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20.9.05

Venezia/Locarno a Milano - A grande richiesta


[10:49] Beholder: alla fine del festival li rimetti tutti in fila e gli dai il voto
[10:49] Beholder: così so cosa [CENSURA]

Good Night, and good luck - 9.00
C.R.A.Z.Y. - 9.00
Simpathy for lady Vengeance - 9.00
Tim Burton's Corpse Bride - 8.75
Brokeback Mountain - 8.00
Nove vite da donna - 8.00
Viva Zapatero - 8.00
Four Brothers - 8.00
The Descent - 7.75
La vida secreta de las palabras - 7.75
Lonesome Jim - 7.25
La seconda notte di nozze - 7.00
The Brothers Grimm - 7.00
Naboer - 7.00
Texas - 6.75
The Exorcism of Emily Rose - 6.50
Bubble - 6.25
Edmond - 6.00
(Gli darei meno, ma il dialogo iniziale al bar merita di essere visto)
The Wild Blue Yonder - 6.00
Initial D - 5.75
I giorni dell'abbandono - 5.75
On a clear day - 5.50
The Constant Gardener - 5.50
Everything is illuminated - 5.50
3 Grad Kaelter - 5.50
Takeshis' - 5.00
La guerra di Mario - 5.00
Proof - 4.75
La neuvaine - 4.75
O fatalista - 4.50
Fragile - 4.25
Gabrielle - 4.00
Vers le sud - 3.75
The fine art of love - Mine Haha - 3.00
Falling... in love - 2.25
Un couple parfait - 1.75

14.9.05

Locarno/Venezia a Milano - Day two


Locarno, sezione Piazza Grande
On a clear day
di Gaby Dellal (GB)
In queste rassegne non manca mai. E' lei, la classica commediola brit pop, con tutti i suoi assi nella manica: buonismo, personaggi-macchietta, buonismo, piccoli e grandi drammi familiari, buonismo, una missione catartica da portare a compimento, buonismo, buoni sentimenti e buonismo. Comunque piacevole e divertente per un'oretta, diventa insopportabile nella parte finale. Quando è partito l'applauso del pubblico in sala mi sono caduti quattro denti. Menzione speciale per Peter Mullan, eccellente anche quando recita in queste scemenze.

Locarno, in concorso
La neuvaine
di Bernard Emond (Francia)
Premio miglior intepretazione maschile
Premio ambiente e qualità di vita della Giuria dei Giovani(ROTFL)
Premio Giuria Ecumenica
Altro che Napalm, l'atomica ci vuole. Fottuti mangialumache.

Venezia, fuori concorso
Edmond
di Stuart Gordon (USA/Francia/GB)
DM: "Pronto?"
SG: "Pronto, parlo con David Mamet?"
DM: "Sì, sono io, con chi parlo?"
SG: "Ciao, David, sono Stuart, Stuart Gordon!"
DM: "Oh, ciao Stu, è un pezzo che non ci si sente... "
SG: "Già, dal party in quel locale... saranno sei mesi... come stai, tutto a posto?"
DM: "Sì, sì, tutto ok... mi fa piacere sentirti, che mi dici?"
SG: "Beh, ecco, volevo farti un saluto... e magari sapere a che punto sei con la sceneggiatura!"
DM: "La sceneggiatura... "
SG: "Ma sì, dai, ti ricordi, ci eravamo lasciati con la promessa che avresti scritto il mio prossimo film!"
DM: "... AH, SISISI, RICORDO! Te l'ho promesso mentre offrivi il quinto giro!"
SG: "Eh, adesso non ricordo questi dettagli, però... "
DM: "Eh, Stu, i dettagli sono fondamentali."
SG: "Hai ragione. Vabbé, allora, che mi dici?"
DM: "Scusa un attimo."
Mamet mette una mano sul microfono della cornetta.
DM: "Tesoro? Ascolta, mica ti ricordi dove ho messo Edmond? Ma sì, dai, la sceneggiatura, quella fesseria che ho scritto quando andavo al liceo... dai, quella che abbiamo trovato spostando la cassapanca... esatto, quella! Ah, nel terzo cassetto? Ok, grazie!"
Mamet leva la mano dalla cornetta.
DM: "Eccomi, scusa l'interruzione."
SG: "Ma no, figurati."
DM: "Dicevamo... la sceneggiatura è pronta!"
SG: "Davvero?"
DM: "Certo, l'ho finita non più di una settimana fa. E devo dire che mi sembra proprio un ottimo lavoro!"
SG: "Ma è fantastico! Possiamo vederci, così me la dai, facciamo una rimpatriata... "
DM: "Mmm... no, ascolta, per me è un po' difficile, sai, sono pieno di lavoro, e stiamo ristrutturando casa... forse è meglio se te la spedisco, dai."
SG: "Uh, ok, hai ragione, non voglio disturbarti oltre. Hai ancora il mio indirizzo?"
DM: "Credo di sì, ma qui è un casino adesso, sai, forse è meglio se me lo ridai."
SG: "Certo! [INDIRIZZO CANCELLATO PER TUTELARE LA PRIVACY DI STUART GORDON]"
DM: "Ok, allora domani come prima cosa ti spedisco il copione."
SG: "Fantastico, ti ringrazio davvero tanto David, io... "
DM: "Sì sì, ok, non devi ringraziarmi, adesso scusa, però, devo andare. Ciao, eh."
SG: "Ok, ciao, e grazie ancora."
DM: "TU-TU-TU-TU"

Venezia, fuori concorso
Texas
di Fausto Paravidino (Italia)
Gran bell'esordio, per un autore che sicuramente mostra inesperienza nel tenere le redini della storia e appare ancora un po' grezzo, ma senza dubbio ha un bel potenziale. Un film corale, volendo mucciniano, anche se non ha quella cura per l'immagine (ma neanche quella patina e quella pretenziosa prosopopea). Divertente e intrigante, con tante belle idee, come la conversazione all'autogrill, e anche qualche ingenuità. Soprattutto ci mette troppo a tirare le fila del discorso e il finale si fa confuso. Bella sorpresa, comunque.


DM: "Pronto?"
SG: "Ciao, David!"
DM: "Mmm... "
SG: "Come, non mi riconosci?"
DM: "Brian Yuzna?"
SG: "Hahahah, spiritoso! Sono Stuart, dai!"
DM: "Ah, ciao, Stu, come va?"
SG: "Alla grande! Ho letto il copione, è strepitoso, non vedo l'ora di mettermi al lavoro."
DM: "Mi fa piacere."
SG: "No, davvero, voglio ringraziarti, è una storia bellissima, e io credo che ne verrà fuori un gran film."
DM: "Dai, non esagerare."
SG: "Non scherzo, faccio sul serio. Voglio presentarlo a Venezia."
DM: "ROTFL"
SG: "Come?"
DM: "No, scusa, è che ho gli operai in casa, sai, stiamo ristrutturando... "
SG: "Ah, certo... beh, non ti disturbo oltre, volevo solo ringraziarti.
DM: "Ma figurati, non è niente. E' stato un piacere, anzi. Ciao, eh."
SG: "Ciao e grazie ancora!"
DM: "TU-TU-TU-TU-TU"

13.9.05

Locarno/Venezia a Milano - Day one


Giornata interamente dedicata al festival di Locarno.

In concorso
La guerra di Mario
di Antonio Capuano (Italia)
Menzione speciale per Marco Grieco
Un bambino insopportabile, figlio di una vacca insopportabile, viene affidato a una donna insopportabile, che ha una madre insopportabile, sta con un uomo insopportabile e deve sottostare alle inquisizioni di una psicologa insopportabile per evitare che le venga tolto l'affidamento. Insopportabile.

In concorso
Nove vite da donna
di Rodrigo Garcia (USA)
Pardo d'Oro
Premio per la miglior attrice ex aequo alle nove protagoniste
Primo premio giuria dei giovani
Menzione speciale Giuria FICC/IFFS
Nove brevi episodi pescati dalla vita di altrettante donne e narrati tutti con efficaci piani sequenza. Il filo conduttore, perlomeno il più sottolineato, si rende esplicito per bocca di una delle protagoniste verso metà: "Il mondo è piccolo". E infatti piano piano i personaggi dell'una o l'altra storia appaiono come funghi e collegano gli episodi nelle maniere più inattese. Nel finale il giochino dei rimandi (forse) svanisce. L'idea è davvero quella di raccontare brevi "segmenti", tanto che quasi nessuno ha una vera conclusione e spesso si rimane lasciati in sospeso. Strepitoso l'episodio con la Robin Wright, ottimi praticamente tutti gli altri, apprezzabile il fatto che non sia l'ennesimo film sulle donne che spiega agli uomini (inutilmente, perché non possono capire) quali incredibili, meravigliose creature esse siano. Davvero brave e in parte le attrici.

Sezione Cineasti del presente
Lonesome Jim
di Steve Buscemi (USA)
Simpatico, divertente, cinico, un po' buzzurro e cattivello, ma con un cuore grande così: ormai da tempo Steve Buscemi interpreta praticamente sempre lo stesso personaggio e non stupisce che, nel mettersi dietro la macchina da presa, confezioni un film che corrisponde alla stessa descrizione. Scritto bene e piacevolissimo, quel cretino di Zach Braff dovrebbe dargli un'occhiata.
Ah, Casey Affleck è la versione Giovanni Ribisi di Ben Affleck. Un po' inquietante.

In concorso
Un couple parfait
di Nobuhiro Suwa (Francia/Giappone)
Premio speciale della giuria
Premio giuria C.I.C.A.E./Arte & Essai
Il napalm, sulla Francia intera. Anche sul Giappone. Ma soprattutto sulla Francia.

In concorso
3 Grad Kaelter
di Florian Hoffmeister (Germania)
Pardo d'argento miglior opera prima
Il grande tiepido. Cinque anni dopo, un gruppetto di amici si ritrova all'insegna di gelosie, vecchi rancori, tresche amorose, antipatie e menate varie. Non è ancora morto nessuno, ma per la fine del film il desiderio di farne fuori almeno un paio è forte davvero. Solita fighettatina tedesca, tutta pulitina, perfettina, leccatina, patinatina e sotto vuoto spinto. Bella raga, tutto rego.

 
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