Novità
Abara #1 ***
Dopo aver raccontato un affascinante, opprimente, inquietante, bellissimo nulla per dieci volumi di Blame, Tsutomu Nihei prova a stupire tutti mostrando di possedere il magico dono della sintesi e realizzando un'opera ben più breve. Pare impossibile, ma l'intreccio mi sembra ancora meno importante e interessante. In compenso rimane comunque un bel viaggio nel delirio malinconico della sua testaccia.
Antiquariato
Batman: Hush Returns (L.O.) *
In tutta franchezza, ho trovato Hush abbastanza inconcludente e, pur apprezzandone molto gli spunti di partenza e gli ottimi disegni di Jim Lee, ne sono rimasto abbastanza deluso. Ma certo, al confronto di questa porcheria, la prima apparizione del supercriminale bendato ne esce fuori come un capolavoro. Impresentabile.
Batman: War Crimes (L.O.) ****
Gran bel ciclo narrativo, che chiude degnamente la lunghissima saga dedicata alla guerriglia urbana di Gotham City. Se ne sono viste di tutti i colori e ci sono stati parecchi avvenimenti drammatici e decisivi nello stabilire il nuovo status quo di Batman e compagni. Il tutto, poi, è stato scritto e disegnato molto bene, sfruttando alla grande personaggi e situazioni. E Maschera Nera si conferma per l'ennesima volta come un gran bel personaggio. Altro che quel coglione di Hush.
Batman: Under the Hood Vol.2 (L.O.) **
La saga del grande ritorno di Jason Todd si chiude un po' nello sfacelo, con un finalino tirato via in fretta e furia e una pessima alternanza alle matite fra l'ottimo Doug Mahnke e un incapace di cui non voglio nemmeno ricordarmi il nome. Peccato, perché - pur nella discutibilità dell'operazione - la cosa non era iniziata male. Magari, dopo Infinite Crisis...
Batman: Victims (L.O.) ***
Una bella storia in due parti dedicata a Zsasz. Efficace, innocua e divertente. Niente di più, niente di meno.
Green Lantern V3 #159/170 (L.O.) **
Madonna che palle 'sto Ben Raab. Che logorrea, che mancanza di ritmo, che capacità di far sembrare interminabili degli smilzi albetti da venti pagine. Un'annata di impressionante noia, pur con qualche momento piacevole, più fatto di lampi, brevi momenti, che di interi numeri (fatico a ricordarne uno davvero valido fino in fondo). Ma in effetti, adesso che ci penso, i momenti buoni risalgono probabilmente tutti ai primi albi di questo blocco, quelli su cui ancora Raab non metteva mano. Bah...
Wonder Woman V2 #202/213 (L.O.) ***
Un anno secco di storie dell'amazzone nelle mani di Greg Rucka, che si conferma ottimo autore di stampo seriale, capace di convincere con trame ad ampio respiro e buone caratterizzazioni dei personaggi. Mancano forse episodi davvero memorabili, nonostante ci siano anche eventi dal grosso peso narrativo, e si paga un po' troppo l'incostanza ai disegni, con alti e bassi francamente quasi insopportabili. Ma di sicuro Wonder Woman ha vissuto periodi ben peggiori.
Featured Friday: Fish out of Water
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Weekend Read, our app for reading scripts on your phone, features a new
curated collection of screenplays each week. This week, we look at “fish
out of wat...
2 ore fa
2 commenti:
Abara #1
Rotfl, esattamente, che rottura di maroni mioddio. Tra l'altro secondo me il tratto non è poi sta gran cosa, non si capisce nulla nelle scene concitate. Le ambientazioni però, per quanto il genere futuristico non sia il mio preferito, sono decisamente evocative.
Se posso darti un consiglio hai per caso preso il primo (di tre) numero di Manhole? L'ho lasciato sullo scaffale per qualche settimana perchè la J-Pop, per i miei gusti, non è che faccia uscire ste gran cose. Questo invece, dal primo numero, sembra interessante.
Manhole non so cosa sia.
Se non me ne dimentico, la prossima volta che passo in fumetteria provo a dare un'occhiata.
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