Replicas (USA, 2012)
di Jeremy Power Regimbal
con Selma Blair, Joshua Close, Rachel Miner, James D'Arcy
Replicas, che a me risulta intitolarsi Replicas, che nel manifesto qua sopra vedo intitolarsi Replicas, ma che su IMDB mi sostengono intitolarsi pure In Their Skin, è una specie di Funny Games un po' meno riuscito, un po' meno interessante, un po' meno d'autore, un po' meno brutalmente inquietante, un po' meno col cattivo che prende il telecomando e usa il rewind in un tripudio tutto meta. C'è qualche differenza nelle intenzioni dei cattivi di turno, e si tratta di differenze che è possibile intuire dal titolo (io ero convinto di andare a vedere una nuova rielaborazione della faccenda Body Snatchers, figuriamoci), ma per il resto siamo lì: famigliola in vacanza in casa isolata, arrivano dei tizi a intromettersi, finisce male.
Jeremy Power Regimbal, al suo esordio da regista, non insegue la ricerca d'autore di Haneke ma prova comunque a dire la sua e a staccarsi dagli stereotipi del filone con una prima parte davvero azzeccata. A funzionare, soprattutto, è il senso di disagio provocato dal comportamento bizzarro dei vicini di casa, assolutamente gentili e non aggressivi, ma stranissimi per atteggiamenti e davvero inquietanti in quei piccoli segnali che lasciano intuire quel che arriverà. Poi, però, Replicas si instrada lungo i soliti binari, succede tutto quel che deve succedere e le emozioni tendono un po' a diradarsi.
È un peccato, perché gli interpreti meritano, in particolare i "buoni" Selma Blair e Joshua Close, e le scene più riuscite sono davvero efficaci, ma alla fine rimane addosso la sensazione di aver visto qualcosa che era a uno o due passi dal diventare memorabile. E che proprio per colpa di quei due o tre passi diventa completamente trascurabile.
L'indecisione sul titolo mi fa intuire che il film sia ancora lontano dall'uscire nelle sale e si stia facendo il giro dei festival. IMDB sembra confermare, ma vai a sapere.
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