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4.8.10

La settimana a fumetti di giopep - 04/08/2010

Ok, far ridiventare questa roba un appuntamento settimanale mi sa che è impossibile, però, insomma, magari riesco a mantenere una certa regolarità.

L'ultimo cavaliere ***
E per il programma "leggiamoci quel mucchietto di fumetti che ho lì da anni e per qualche motivo è sempre stato a prender polvere", oggi tocca a questa rilettura sotto forma di fumettone per bambini del Don Chisciotte. Un Will Eisner minore, se ci si aspetta qualcosa sullo stile dei suoi racconti più famosi, ma una lettura comunque piacevolissima.

Rotten ***
Quando leggi un'introduzione che ti dice più o meno "non è proprio The Walking Dead, ma insomma, siamo da quelle parti", l'aspettativa si alza giusto un filo. E Rotten non è all'altezza, ma proprio neanche per sbaglio. Dopo un inizio piuttosto impacciato, però, la seconda metà di questo primo volume (pubblicato in Italia da Allagalla) cresce non poco e fa pensare che forse - forse - questo mix fra western e morti viventi abbia un suo perché. Vediamo.

Stray Toasters ****
Vi è mai capitato di guardare un film di cui in linea generale vi è abbastanza chiaro lo svolgersi degli eventi ma vi sembra di non capire nulla di quel che succede in alcune scene specifiche? Ecchepperò anche quelle scene totalmente insensate sono una gran figata travolgente, eh! A me, per esempio, è capitato quando sono andato a vedere all'Arcadia 2001: Odissea nello spazio. Sono stato letteralmente travolto dalla figata, ma in certi passaggi avevo proprio un bel punto di domanda sopra alla testa. Ecco, Stray Toasters è così. Una figata in cui a tratti non si capisce nulla. Solo che al posto della regia di Kubrick ci sono i disegni di Sienkiewicz, uno bravo ma bravo ma bravo ma bravo tanto, che quando disegnava I nuovi mutanti (incidentalmente forse la roba migliore e invecchiata meglio fra quelle scritte dal barba Claremont) era "quello che disegna brutto ma in effetti no è bello è che non si capisce bene". Qui un retroscena di questa nuova, notevole, edizione italiana.

The Punisher #15: "Sei ore per uccidere" ***
Il Punisher di Garth Ennis, senza Garth Ennis a scrivere i suoi dialoghi divertenti e a dare quel suo tono assurdamente sopra le righe anche quando prova a fare il serio. Meglio? Peggio? Bah, comunque gradevole. Ma quanto carisma in meno.

Desperadoes: Epidemic ***
Desperadoes, un po' meno bello e un po' più corto.

Lilith #4: "Cavalcando con il diavolo" ***
Mah, sempre bellino, sempre scorrevole, sempre ben disegnato, sempre la stessa roba. E sempre un po' l'impressione che non mi basti una lacrima buttata lì in una vignetta per farlo diventare un fumetto poi così intelligente. Però devo ammettere che a un certo punto, invece di pensare "ah, qua dovrei ridere", ho riso per davvero. Credo sia la prima volta che mi capita con Enoch dai tempi di Sprayliz.

Serie varie su cui non è che possa mettermi a riscrivere le stesse cose a ogni santo numero:
Vagabond #47 ****, Worst #20 ****

Questa roba viene pubblicata in automatico mentre io sono al mare, presumibilmente a leggere tanti altri fumetti di cui parlare nel prossimo episodio di questa roba.

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