Wall-E (USA, 2008)
di Andrew Stanton
Wall-E è una splendida storiella d'amore, il racconto del colpo di fulmine fra un robottino e una robottina, della furia di un essere dolcissimo che vuole a tutti costi conquistare la sua bella e riportarsela a casa, per coccolarsela e spupazzarsela. Parte con una mezz'ora abbondante che è fra le più belle mezz'ore abbondanti che si siano mai viste al cinema, che si racconta evitando del tutto il dialogo e mostrandosi per immagini, colori, suoni, musica, espressioni. Wall-E, il film, sta zitto per oltre trenta minuti, eppure parla, sbraita, urla fortissimo negli occhi e nelle orecchie degli spettatori, prendendoli a ceffoni con un carico pazzesco di emozioni e tenerezza.
SPOILER (dai, ci ho preso gusto)
Poi prende una piega diversa, rimane un bellissimo film d'animazione, con momenti di genio fulminante, lampi di bella poesia e il giusto compimento per la storia d'amore fra i due protagonisti. Purtroppo, però, ci sbatte di mezzo anche gli esseri umani, il solito racconto morale disneyano che punta sull'ambientalismo, sui buoni sentimenti, sul messaggio positivo e sulle citazioni dotte. C'è anche un bel tentativo di criticare la piega squallida che sta prendendo la razza umana e il triste destino che ci stiamo costruendo, ma il tutto è immerso in una storiellina ordinaria e che lascia addosso una certa impressione di "dovuto".
Per un po' ci speri e quasi ci credi, che il pilota automatico non si ribelli e non si metta a fare il cattivo di turno, ma poi accade e non ci puoi fare nulla. E ti chiedi come sarebbe stato un film tutto giocato sui toni della prima parte. Ma ti adatti a quel che vedi, e trovi un raccontino più ordinario, ma comunque a modo suo riuscito nel veicolare un messaggio, oltre che simpatico e dolce fino in fondo. E poi c'è quel qualcosa, quel tocco magico, quella capacità di narrare in maniera semplice, diretta, poetica, adatta sul serio a tutte le età (e senza bisogno di usare scoregge, rutti e citazioni come punteggiatura). Un altro film Pixar, insomma, che non è poco. Ma quella prima mezz'ora...
Featured Friday: Fish out of Water
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out of wat...
1 ora fa
4 commenti:
Pensa, ieri sera ho visto wall•e e mi trovo perfettamente d'accordo con te. Tanto che volevo farne una recensione, ma tu hai espresso talmente bene la mia idea che non ne ho più bisogno.
Io dalle recensioni mi aspettavo il film dell'anno sotto tutti i fronti, una roba tipo "la risposta occidentale a Tonari no Totoro", invece boh. E' un bel film, per carità. Pieno di tocchi di classe e realizzato veramente bene. Però non è il film dell'anno.
Sarebbe stato il film dell'anno se, come dici tu, si fosse mantenuto sempre nell'ambito della prima mezz'ora.
(E poi quant'è bello "Presto"?)
N!
"Presto" è fantastico, solo che l'avevo già visto su un qualche sito mesi fa e sapevo quindi cosa aspettarmi.
Wall-E mi è piaciuto veramente tantissimo.
Effettivamente la prima mezz'ora di film è qualcosa di veramente eccezionale ed è impressionante constatare come due robottini riescano ad essere incredibilmente espressivi e a trasmettere enormi emozioni.
Ho apprezzato anche la seconda parte del film per carità, ma è innegabile che quest'ultima abbia una marcia in meno della prima.
Più canonica, meno coraggiosa e sicuramente abbastanza prevedibile nei suoi sviluppi. Ci riserva comunque dei bei momenti, come il ballo di Eve e Wall-E nello spazio.
Vi dirò, Wall-E non sarà la risposta occidentale a Tonari no Totoro (che fra parentesi devo ancora vedere, quindi non posso giudicare) ma alla fine mi va benissimo anche così visti i risultati.
Presto mi ha ricordato Portal XD
Ah, Giopa, quando parli di scoregge, rutti e citazioni come punteggiatura ti riferisci forse a Shrek? XD
Vedo che ci capiamo.
:)
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