Revolutionary Road (USA, 1961)
di Richard Yates
April e Frank Wheeler sono una giovane coppia sposata che vive coi due figli a Revolutionary Hill, Connecticut. Siamo in pieno 1955 e la vita di queste persone sta per essere sconvolta da avvenimenti tragici e travolgenti nella loro banale semplicità. Entrambi sono insoddisfatti e desiderano qualcosa di più, qualcosa di diverso. Da qui nasce la voglia di cambiare, di rilanciarsi, di seguire sogni e progetti da tempo accantonati, di nascondere sotto un tappeto di pensieri e speranze l'evidente crisi in cui versa il loro matrimonio.
Revolutionary Road racconta una storia che potrebbe tranquillamente svolgersi oggi, in una qualsiasi città del mondo occidentale. Fa impressione rendersi conto di quanto un romanzo vecchio di oltre cinquant'anni sappia essere attuale e moderno, nel linguaggio come nei temi trattati e nel descrivere una società che, in fondo, non è cambiata poi tanto. Certo, l'età del libro è evidente nel contesto, nel modo in cui si parla di tecnologie che oggi diamo per scontate, nell'(ab)uso un po' differente da quello odierno che i protagonisti fanno di alcool e fumo, ma nella sostanza sembra davvero di leggere un testo scritto l'altro ieri.
Un bellissimo testo, fra l'altro, un romanzo appassionante e coinvolgente, i cui due protagonisti sono dipinti con un'intensità e una profondità incredibili. Persone vere, vive, dai sentimenti forti e credibili. Esseri tristi e ingrigiti, che probabilmente incontriamo tutti i giorni in metropolitana, o magari la mattina guardandoci allo specchio. Revolutionary Road è un libro fantastico, per il mediocre fascino dei suoi personaggi, per il travolgente realismo dei suoi dialoghi e per la semplice, pura, strepitosa bellezza dello stile con cui è scritto. Vola via senza quasi farsi notare, e ti lascia addosso una maliconia e un'ansia palpabili, pari solo all'agghiacciante angoscia che provo al pensiero di Sam Mendes che ne sta dirigendo il film.
Scriptnotes, Episode 665: What Can You Even Do?, Transcript
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The original post for this episode can be found here. John August: Hello
and welcome. My name is John August. Craig Mazin: Well. My name is Craig
Mazin. Jo...
4 ore fa
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