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11.10.06

Lady in the Water

Lady in the Water (USA, 2006)
di M. Night Shyamalan
con Paul Giamatti, Bryce Dallas Howard, M. Night Shyamalan

M. Night Shyamalan è un signor regista. Su questo continuo a non avere dubbi, nonostante già The Village mi avesse lasciato con l'amaro in bocca e questo Lady in the Water, lo dico subito, mi sia piaciuto ancora meno. È uno che sa cosa fare con la macchina da presa, che la utilizza come pochi altri, dando ad ogni film una forte e riconoscibile impronta d'autore e rendendo ogni immagine un vero piacere per gli occhi. Non solo, le sue pellicole hanno il pregio di presentare diversi livelli di lettura, di soddisfare sia sul piano più immediato, quello della narrazione pura, sia chi cerca opere profonde, personali, cariche di simboli e significati.

Il problema, perlomeno il mio problema, è che tutto questo ha con me funzionato alla grande solo coi suoi "primi" tre film. Il sesto senso, Unbreakable e Signs erano tre splendidi esempi di affascinanti specchietti per le allodole, schiaffati sotto il naso dello spettatore per raccontare in realtà altro. Fantasmi, supereroi, alieni, presupposti flebili e deliranti, raccontati in maniera splendida, credibile e appassionante, ma allo stesso tempo pretesti tramite i quali raccontare la visione del mondo che il loro autore ha.

Ma, se già con The Village si era rotto qualcosa, nel fino a quel momento splendido rapporto fra me e l'indiano, con Lady in the Water la nostra relazione è proprio andata a puttane. Perché nel suo ultimo film, personale, ricco, curato e "caricato" come e forse più di tutti i precedenti, per ampi tratti davvero splendido da guardare e studiare in ogni dettaglio, è mancato per me del tutto il coinvolgimento emotivo.

C'è chi dice che sia perché sono fuori target, perché Lady in the Water, perlomeno nelle sue vesti di semplice racconto, è una favola, e in quanto tale non a me si rivolge. Può essere, però allora mi chiedo come sia possibile che, solo una settimana dopo la visione del film di Shyamalan, Il gigante di ferro, che più favoletta non si può, sia riuscito a farmi venire le lacrime agli occhi per l'emozione, mentre delle vicende di questa anoressica sirena rossiccia non me ne fregava sostanzialmente una beata fava.

Il problema, poi, è che in Lady in the Water ho visto cose che non mi sono piaciute al di là del semplice mancato trasporto per una storia che, per carità, nelle intenzioni è e rimane indubbiamente una leggera e sognante fiaba. Per esempio il personaggio del critico, forse un po' grossolano, posticcio, degno più di un Wes Craven, che di un autore generalmente un filo più sottile, nelle sue allusioni. E gli effetti speciali, grezzi, piatti, capaci di rovinare idee folgoranti come gli occhi nell'erba con creature che, francamente, lasciano rattristati per la loro gommosa sciattezza.

E poi il twist, l'immancabile sorpresa, che qui, invece di rappresentare, come in tutti i film precedenti, un improvviso e - per quanto ampiamente annunciato - stravolgente cambio di prospettiva, si diluisce in tanti piccoli "ribaltoni", che mutano continuamente le convinzioni dei protagonisti. Ed è se vogliamo anche questo, a togliere potenza al racconto, perché dopo un po' il trucco diventa abbastanza prevedibile.

Ora, io non so se tutto questo mancato innamoramento per il film sia un problema mio, o se invece l'abbandono dell'intensità emotiva e narrativa che caratterizzava i suoi precedenti film fosse nelle intenzioni di Shyamalan (anche se quella lunga e didascalica sequenza introduttiva, così perfetta nel togliere qualsiasi parvenza di magia e mistero al racconto, col senno di poi pare quasi una dichiarazione d'intenti). Ma comunque la si voglia leggere, si tratta di una colpa che mi rende Lady in the Water estremamente antipatico. Interessante, bello da vedere, ma troppo freddo, "teorizzato", asettico. Perlomeno ai miei occhi.

6 commenti:

Sottoscrivo in pieno. Anche per me è il primo film di Shyamalan che decisamente non mi è piaciuto. Già la vicenda base non m'ha emozionato per niente, ma quello che m'è mancata è una vera contrapposizione drammatica e un finale che desse un nuovo significato al tutto (ma questa volta avrebbe giusto salvicchiato il film, niente di più). Per me è il primo film di Shyamalan senza quello che te chiami il "twist". Te dove l'hai trovato? Alla fine è un film sulla costruzione di un rito, senza niente di più.
Altra cosa: ho preso su dvd un film per regazzini del 1983. E' di Emmerich, però è bello ed è strano che sia perfettamente sconosciuto e non un piccolo "cult" come appare. Si intitola "Joey - Making Contact", lo conosci? Può darsi che ti piacerebbe. Circola il dvd della DVD Storm (ottimo, tra l'altro) a 4.90 Euro. Te lo consiglio.

Beh, come ho scritto, non c'è proprio il "sorpresone", ma ce ne sono tante piccoline: ci saranno almeno quattro o cinque occasioni in cui "ah, no, aspetta, tu non sei quello, in realtà sei quell'altro". Il che, oltre ad avere un impatto drammatico molto minore, mi suona anche un po' di presa per il culo per chi ormai il sorpresone se lo aspetta.
:D

Joey mi ricorda qualcosa (a parte il personaggio di Friends). Devo dire che Emmerich non mi ispira molta fiducia, però...

Ah, una nota che ti farà piacere: insieme al cofanetto della terza stagione di Millennium, si è ordinato anche quello di My Name is Earl.
:)

> Ah, una nota che ti farà piacere: insieme al cofanetto della terza stagione di Millennium, si è ordinato anche quello di My Name is Earl.
:)


GRANDE! Lo amerai. Se sei una persona seria lo amerai.

Occhio che manco a me Emmerich mi garba, però quel film manco sembra suo. Va anche detto però che, a ripensarci, l'entusiasmo per Joey deriva più che altro per il fatto che l'ho comprato a scatola chiusa perchè costava 4,90 Euro, e alla fine è risultato molto carino. Che poi ci si capisce, visto che anche te c'hai questa cosa qui dell'"occasione" che dà valore a un film. Non so spiegarla meglio, ma hai capito!

Ma prima di comprarlo qualcosa hai visto di My Name Is Earl, vero?

No, non ho visto un cazzo, volevo prendereuna roba divertente e ricordavo i commenti tuoi e una recensione letta.
:)

Allora se non hai visto niente di My Name Is Earl la responsabilità mia è grossa! Mettiamola così, ti potrebbe piacere My Name Is Earl se ti piacciono I Simpson... anzi qualcosa a metà fra i Simpson e Lucky Louie... però, per sicurezza, dovrebbe pure NON piacerti Scrubs... insomma, è troppo complicata. Quando ne hai vista almeno una puntata fammi assolutamente sapere. Alla Rumika però gli piace di sicuro.

HAhahaha, beh, dai, sei responsabile in coabitazione con le recensioni che ho letto in giro. E poi Jason Lee mi piace troppo, per non dargli fiducia.

I Simpson mi piacciono, Lucky Louie non so cosa sia, Scrubs non l'ho mai seguito ma quel poco che ho intravisto non mi attira molto (e il film di Zach Braff, Garden State, fa vomitare).
:)

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