Prison Break - Season 1 (USA, 2005/2006)
creato da Paul Scheuring
con Wentworth Miller, Dominic Purcell, Robin Tunney, Amaury Nolasco, Peter Stormare, Wade Williams, Robert Knepper, Sarah Wayne Callies, Paul Adelstein
Prison Break, mettiamolo in chiaro fin da subito per evitare equivoci, è fra le migliori serie televisive su cui mi sia mai capitato di posare gli occhi. Teso, appassionante, ben scritto e splendidamente girato, con interpreti efficaci e personaggi adorabili. Un gioiello, nei cui momenti migliori ci si ritrova a tagliare la tensione con la motosega e che mi ha appassionato come i vari Lost, Heroes e 24 non sono riusciti a fare e come forse solo le migliori annate dei serial di Joss Whedon avevano fatto.
Nato come miniserie e poi - ringraziamo il cielo - confermato come serial a lunga gittata, Prison Break racconta dell'ingiusta condanna a morte di Lincoln Burrows e del disperato tentativo di salvarlo da parte del fratello Michael Scofield, che arriva a farsi arrestare per finire nel suo stesso carcere e organizzare un'evasione. Attorno a questo gli sceneggiatori costruiscono un turbine di generi che si mescolano fra di loro, mettendo nel pentolone dramma carcerario, ipotesi di complotto, piani d'evasione, romance e dramma.
Nel mucchio ci sono tutti gli stereotipi del genere carcerario, dalla guardia infame all'assassino pedofilo, passando per mafiosi di mezz'età, dottoresse di buon cuore e criminali di mezza tacca dall'animo candido. Se a questa parata di banalità si aggiungono una premessa ai limiti del risibile e una serie di grandi e piccole forzature narrative, il risultato - perlomeno sulla carta - dovrebbe essere un chiaro disastro. E invece con la carta mi ci pulisco il culo e Prison Break è fra i migliori pezzi di televisione che si siano mai visti.
Il serial ideato da Paul Scheuring è, tanto per cominciare, scritto benissimo, con personaggi ricchi di sfaccettature ben più di quanto l'apparenza dica, eventi che si sviluppano come un perfetto meccanismo a orologeria, colpi di scena e stravolgimenti continui, morti inattese e benvenute e una capacità strepitosa di alzare la tensione e il coinvolgimento. Gli episodi più riusciti, come Riots, Drills and the Devil, The Rat e il trittico finale, spezzano le reni dello spettatore in un crescendo pazzesco e lasciano regolarmente di sasso con l'inevitabile cliffhanger conclusivo.
Ma è tutto il "progetto" Prison Break a funzionare tremendamente bene, con una regia efficacissima, una fotografia sporca, ruvida, di stampo cinematografico e una serie di attori tremendamente in parte. I due fratelli protagonisti, pur nella loro biespressività, giocano sul carisma e fanno bene il proprio lavoro. Ma la serie dà il meglio nel cast che ruota loro attorno, con un gruppo di caratteristi splendidamente efficaci, in grado di far appassionare alle vicende di personaggi disgustosi e deprecabili, portando a tifare per loro e per la riuscita del tentativo di fuga.
Prison Break, se preso come semplice dramma carcerario, probabilmente non è all'altezza di alcuni suoi colleghi, come per esempio il celebratissimo Oz. Ma non è quello il punto, perché siamo in realtà di fronte a un crocevia di stili e temi, che getta sul fuoco le traversie quotidiane dell'istituto di Fox River, il piano di fuga, la cospirazione che si dipana fuori dalle mura per zittire la verità e una travolgente capacità di mettere in scena azione e divertimento. Ed è vero che il passaggio da miniserie a stagione lunga si fa un pochino sentire in qualche lungaggine, ma ne nascono comunque episodi spettacolari e in una visione complessiva finisce per essere difficile dargli reale peso. Insomma, una prima stagione da leccarsi i baffi, straconsigliata, che rimarrà per sempre nel mio cuore anche se le successive non dovessero rivelarsi all'altezza.
Scriptnotes, Episode 665: What Can You Even Do?, Transcript
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The original post for this episode can be found here. John August: Hello
and welcome. My name is John August. Craig Mazin: Well. My name is Craig
Mazin. Jo...
7 ore fa
2 commenti:
Si, semplicemente un gioiello, scusa la banalità, ma hai detto tutto ciò che c'era da dire, forse prison break (prima stagione)ha il pregio di essere OGGETIVAMENTE tutto ciò che hai detto *_*
Una gran cazzo di serie TV. Bravissimo giopep!
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