Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

23.4.15

Agents of S.H.I.E.L.D. 02X18: "The Frenemy of My Enemy"


Agents of S.H.I.E.L.D. 02X18: "The Frenemy of My Enemy" (USA, 2015)
creato da Joss Whedon, Jed Whedon, Maurissa Tancharoen
puntata diretta da Karen Gaviola
con Clark Gregg, Ming-Na Wen, Chloe Bennet, Iain De Caestecker, Adrianne Palicki, Elizabeth Henstridge

In linea di massima, quando Kyle MacLachlan ha parecchio spazio in una puntata di Agents of S.H.I.E.L.D., c'è sempre da divertirsi. È una "regola" che fino a oggi non mi sembra abbia mai particolarmente tradito e che senza dubbio è stata confermata con questa diciottesima uscita della seconda stagione, nella quale Cal Johnson s'è più o meno mangiato tutto dall'inizio alla fine. E il punto non sta solo nel carisma di MacLachlan, che certo col personaggio sembra divertirsi un sacco, ma anche nella natura dello squilibrato che interpreta e nell'assurda, iper drammatica, esagerata storia che gli hanno costruito addosso. Per una buona parte della puntata gli autori si sono concentrati sul raccontarne tragico passato e dubbio presente, oltre che sull'approfondire il suo rapporto con le donne della propria vita, col risultato di un episodio dall'impatto emotivo azzeccato e dalle svolte narrative intriganti.

Tutto questo, poi, è avvenuto mentre i vari racconti iniziavano a convergere sempre più l'uno verso l'altro, dando vita a nuove situazioni particolarmente azzeccate, fra alleanze improbabili, conflitti che esplodono e un po' tutti i gruppi in ballo che, per un motivo o per l'altro, hanno finito per scontrarsi. E l'approccio al ritorno di Ward, in questa veste da uomo "di mezzo", che pensa ai fatti suoi ma finisce per essere continuamente invischiato nelle faccende altrui e sembra non rendersi conto fino in fondo della gravità di quel che ha fatto, mi sembra un modo molto azzeccato per continuare a usarlo senza appiccicargli sopra un'improbabile redenzione. E alla fine ci siamo beccati un'altra puntata divertente, dal bel ritmo, densa di avvenimenti che promettono begli sviluppi e carica d'azione, oltre che capace di chiudersi su un classico momento "Mavaff" quando mi sono reso conto che stavamo alla fine e una volta tanto volevo assolutamente andare avanti. Cosa che, nonostante la notevole qualità di questa seconda stagione, continua a non capitarmi poi troppo spesso con Agents of S.H.I.E.L.D., più per ragioni strutturali che altro.

Poi, ovvio, in queste puntate c'è anche l'elefante nella stanza rappresentato dall'uscita di Avengers: Age of Ultron, cui la serie si è avvicinata buttando lì una serie di spunti che sembrano suggerire un incrocio tra film e TV certo non devastante come quello di un anno fa, ma forse in grado di dare comunque qualche soddisfazione a chi segue l'universo cinematografico Marvel nella sua interezza. Purtroppo, comprensibilmente, come avvenne per Captain Amerca: The Winter Soldier, il crossover è tarato sull'uscita del film in America, quindi la puntata della prossima settimana andrebbe vista prima del film. Ma, ehi, io i biglietti in Imax li ho prenotati per questo sabato. Me ne farò una ragione.

Cercando cose a caso su questa puntata sono capitato per la prima volta sulle teorie di chi ipotizza che Ward possa essere e/o diventare Taskmaster. Intrigante.

0 commenti:

Posta un commento

 
cookieassistant.com