Kkeut-kka-ji-gan-da (Corea del Sud, 2014)
di Seong-hoon Kim
con Lee Sun Gyun, Cho Jin-Woong, Man-shik Jeong
A Hard Day è uno spacco. E potrei chiuderla qui, anche perché, big surprise, si tratta dell'ennesimo poliziesco coreano talmente carico di svolte a sorpresa, capovolgimenti di fronte, inversioni di marcia e tripli finali arrotolati su loro stessi che diventa difficile parlarne in maniera approfondita senza svelare troppo. Ma insomma, per l'ennesima volta, proviamo a dire quel che si può dire. Lo spunto di partenza vede il poliziotto protagonista alle prese con un imprevisto mica da ridere: sta guidando in piena notte, diretto al funerale della madre, e per sbaglio investe una persona. Non sapendo bene come gestirsela, decide di nascondere il cadavere e dà inizio a un delirio di conseguenze che andrà in realtà a protrarsi ben oltre la giornata tosta del titolo.
Le cose si sviluppano in maniera travolgente, con casini che esplodono uno dietro l'altro, mescolando i toni da poliziesco con quelli del film d'azione e della commedia. Da un lato c'è un cast di protagonisti interamente costituito da poliziotti corrotti, senza un singolo personaggio realmente positivo e con un cattivo che è tale solo perché è impegnato a rendere un inferno la vita del protagonista ed è, sostanzialmente, del tutto fuori di cozza. Al di là dello spunto di partenza, la storia si sviluppa fra misteri, ricatti, omicidi e confronti brutali, con anche un paio di scene d'azione abbastanza azzeccate e uno scontro finale meraviglioso per il modo in cui mescola la brutalità delle pizze in faccia con l'assurda comicità della maniera impacciata in cui gli antagonisti si danno addosso.
E la comicità è l'altro aspetto azzeccatissimo del film, perché i modi in cui il protagonista tenta di risolvere i suoi guai hanno degli sviluppi che fanno ammazzare dal ridere, con menzione particolare proprio per la scena del funerale della madre, che si svolge mentre lui è ancora alla prese con il cadavere del tizio investito. Al contrario di quanto magari avvenga in altri film, poi, il mix di comicità, azione e tensione è gestito a meraviglia e tutti gli elementi funzionano perfettamente, anche grazie alla bravura degli attori. Lee Sun Gyun, il protagonista, è perfetto tanto nei momenti più seriosi, quanto nella gestione deti tempi comici, e Cho Jin-Woong è un cattivo surreale, potente, del tutto fuori di cozza e divertentissimo. Insomma, A Hard Day è uno spacco.
Al momento mi risulta uscito solo in patria, dove è stato un successone a sorpresa, però s'è fatto il giro di svariati festival occidentali (fra cui quello di Cannes) e a gennaio arrvierà al cinema in Francia, quindi non è da escludere che goda di una distribuzione un po' più ampia. Oppure, alla peggio, fanno il solito remake americano. Vai a sapere.
1 commenti:
Ah... mo' me o' segno :)
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