Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

4.7.14

Andiamo tutti al Japan Expo


Allora, mi piacerebbe essere in grado di scrivere un racconto dei miei, di quelli che vado avanti a scrivere per un'ora, vengono fuori quarantamila caratteri e poi chi lo legge mi dice: "Uau, che bello, a leggerti sembra di essere stati lì." Il problema è che sono stanco morto, ho poco tempo, centomila cose da fare, domani parto per l'Italia e sto scrivendo questo post ieri sera, mentre faccio altre centomila (appunto) cose e boccheggio e non so se ce la faccio e cominciamo subito a fermarci altrimenti scrivo quarantamila caratteri solo di divagazioni accazzodecane. Dunque. Il Japan Expo.

Per chi non sapesse di che parlo, suggerisco di cliccare lì sopra, ma spiego anche brevemente: è una fiera, giunta alla sua quindicesima edizione, che si svolge qua a Parigi, nel complesso fieristico di Parc des Expositions de Paris-Nord Villepinte, che si trova a due fermate di trenino dall'aeroporto (per la cronaca, il biglietto per l'aeroporto costa dieci euro e qualcosa, quello per la fiera costa quattro euro e qualcosa). La manifestazione, come si può facilmente intuire dal nome, è dedicata al Giappone tutto. Ed è una roba di una bellezza commovente. Ma letteralmente, eh. Intendo proprio dire che al primo impatto, mentre iniziavo a girare lì dentro, ero commosso. Ma sul serio, eh: c'avevo gli occhi gonfi. Che esista una roba del genere è una cosa bella punto e basta. Francesi brava gente, altro che.

Lucciconi.

Ma in che senso "al Giappone tutto"? Nel senso che c'è tutto. Ora, intendiamoci, ovviamente c'è tanto marketing, c'è tanta gente che è lì solo per vendere e ci sono anche un po' di stand in mano a commercianti che ti chiedi onestamente cosa c'entrino, ma poco importa: sono due hall immense (e spiccioli) in cui trovi di tutto. C'è tanto videogioco, ovviamente, così come c'è tanto anche sul fronte di manga e anime. E in realtà già solo per il modo in cui questi tre "argomenti" sono coperti verrebbe da abbracciare forte chi organizza, e sottolineo che lo dico da persona che non sta più dietro da tempo agli anime, legge ormai pochi manga e tutto sommato anche sul fronte dei videogiochi non è che sia proprio il più grande appassionato della produzione Namco Bandai. È che proprio ti viene lo stesso da irradiare amore, di fronte a un tale dispiegamento di forze.

Ma non è solo quello, perché c'è anche il resto, c'è tutta la parte dedicata al Giappone in senso più ampio, c'è il cibo, c'è l'aspetto culturale, ci sono le mostre, c'è la musica, l'arte, l'antichità, c'è perfino lo sport, con le dimostrazioni e gli stand in cui ti fanno provare a tirare con l'arco, ad agitare bastoni e a fare altre cose strane. E poi ogni "argomento" viene trattato in maniera spaventosamente ampia. C'è tutta un'area con un palco enorme per conferenze e concerti, c'è ovviamente il cosplay, ci sono non so quanti palchi dove assistere a presentazioni, conferenze, interventi, ci sono le sessioni di autografi e c'è qualsiasi cosa possa venire in mente di sperare di trovare. Le stesse conferenze spaziano in tutte le direzioni e su tutti gli argomenti e, per dire, lato videogiochi, si va dalla "banale" presentazione alla sessione di domande e risposte di Hironobu Sakaguchi con il pubblico ad addirittura interventi in stile GDC, con Kenji Kanno che ha fatto un post mortem su Crazy Taxi.

 Mh, OK.

Potrei andare avanti per quarantamila caratteri, sto rischiando di farlo, non posso permettermi di farlo. Tra l'altro, così, lo segnalo, l'area Business/Stampa/Professionisti è forse la più organizzata e intelligente che abbia mai visto. Non che ci voglia molto, a vincere in quel campionato, but still. Poi posso aggiungere che andare alla fiera il primo giorno, di mercoledì, è stato bello perché non c'era troppa gente. Ce n'era, eh, non è che non ce ne fosse, ma si respirava. Andarci il secondo giorno, di giovedì, è stato comunque bello, ma cacchio la gente. Andarci il terzo giorno, oggi, non so come sarà, ma un po' mi mette paura. Per fortuna sabato e domenica, anche volessi (not), non ho modo di andarci, così magari non rischio di essere calpestato. Ma basta, basta, avrei ancora tanto da dire, potrei, ma alla fine a che serve? E comunque non posso, devo fermarmi. Il punto, alla fin fine, è molto semplice: se è una roba che vi attira, se magari stavate pensando prima o poi di andarci, se eravate indecisi e se, per qualche bizzarro motivo, vi lasciate talvolta influenzare dalla mia opinione, beh, date retta a me: l'anno prossimo, l'anno dopo, quando riuscite, quando vi pare, fatevi un giro al Japan Expo di Parigi. Perché merita. Porca miseria, se merita.

(Seguono foto a caso messe in fila a caso tanto per far numero. A caso.)
























































Le foto vengono quasi tutte dal primo giorno, qualcuna dal secondo. Se mi capita di immortalare qualcosa di simpatico nella terza giornata, magari, aggiungo.

2 commenti:

Ma lo fanno tutti gli anni nello stesso periodo? L'anno prossimo programmo un viaggetto a Parigi, sempre più vicina del Sol Levante! :)

Sì, il periodo dovrebbe essere sempre lo stesso. :)

Posta un commento

 
cookieassistant.com