lottatori che s'incazzano, si ribellano, tirano giù tutto e riescono a scappare o coi lottatori che muoiono tutti. O entrambe le cose assieme, anche. Il twist di questo film? I lottatori sono lottatrici, quindi madri di famiglia, figlie di famiglia, amiche di famiglia, cose così. E una di loro, come illustra il manifesto, è quell'animale di Zoe Bell.

Mentre guardavo Raze, per un attimo, m'è passato da qualche parte nel cervello un pensiero da persona scandalizzata perché, ehi, ma che è, un film basato sul mostrare donne in canotta che si pestano fra di loro e fanno fini bruttissime, sepolte di cazzotti, ossa spezzate e sangue a litri. Poi, però, mi sono chiesto per quale motivo dovessi pormi il problema, se non me lo pongo quando guardo un film in cui le stesse cose accadono a uomini in canotta, e mi sono risposto che non c'era motivo di farlo. Le questioni, alla fine, a prescindere dal genere dei protagonisti, rimangono sempre le stesse. Il film è appassionante? La brutalità colpisce nel segno? I combattimenti sono spettacolari e ben girati? C'è una qualche forma di sottotesto, di messaggio, di satira, di che ne so? Insomma, c'è un motivo di interesse? Eh, non molto.

I pregi di Raze ruotano un po' tutti attorno a Zoe Bell, una che c'ha addosso una carica allucinante, che emette forza e brutalità da ogni poro e riesce a rendere credibile il suo personaggio e la sua capacità di cavarsela in ogni situazione. Poi si apprezza la potenza dell'avvio, che butta senza premesse nel mezzo dell'azione e in cui si giocano la carta delle due attrici dalla fama più o meno comparabile per aggiungere un po' di imprevedibilità all'esito della faccenda. Menzione d'onore, anche, per l'effettiva ed efficace brutalità dei combattimenti, per la presenza di una guest star a caso che in qualche modo fa il suo effetto, per Sherilyn Fenn nel ruolo della zia vecchia della Sherylin Fenn che mi piace ricordare, per un finale che prova ad essere molto cupo e per la partecipazione di Rachel "Dovevano ingaggiare lei per la Vedova Nera" Nichols, che è sempre un bel vedere. E basta.

La Vedova Nera, quella vera.

Tolti questi fattori, che comunque, via, ti fanno arrivare alla fine, rimane un film abbastanza piatto e privo di mordente. La sceneggiatura butta lì un po' a caso qualche discorso sull'abuso delle donne, ma lo fa in maniera svogliata e poco efficace. I personaggi sono una serie di insopportabili macchiette, quindi diventa anche difficile farsi coinvolgere sul piano emotivo e trascinare quando volano le mazzate. E le mazzate non sono nulla di spettacolare, per quanto, ripeto, molto efficaci sul piano della brutalità; hanno scelto di buttarla sul realistico, quindi i combattimenti sono molto poco dinamici e spettacolari, più che altro sanguinari e spesso veloci. Il che ha senso, anche considerando che poche delle partecipanti hanno dalla loro un allenamento da atleta, ma il problema è che se scegli questa impostazione devi costruirci attorno un film. Raze, invece, se ne sta lì a metà, non vuole fare il film d'arti marziali assurdo e pieno di coreografie esaltanti ma non ha la forza espressiva ed emotiva necessaria per accompagnare un approccio più ancorato alla realtà. E non è neanche, casomai venisse il dubbio, un film che ti guardi perché pieno di donne bellissime che si prendono a schiaffi costantemente seminude. Insomma, cui prodest?

L'ho visto a settembre, al cinema, durante il Fantasy Filmfest di Monaco. Se IMDB non mente, il film, al momento, non è uscito da nessuna parte.

8 commenti:

Rachel Nichols in un intervista ha detto che la reputano scarsa e reciterà solo in film/telefilm di azione, perchè non gli propongo altro, tu che ne pensi?

Penso che a maggior ragione andava bene per la Vedova Nera. :D

Mah, ricordo di averla vista solo qui e in G.I. Joe e non è che siano 'sti gran banchi di prova per le capacità di un'attrice...

che stronzi, mettono Rachel Nichols come seconda nei crediti e muori nei titoli di testa dopo 10 minuti, giopep tu l'hai capito il finale?

Eh, è sempre un trucco efficace, quello di ammazzarti una che pensi sia fra i protagonisti. :)

Che c'è da capire, nel finale? Onestamente non ricordo se c'erano robe ambigue.

Zoe Bell prima di morire a un flashback dove è nello stesso bar con Rachel Nichols con il tizio che dopo la cattura

Me lo ricordo in maniera molto vaga, per cui non si dirti se all'epoca ci ho letto qualcosa, sorry. :)

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