The Children of Men (USA, 2006)
di Alfonso Cuarón
con Clive Owen, Julianne Moore, Michael Caine, Chiwetel Ejiofor, Claire-Hope Ashitey, Pam Ferris, Peter Mullan
I figli degli uomini è un'affascinante, appassionante e difettosa parabola fantascientifica, ambientata in un mondo diventato improvvisamente sterile e che ricorda - per atmosfere e idea di partenza - lo splendido serial a fumetti Y: L'ultimo uomo. Affascinante, perché un mondo postapocalittico in cui l'intera umanità si è ritrovata sterile da un giorno all'altro e ne sta piano piano pagando le conseguenze non può che affascinare, specie se è ben studiato e rappresentato come in questo film.
Appassionante, perché Cuarón, che continua a cambiare registri e stili da un film all'altro senza mai perdere in freschezza e bravura, riesce davvero a dare un bel taglio alle sue scene madri. Lunghi piani sequenza - poco importa se "veri" o meno - dall'impatto incredibile, sia quando mostrano un agghiacciante e splendido assalto alla diligenza, sia quando ritraggono un roboante scenario di guerra urbana. E anche perché alcune immagini, come quella del'innocenza infantile, del timoroso rispetto e della riscoperta e ritrovata speranza che fermano d'improvviso - e solo per pochi istanti - il caos della battaglia, sono davvero belle, evocative, efficaci.
E difettoso, perché strutturato a singhiozzi, con accelerate virtuose di un regista che non riesce a dare un ritmo coeso al suo film, ma fa procedere la storia a strappi, trascinandosi un po' stancamente da un climax all'altro. E perché sui personaggi quasi non c'è scrittura, ma solo un tagliare con l'accetta stereotipi usati come pedine per raccontare l'odissea di Theodore e il suo tentativo di dare nuova speranza al mondo. E allora dà quasi fastidio, che un interprete sempre meraviglioso come Michael Caine sia tutto sommato sprecato nel dare incredibile vita a una puerile macchietta, utile giusto per fare da congiunzione narrativa.
Sono troppo severo con quella che, tutto sommato, rimane una bella storia di fantascienza, piuttosto originale, importante per i temi che sfiora e curata nella realizzazione? Forse, ma comincio ad essere un po' stufo, di film che sembrano avere tutte le carte in regola per piacermi tantissimo e finiscono invece per lasciarmi ampiamente insoddisfatto ed esplodere nel nulla, come e peggio di una bolla di sapone. E sa Dio se ne sto vedendo in questi mesi.
What I’m Playing #23: Sega Arcade System Problems and Alexey Pajitnov’s
SEIZURES: THE GAME!
-
Hey everyone! I have two pieces of news. The first is I have Taito
Milestones 3. I’m under embargo for another week and the game doesn’t come
out until Dec...
1 ora fa
0 commenti:
Posta un commento