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8.1.10

A serious Man

A Serious Man (USA, 2009)
di Joel & Ethan Coen
con Michael Stuhlbarg, Sari Lennick, Fred Melamed


A Serious Man è un film antipatico, cattivo, subdolo, che non vuole bene a nessuno. Non vuole bene al suo protagonista, unico uomo degno in questo mondo di ladri, costretto a subire angherie, ripicche, bisticci e un carico di sfiga di proporzioni bibliche. Non vuole bene a tutti gli altri personaggi, ebrei filtrati da una visione talmente acida, sprezzante, corrosiva, da far pensare che i Coen non ricordino con gran favore le genti fra cui loro stessi son cresciuti. Non vuole bene allo spettatore, che cerca in tutti i modi di tenersi lontano con distaccata austerità e programmatica lentezza.

Ma è anche un film bellissimo, che ti rapisce con quelle sue immagini splendide e un po' strane, ti seduce con quel suo umorismo enigmatico e sarcastico, ti ipnotizza e ti trascina dentro il suo mondo senza speranza, in cui la crudeltà del destino è direttamente proporzionale alla rettitudine con cui ci si comporta. Nel quale ogni principio è pronto a crollare in nome di una totalmente mal riposta speranza di salvezza.

È un film che ti spiazza e ti lascia un po' così, perplesso, ammaliato e incapace di comprendere davvero cosa ti sia piaciuto, convinto che l'unico modo per entrare davvero in sintonia sarebbe aver condiviso l'infanzia dei Coen in quegli ambienti e quei tempi. Ma si deposita lì, sullo stomaco, si annida, se ne resta a macerare e piano piano cresce, diventando nel ricordo più bello, forte e grande di quanto ti fosse sembrato e di quanto magari realmente sia.

Il film l'ho visto in lingua originale con sottotitoli in italiano al cinema Mexico di Milano, nel contesto del sempre amabile ciclo Sound & Motion Pictures. Importanza di guardare questo film in lingua originale? Nella media. Mi dicono che col doppiaggio s'è perso qualche dettaglio, qualche citazione. Canzone ascoltata nello scrivere questo brutto post: Interstate Love Song - Stone Temple Pilots. Mi chiedevo se fosse il caso di impelagarmi nella recensione di Darksiders.

2 commenti:

sto film mi ha distrutto o_o

bello, ma film che mi abbiano angosciato a questi livelli ne ricordo pochi (tipo quello tremendo che aveva vinto forse a venezia anni fa, con dei bambini russi che andavano al lago col padre)

Hahahahaha, me lo ricordo quel film russo, effettivamente bello pesante. Questo, non so, non mi ha abbattuto e colpito come a te (e a molti altri). Immagino sia un problema di mancata immedesimazione...

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