The Secret World Chronicle - Book One: Invasion (USA, 2011)
di Mercedes Lackey, Steve Libbey, Cody Martin, Dennis Lee
Il bello dell'Humble Bundle è che ci capiti sopra, vedi una singola cosa che t'interessa, hai l'opportunità di acquistarla spendendo due soldi e ti ritrovi in allegato un sacco di altre cose che, vai a sapere, magari ti piacciono, magari no, ma sostanzialmente sono arrivate gratuitamente. E poi fai beneficenza, finanzi direttamente gli sviluppatori e/o i realizzatori e bla bla bla. Chiaramente la cosa vale anche per le occasioni in cui viene utilizzato per vendere libri, invece che videogiochi, nell'attesa del momento in cui verrà introdotto l'Humble Utensili per la Casa Bundle, che è un po' il mio sogno. Fatto sta che qualche tempo fa, insieme a una valanga di roba contenuta all'interno di uno dei due Humble Book Bundle per cui ho versato l'obolo, mi sono ritrovato sul mio account Kindle anche questo The Secret World Chronicle. E ho deciso di mettermi a leggerlo così, a caso, senza saperne nulla. Infatti quel che scrivo nel prossimo paragrafo l'ho scoperto poi, grazie all'amico Google.
In pratica, The Secret World Chronicle è un progetto che nasce sotto forma di podcast audio, o se preferite di audiolibri, scritti da un collettivo di autori che ha voluto creare una specie di universo supereroistico in stile Marvel o DC, ma con quel taglio un pochino più adulto e crudo che hanno in genere le serie degli editori minori tipo Image o Dark Horse (o Valiant o chissà che altro). Sul sito ufficiale si trova la raccolta completa dei podcast, attualmente arrivati alla sesta stagione, e non ho nulla da dire al riguardo perché non mi metterò mai ad ascoltarli. Ma noto che sui siti nerd se ne parla abbastanza bene. Sempre sul sito ufficiale, scopro che il tomo da me letto è il primo adattamento letterario della cosa, realizzato condensando e riassumendo un po', e che esiste già un secondo volume, dal sottotitolo World Divided.
E dunque, com'è, 'sto The Secret World Chronicles? Bizzarro. La base, ribadisco, è che ho iniziato a leggerlo senza saperne nulla, quindi, quando mi sono reso conto di stare leggendo una roba piena di gente coi superpoteri e in cui delle specie di super-nazisti-forse-alieni decidono di attaccare il pianeta facendo fuori tutto quel che incontrano, beh, sono rimasto spiazzato. Una volta che ci ho fatto la bocca, però, si è rivelato una lettura piacevole, soprattutto per due motivi. Il primo è che si tratta di un universo totalmente inventato di sana pianta, con cui gli autori possono fare quel che vogliono. E conseguentemente, in mezzo sicuramente a tanti personaggio che ricalcano stereotipi classici, quando non sono proprio evidenti omaggi, c'è spazio per idee abbastanza bizzarre e fantasiose, oltre che qualche colpo di scena ben orchestrato. Il secondo è che non si tratta di un romanzo unico, ma di una raccolta di diversi racconti, ciascuno coi suoi autori.
La prima parte, quella più lunga, parla dell'invasione di cui sopra e della guerra per respingerla, ed è sicuramente il racconto dal tono che ricorda i fumetti di supereroi nella maniera più classica, se vogliamo anche banale. Ma con gli altri racconti il libro si evolve in una specie di antologia che spazia in tutte le direzioni, esattamente come la produzione degli editori americani tende a raccontare serie di mille tipi diversi, pure ambientandole tutte nello stesso universo narrativo pieno di gente in calzamaglia. Ed è qui che vengono fuori le idee più sfiziose, fra la vicenda della supereroina russa fissata col regime, quella bella idea del tizio che vive bloccato nel passato anche se si trova nella nostra epoca e un racconto finale tutto incentrato su magia e fenomeni soprannaturali, che sfocia in un horror romantico e all'acqua di rose in stile Buffy o True Blood.
Ora, io non credo mi metterei mai consciamente a leggere un libro di supereroi. Non so bene il motivo, ma diciamo che è una cosa che non mi attira. Ma ritrovandomici per caso, rendendomene conto solo dopo un po' di pagine, questo me lo sono letto tutto, nonostante fosse lunghissimo, e mi ci sono divertito. È una roba imperdibile? No. Leggerò il secondo volume? Probabilmente no. Lo consiglio a chi magari c'avesse voglia di leggere una roba di supereroi che non abbia nulla a che fare con i soliti e che riesce addirittura a tirar fuori qualche idea carina? Sì, dai.
Noto fra l'altro che esiste anche questo, patrocinato da uno della cui opera a me frega molto poco ma il cui solo nome lo fa venire barzotto a molta gente. Quindi segnalo, sai mai.
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