Boogeyman (USA, 2005)
di Stephen T. Kay
con Barry Watson, Emily Deschanel, Skye McCole Bartusiak
Dopo decenni di epigoni dell'uomo nero, qualcuno ha pensato di raccontarci quello vero. Il babau, proprio, quello che si nasconde nell'armadio e sotto il letto, che si muove nell'ombra e ti può prendere solo se spegni la luce.
Al di là della pensata "geniale", questo bughimen ha un altro pregio, ed è il tentativo di andare un filino fuori dagli schemi del film di mostri, giocando praticamente fino alla fine sull'ambiguità, non facendoci mai vedere il cattivone e, anzi, proponendo il dubbio che in realtà non ci sia proprio, e si tratti invece di una psicosi partorita dal protagonista per nascondere le sue nefandezze.
Il problema è che da un soggetto se vogliamo interessante han tirato fuori una sceneggiatura zoppicante e l'hanno messa in mano a un cast di attori insulsi e a un regista palesemente incapace. Il risultato, nonostante qualche immagine riuscita (il protagonista che si infila nell'armadio ed esce da sotto il letto, per esempio), è un mediocre bigino di luoghi comuni dell'horror.
Nota di demerito per il prologo, che copia spudoratamente e in peggio quello - stupendo - di Al calar delle tenebre. Ma il peggio arriva alla fine, quando, dopo averci titillati per un'ora abbondante coi dubbi e gli indizi tendenziosi sulla possibilità che l'uomo nero in realtà non ci sia, ovviamente il cattivone spunta fuori per davvero e FA VOMITARE. Ma cazzo, ma se non avete i soldi per fare della CG decente, usate i manichini e gli effetti classici (come nel citato Darkness Falls), che viene sicuramente meglio. Madonna, santa, un mostro tanto ridicolo l'ho visto di rado.
Scriptnotes, Episode 665: What Can You Even Do?, Transcript
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The original post for this episode can be found here. John August: Hello
and welcome. My name is John August. Craig Mazin: Well. My name is Craig
Mazin. Jo...
3 ore fa
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