Total Recall (USA, 2012)
di Len Wiseman
con Colin Farrell, Kate Beckinsale, Jessica Biel
È facile mettersi davanti a Total Recall con del pregiudizio in testa, lo stesso pregiudizio che tormenta la testolina di tutti quelli che si fanno prendere dalle convulsioni di schifo alla sola idea di un remake. E infatti, io, davanti a Total Recall mi ci sono messo con del pregiudizio. Ma era un pregiudizio di tipo diverso, perché in realtà non ho nulla contro i remake. Due dei miei film preferiti, La cosa e La mosca, sono remake, e in ogni caso sono sempre abbastanza convinto che non ci sia nulla di male nel riproporre e rielaborare un'idea vecchia. Non vedo un remake come una cosa necessariamente diversa da un film ispirato a un libro o a un fumetto: ti basi su un'opera, poco importa se è un film. Anzi, se l'idea è buona, magari ne viene fuori qualcosa di bello, no? E lascia stare che spesso la risposta è, appunto, no.
Eppure, il pregiudizio ce l'avevo. Pregiudizio nei confronti di Len Wiseman, però. Uno la cui cifra stilistica è sostanzialmente identificabile come "noia inutile". Uno di cui ho guardato tre film, tutti d'azione, e ancora sto aspettando di vedere una sua scena d'azione che non mi faccia addormentare. Uno la cui missione nella vita è prendere robe che dovrebbero gasarmi (lupi mannari che si menano coi vampiri, John McClane, il botulino di Kate Beckinsale, Total Recall, Jessica Biel) e usarle per annoiarmi a morte. Uno che anche adesso, a scrivere di lui, sdraiato a letto col portatile sulle gambe, mi sta venendo son...
Ecco, ci ho dormito sopra e ora posso aggiungere che Len Wiseman lo identifico con la faccia mediocre dell'Hollywood moscia e priva di nerbo. I suoi film non sono brutti, sono solo mosci, piatti, barbosi, privi di emozioni e personalità, per l'appunto mediocri. E Total Recall non fa eccezione. Lo guardi e non ti senti sporco, anzi, magari noti anche qualche trovata simpatica, ma ti chiedi se non ci sarebbero state un paio d'ore più interessanti a tua disposizione, quel giorno. È tutto moscio, di plastica e inutile, con le trovatine ganze infilate dentro per far scena, con quelle due o tre cose messe lì perché stiamo facendo il remake e bisogna farlo a modino con le strizzatine d'occhio ai fan, ma mica reinterpretando con gusto e personalità un classico a cui vogliamo molto bene. Che poi alla fine è anche un po' questo, che manca: la personalità. Ed è il crimine più grosso del fare un remake di un film diretto da Paul Verhoeven nel suo momento di massima grazia hollywoodiana, quando la personalità la infilava a vangate e calci in faccia nelle carni di qualsiasi cosa facesse. Tirarne fuori una robetta moscia e spenta, con tutte le sue cosine ordinate al proprio posto e nulla, ma veramente nulla da dire. A 'sto punto preferisco la sporca imperfezione di Nolan e Scott, che magari han fatto il tonfo, ma perlomeno ci hanno provato. Wiseman manco ci prova.
Il film l'ho visto qui a Monaco, in lingua originale, da qualche parte a fine agosto. Non ne ho scritto subito perché mi ero addormentato. Non ne ho scritto quando è uscito in Italia, un paio di settimane fa, perché avevo appena visto Looper e mi sentivo stronzo a scrivere di Total Recall. Ne ho scritto adesso perché c'avevo voglia di pubblicare qualcosa sul blog e m'è venuto spontaneo scriverne.
2 commenti:
Visto settimana scorsa. Non posso che concordare. Avevo discrete aspettative, da super amante dell'originale con Swarzy. Cazzo mi fregano sempre! Eppure il cast c'era eccome! Sciatto, piatto, insulso. Proprio non mi e' saputo di niente. Ma poi, perche' non c'e' marte?
"Organic Mulch) (University of Illinois at Urbana-Champaign, NRES-19-97). Mulch will reduce weed growth and prevent new weeds from growing in the garden. Depending on the density of the mulch, one should lay two to six inches of mulch over topsoil in the vegetable garden.
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