Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

15.4.15

The Gambler


The Gambler (USA, 2014)
di Rupert Wyatt
con Mark Wahlberg, Brie Larson, Jessica Lange, John Goodman, Michael K. Williams, Alvin Ing

The Gambler è il remake di un film degli anni Settanta dallo stesso titolo, noto in Italia come 40.000 dollari per non morire, scritto da quel ganzo di James Toback e interpretato da un James Caan all'apice della forma. E pur non essendo un'operazione disastrosa ai livelli di, che so, il nuovo Carrie, è il classico remake spento, moscio, inutile, che non solo non riesce a dire nulla di nuovo, finisce anche per perdere quasi tutta la forza dell'originale, diventandone pallida ombra. È un pessimo film? No, si lascia guardare e se te lo ritrovi davanti una domenica pomeriggio in TV puoi addirittura divertirti, anche perché io faccio sempre fatica a dire no a un film che regala un paio di ottime scene a qualche grosso attore con un po' di anni sulle spalle, ma insomma, rimane un'opera trascurabile. Più che altro, se proprio si deve andare a cercarselo, tanto vale puntare sull'originale, no?

Comunque, entrambi i film raccontano bene o male di un professore universitario brillante, arrogante, spocchioso e dal carattere intollerabile, che conduce una doppia vita all'insegna del gioco d'azzardo senza freni. È totalmente assorbito dal vizio, cosa che ovviamente, quando gira male, lo trascina in un gorgo di debiti e gli impedisce di uscirne, dato che se anche riesce a recuperare i soldi che gli servono, finisce subito per buttarli via al primo tavolo da gioco che gli capita davanti. Solo che le faccende di debiti si fanno un po' troppo gravi e il nostro amico si ritrova con pochi giorni a disposizione per mettere a posto le cose. Seguiranno errori clamorosi, conoscenti e familiari trascinati nel marcio in maniera più o meno consapevole e altre sciccherie. Niente male, come storia, eh? Ecco, se vi intriga, ripeto, guardatevi il film originale.

Il problema di questo remake è che da un lato Wahlberg, seppur dignitoso e ammirevole per la scelta di perdere circa ottomila chili di muscoli in nome dell'interpretazione, non riesce ad esprimere il giusto mix di arroganza, menefreghismo e crescente disperazione. Ci va vicino, ma James Caan era un'altra cosa. Senza contare che comunque, in ogni singola scena che vede il protagonista alle prese col resto del cast, i "vecchi" si mangiano tutto e lo fanno sparire. Il che è un po' un problema, se consideriamo che il film è tutto incentrato su di lui e gli altri sono poco più che comparse. L'altro problema sta nella direzione di Wyatt, che trova qualche bella immagine ma si perde in una ricerca estrema di poetismi forzati e canzoncine infilate nel modo giusto, finendo per sbagliare completamente l'atmosfera e, di nuovo, non dando mai per un attimo la sensazione di fine imminente che si dovrebbe respirare. E va bene che si racconta la storia di un menefreghista arrogante, ma un po' di tensione sarebbe gradita. Poi, di nuovo, per quanto in larga misura sbagliato, non è un pessimo film e ha i suoi momenti, senza contare che, seppur in un ruolo di carta velina, c'è Brie Larson, e io non posso dire troppo male di un film con Brie Larson. Ma insomma, rimane trascurabile.

Uscito a inizio anno un po' dappertutto, il film arriva questa settimana in Italia, direttamente sul mercato dell'home video.

1 commenti:

Visto in aereo qualche giorno fa...non sapevo fosse un remake. Sicuramente ho visto quello sbagliato, mi sono addormentato a più riprese..XD

Lento come la morte...

Posta un commento

 
cookieassistant.com