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6.1.10

Oscar - Come funziona

Allora, quanto segue viene dal sempre interessante blog di John August (sceneggiatore di vari film, alcuni belli, alcuni meno belli, alcuni di Tim Burton). Nello specifico da questo post, che consiglio di andare a leggere perché il testo originale è sicuramente meglio della mia interpretazione e perché vengono dette cose interessanti nei commenti. Comunque, dato che non ho niente da fare, ho deciso di tradurre quello che sta scritto lì dentro e aggiungerci in coda informazioni pescate in giro. Più o meno.

Questo è il mio primo anno da membro dell'Academy ed è quindi anche il primo anno in cui voterò per i premi. In quanto membro della sezione Scrittori, voterò le nomination per la miglior sceneggiatura originale, la miglior sceneggiatura non originale e il miglior film.

Per me è una faccenda tutta nuova, quindi ho pensato di rendere partecipi i miei lettori.

Qualche settimana fa, ho ricevuto una Reminder List stampata, vale a dire un catalogo che elenca tutti i film che possono ricevere la nomination come miglior film. È basandomi su quest'elenco che devo selezionare e mettere in classifica i miei dieci migliori film. Li scriverò a mano in un modulo che andrà poi inserito in una busta verde, da far pervenire alla PricewaterhouseCoopers LLP entro le cinque del pomeriggio del 23 gennaio.

A partire da quest'anno sono previste dieci nomination per il miglior film, un cambiamento rispetto alle cinque del passato*. In compenso è dal 1936 che le selezioni vanno ordinate in classifica. Si tratta di un sistema di votazione preferenziale, pensato per riflettere in maniera più accurata il volere dei votanti.

E caspiterina se è complicato. Si fa prima a spiegarlo elencando ciò che non è.

1. Non è una votazione "pesata". Non vengono assegnati dieci punti al primo film in classifica, nove al secondo e così via.

2. In pratica si vota solo per un film. Il primo film in classifica è il film per cui hai votato. Le altre posizioni sono le scelte "di riserva", che entrano in gioco nel caso in cui la tua prima scelta non sia valida. Questo può accadere per vari motivi: per esempio, il film che riceve il minor numero di voti viene eliminato dalla contesa**.

3. Mettere al primo posto il proprio film preferito non significa sprecare un voto. Magari si tratta di un film che non potrà mai ottenere il maggior numero di voti, ma proprio grazie alla tua selezione potrebbe infilarsi fra i dieci fortunati. E se non ce la fa, beh, il tuo voto andrà comunque alla seconda scelta. Inoltre, un film può andare in nomination solo se almeno una persona l'ha messo al primo posto: quindi è fondamentale mettere in testa alla classifica la propria prima scelta.

4. Compilare l'intera lista non significa danneggiare le proprie prime scelte. Quando si tengono le elezioni per la dirigenza della WGA (Writers Guild of America), compilo liste brevi, perché temo di danneggiare il candidato che supporto davvero dando anche solo un voto "minore" a candidati in cui non credo. Ma in questo caso il meccanismo è diverso. La mia decima scelta difficilmente otterrà il mio voto, ma includerla non fa certo male.

A margine, a partire da quest'anno, anche la votazione finale per il miglior film seguirà il meccanismo della classifica. Non si dovrà più indicare solo una scelta, ma una classifica di dieci film.

Alla cerimonia di accettazione dei nuovi membri, i capi dell'Academy hanno sottolineanto con insistenza l'importanza di guardare tutti e dieci i film in nomination. Ho poco tempo a disposizione, ma mi assicurerò di colmare le lacune prima di votare.

Le nomination per le categorie legate alla sceneggiatura funzionano sostanzialmente allo stesso modo. Abbiamo una lista di sceneggiature candidabili e un modulo da compilare con la nostra classifica. La differenza sta nel fatto che solo gli sceneggiatori votano per i premi alle sceneggiature.

* Ci sono dei precedenti: nel 1934, le nomination furono dodici. La scelta di allargare a dieci, comunque, ha dato vita a qualche contestazione. Vediamo cosa ne viene fuori.

**Ovviamente può accadere che qualcuno voti dieci film che non selezionerà nessun altro.


In un post successivo, August riporta un estratto da un articolo di The Wrap, nel quale viene spiegata questa stessa roba insieme ad altra. È interessante e complesso, non so se sarei capace di tradurlo per bene, sicuramente non ne ho voglia: quindi, insomma, imparate l'inglese e andate a leggervelo.

Riassumendo, si potrebbe dire che "l'Academy ha voluto far questo, l'Academy ha voluto premiar quello" son tutte fregnacce che si racconta chi parla a vanvera e chi si diverte con le cospirazioni. La verità è che ci sono un tot di persone (poco meno di seimila, se non è cambiato nulla dal 2007) a cui viene chiesto di votare le nomination. E ciascuno vota all'interno della sua categoria. In più tutti votano per decidere le nomination per il miglior film. E fino a qui, l'aver realmente visto il film per cui stai votando sta alla tua buona fede.

Discorso diverso per i "foreign language film": tutti i membri dell'Academy che fanno anche parte del Foreign Language Film Award Committee possono votare per le nomination se hanno assistito a proiezioni ufficiali di almeno metà dei film in lizza (su un totale che credo non sfori mai la cinquantina).

Più "liberi tutti" le votazioni per i vincitori. Chiunque faccia parte dell'Academy può dare il suo voto per la vittoria finale in qualsiasi categoria. Fanno lieve eccezione, ancora, i "foreign language film": può votare chiunque dell'Academy, ma solo se ha assistito a proiezioni ufficiali di tutti e cinque i film candidati.

Comunque, insomma, almeno per quanto riguarda le nomination, si parla di registi che valutano registi, sceneggiatori che valutano sceneggiatori, tecnici del suono che valutano tecnici del suono... cose del genere. A me sembra sensato, ma magari sbaglio qualcosa. Certo, poi tutti possono votare i vincitori in tutte le categorie, ma insomma, eh, alla fin fine ci sta anche.

Ah, le dieci nomination per il miglior film: a me non dispiace, è un modo per dare un riconoscimento a film comunque meritevoli. Così magari non succede più che un Wall-E se ne stia tutto solo nell'angolino. Insomma, candidatemi Up! Se poi, come si ipotizzava su Empire, dovesse ricevere una nomination The Hangover, via, un sorrisino glie lo dedicherei.

Ovviamente son tutte minchiate, li si fa votare per farli contenti e poi nomination e vincitori vengono decisi da un consiglio di malvagi dei quali fanno parte fra gli altri la strega cattiva di Biancaneve, Darth Vader, Silvio Berlusconi, Pavel Nedved e Claire Colburn. Ah, quest'anno presentano Steve Martin e Alec Baldwin, e in casa Maderna si manterrà salda la tradizione ormai quasi trentennale di passare la nottata svegli a sbadigliare davanti allo schermo. Se qualcuno vuole unirsi, il salotto è capiente. Canzone ascoltata nello scrivere questo brutto post: Here's Looking at You, Kid - The Gaslight Anthem. Digerivo dell'ottimo speck valdostano.

2 commenti:

Post molto interessante, ma non ne condivido del tutto le conclusioni. Sarà pur vero che a votare sono migliaia di persone, ma non sono casalinghe di Voghera. Sono professionisti di alto livello, che si conoscono tra loro, lavorano per gli stessi studi, e sono spesso parte in causa. Niente di più facile, quindi, che si creino gruppi di pressione, o che si voti in modo da favorire un risultato commerciale o un interesse di parte piuttosto che premiare il risultato in se stesso. Del resto, io voto per il premio Italia destinato alla fantascienza italiana, che non conta asoslutamente un cazzo dal punto di vista economico, e ppure manovre di questo genere le vedo accadere tutti gli anni, quindi figuriamoci per l'Oscar.

P.S.: Non so cosa tu abbia mangiato, ma se era valdostano non era speck. :P

Non ho capito dov'è che avrei detto che non ci possano essere gruppi di pressione o interessi in ballo. Dico solo che mi sembra assurdo parlare di Academy come se fossero questa ventina di persone che decidono i premi (molti pensano funzioni così). Inoltre è importante sottolineare che si tratta - appunto - di professionisti, gente di cinema. Sceneggiatori che decidono le nomination per la sceneggiatura.

Si vota in ennemila. Ovviamente ci saranno modi e tempi per provare a influenzarli, immagino ci si riesca anche. Ma tutto sommato mi sembra si possa anche credere alla buona fede di almeno una parte di questi, suvvia.

E fra l'altro non darei per scontato che le pratiche in uso nel nostro fantastico paese siano sempre la norma anche altrove. :P

P.S.
Leggo su Wikipedia che "Negli ultimi anni anche in Valle d'Aosta sono stati creati degli stabilimenti per la produzione di un prodotto simile allo speck, con la volontà di farlo divenire un prodotto DOP". Boh, sarà quello.

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