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25.7.11

The Walking Dead prossimi venturi (1 di 3)


Questa qua in cima è la prima foto resa disponibile da Telltale Games relativa a The Walking Dead, un altro dei circa centododicimila progetti basati su questa o quella licenza che hanno in cantiere. Io a Telltale, in potenza, dovrei volerci solo bene. Perché portano avanti un genere che mi piace e mi ha dato tanto. Perché ripescano classici che ho amato (Sam & Max, Monkey Island, ora pure King's Quest), perché realizzano giochi basati su licenze a cui sono legato (Bone, Back to the Future, Jurassic Park, The Walking Dead, Fables), perché mostrano indiscutibili passione e amore per i loro progetti, oltre che rispetto per chi è venuto prima (il commento di Gilbert-Grossman-Schafer per Monkey Island II, il tentativo di far lavorare Roberta Williams su King's Quest, il coinvolgimento di Bill Willingham su Fables). Insomma, brava gente. Il problema è che la loro roba non mi piace.

In realtà non mi va troppo di giudicare, perché ho giocato davvero troppo poco delle loro produzioni, però la prima stagione di Sam & Max non mi ha entusiasmato, i remake di Monkey Island mi paiono stilisticamente agghiaccianti e il primo episodio di Back to the Future mi ha fatto talmente pietà da sconfiggere la mia mania di portare a termine quel che inizio e convincermi ad abbandonare lì la serie. E la demo di Jurassic Park che ho provato alla GDC non mi ha esattamente scatenato un'erezione. Insomma, non ci siamo.

Eppure, sarà che sono un inguaribile ottimista, sarà che sull'argomento sono vittima facile, sarà quel che sarà, questa foto qua sopra mi regala vibrazioni positive. Intanto mi piace la scelta stilistica. Ultimamente s'è fatto un gran parlare (in negativo) dello stile adottato da Digital Extremes per The Darkness II. Io l'ho visto da vicino, ho osservato le tecniche e gli studi che ci stanno dietro, ci ho giocato un po' e lo trovo al contrario molto efficace, pungente e adatto a quelle atmosfere, anche grazie al fascino del contrasto. Poi, chiaro, può non piacere, ma questo è per dire che non vedo assolutamente come sbagliata a prescindere la scelta "fumettosa" per un gioco che vuole avere atmosfere lugubri e inquietanti. Anche perché, fra l'altro, se la mettiamo in quest'ottica, si potrebbe discutere parecchio anche dei disegni del The Walking Dead a fumetti.

E insomma, cacchio, quest'immagine qua magari è menzognera, magari non rappresenta a dovere il gioco che verrà fuori, magari boh, però a guardarla, a guardare quelle linee nette, a guardare quello stile dei volti non molto distante da quello di Adlard, a guardare quell'uso dei colori, a pensare che magari poi il gioco in movimento avrà quella faccia lì, oh, un po' l'erezione mi viene. E non è esattamente qualcosa che mi aspettavo, sulla base della grafica messa in mostra da uno qualsiasi dei giochi citati in precedenza. Poi, chiaro, c'è da vedere come verrà fuori, quanto sarà efficace la storia, se le meccaniche saranno intriganti. O anche se ci saranno, delle meccaniche, vista la piega che han preso ultimamente le produzioni Telltale. Ma insomma, il soggetto di partenza sembra perlomeno efficace e l'idea dell'avventura grafica che offre al giocatore poteri decisionali su svolte chiave, specie in un contesto da pressione forte come quello dell'apocalisse zombi, è sempre positiva. Magari va bene. Io voglio crederci.

Galvanizzato da questa foto e dal trailer della seconda stagione del telefilm, stavo scrivendo un post per chiacchierare di entrambe le cose e già che c'ero pure del fumetto. Ma mi è venuto lungo, e allora facciamo che lo spezzo in tre. Ci si rilegge domani.

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