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15.10.13

The Walking Dead 04X01: "Calma apparente"


The Walking Dead 04X01: "30 Days Without An Accident" (USA, 2013)
con le mani in pasta di Scott Gimple e Robert Kirkman 
episodio diretto da Greg Nicotero
con Andrew Lincoln, Scott Wilson, Chandler Riggs, Norman Reedus, Melissa McBride, Chad L. Coleman, Danai Gurira, Emily Kinney, Steven Yeun, Lauren Cohan

Negli scorsi due o tre mesi, un po' tutto il cast di The Walking Dead, a cominciare dal nuovo showrunner Scott Gimple, ha ripetuto e ribadito che in questa quarta stagione avremmo visto entrare in scena una nuova minaccia, in aggiunta a zombi ed esseri umani esterni al gruppo. Non era difficile immaginarsi cosa potesse essere e il finale di questo primo episodio ha confermato l'ipotesi che andava per la maggiore, proponendo una situazione che è sicuramente credibile veder manifestarsi in un contesto del genere, suggerendo un intrigante possibile coinvolgimento di Daryl e in generale ponendo basi interessanti per gli sviluppi nell'immediato futuro, oltre che per l'inevitabile massacro di tutto il nuovo cast di contorno gettato evidentemente nel mucchio solo per fare da carne da macello.

Più in generale, questo 30 Days Without An Accident è un solido primo episodio, molto ben orchestrato nel porre le basi per la stagione e mostrarci l'evoluzione dei vari personaggi rispetto a come li avevamo lasciati. Non ha magari la forza dirompente e la carica emotiva dei "season opener" visti nelle nella prima e nella terza stagione (sarà che il pari porta sfiga?), ma fa il suo dovere e piazza diversi colpi riusciti. Dove magari fallisce un po' è per l'appunto nel segmento che più di tutti dovrebbe puntare sull'emotività, con le vicende di Rick fuori dal campo, pure intriganti di per sé, ma dal forte sapore di già visto, soprattutto perché non è che al nostro simpatico sceriffo non sia già capitato, in passato, di trovarsi davanti a uno specchio deformante in grado di mostrargli le condizioni in cui ci si può ridurre se si abbraccia la disumanizzazione da post-apocalisse.

Ma è soprattutto nel dedicarsi al suo compito principale, proporre spunti per quanto ci aspetta, che questo episodio ha fatto egregiamente il suo dovere. Innanzitutto, ci viene illustrato il passaggio dalla "ricktatura" a una sorta di consiglio dei saggi (?), sullo stile di quanto avvenuto anche nei fumetti, e questo è interessante anche perché sembra presupporre una svolta netta per la serie, fino a oggi sempre incentrata sui conflitti di leadership fra Rick e i vari Shane, Hershel e Governatore. Dopodiché viene messo chiaramente in evidenza quello che sarà probabilmente uno fra i temi principali della stagione: la ricerca di normalità, la lotta contro la perdita di umanità. Lo vediamo in un Carl improvvisamente tornato bambino che legge fumetti, in una comunità che sta cercando di adattarsi a una qualche forma di vita organizzata, in Daryl e Carol versione chioccia, in Tyreese e Sasha che hanno imboccato nuove strade, in Hershel che ara i campi, in Michonne che abbandona le pose da Arnold e addirittura ride. Poi, però, emergono le piccole e grandi cose che ricordano quanto in mezzo e tutto attorno ci sia lo schifo, fra la lezione di coltelli, Rick che fa cose strane (e ha i suoi incontri nel bosco), il costante vociare dei morti che si appoggiano al recinto, quel bel momento in cui Glenn e Maggie discutono su fino a che punto sia il caso di inseguire una vita normale. C'è insomma l'aspetto più umano di The Walking Dead, importante per la riuscita della serie tanto quanto i momenti zombi. E a proposito...


Ma lui torna capellone e col carro armato?

A proposito di zombi, la scena clou dell'episodio, con i cadaveri che piovono dal cielo, è una delizia, regala un non morto appeso per le budella che entra di diritto nel gruppone dei migliori mai visti nella serie e in generale permette a The Walking Dead di mostrare i muscoli e far vedere che sotto questo punto di vista non c'è da preoccuparsi. Del resto, se si mette a dirigere l'episodio Greg Nicotero, è evidente che si vuole dare spettacolo sul fronte budella. In più, nel contesto, vediamo nascere un altro paio di spunti, con da un lato l'introduzione di un altro personaggio pescato dai fumetti e proposto in una forma abbondantemente diversa e dall'altro un'evoluzione di Beth che sembra poter dare il via a un arco narrativo potenzialmente interessante. Insomma, la carne sul fuoco è stata gettata, sembra esserne rimasta pure parecchia in frigo, vediamo come si va avanti.

Nel mentre, oltre sedici milioni di persone han visto l'episodio, con degli ascolti che han preso a schiaffi praticamente qualsiasi altra cosa, NFL compresa. Leggo che ci si aspetta che con le repliche si sfondi il tetto dei venti milioni. A posto, insomma.

4 commenti:

giopep l'hai giocato the last of us? è il miglior gioco di questa generazione ed è pieno di citazioni di The Walking Dead.

Non ancora.

Ma anche dopo che l'avrò giocato, temo che i miei giochi di questa generazione rimarranno Dead Rising e Mirror's Edge. Vediamo, comunque. :)

Visto oggi, uno dei momenti clou della serata un commento di un amico: "Noo ganzissimo hanno messo il ragazzino nerd occhialuto, questo è quello che sopravviverà nonostante tutto fino alla fine.", seguito da scoppio di risate e messa in pausa della puntata, con rischio strozzamento di birra.
Soprattutto CREDICI! :D

Visto sabato. Interessante. Mi sta risalendo la scimmi dopo che era andata in letargo per mesi. Una sola cosa: Meggie è sempre una bella topolotta e sua sorella Beth, sta venendo su bene anche lei! Non ai livelli della sorella maggiore pero'. Insomma Herschel c'ha il seme buono....

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