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19.11.14

Out for PIFFF 2014


Ieri sera è iniziata questa cosa di cui vedete il manifesto qua sopra, l'edizione 2014 del Paris International Fantastic Film Festival. Cinque giorni e spiccioli di film inseribili in maniera più o meno borderline all'interno della dicitura "fantastic", proiettati in una fra le sale principali del Gaumont Pathé Opera. Fra l'altro, di base, è sempre una cosa cosa in grado di lasciarmi ricolmo di delizia, l'idea che un grosso multisala in centro occupi per quasi una settimana (weekend compreso) la sua seconda sala (addirittura la prima per gli spettacoli d'apertura e chiusura), con una valanga di film per lo più dedicati alla gente che muore male. E ancor più bello è il fatto che le sale son quasi sempre piene, anche per il film vintage degli anni Sessanta e per la maratona notturna che finisce alle sei del mattino. Son cose belle, dai. Quantomeno per uno che è cresciuto a Milano e ricorda con nostalgia quel paio di edizioni del Dylan Dog Horror Fest dimenticate fra le nebbie padane. Comunque, ieri sera, sala 1, han cominciato proiettando questo montaggio che agevolo qua sotto e che immagino vedrò prima di ogni film.



Tamarramente delizioso, no? Ieri, seduto lì in quarta fila, in una sala gremita di persone, a veder partire questa cosa davanti ai miei occhi, con la musica brutalmente sparata, m'è venuta la pelle d'oca. Si comincia! Si comincia! Ye ye ye! Cacchio, mi son gasato anche a riguardarlo adesso. Poi c'è stata l'introduzione del tizio di non so quanti anni che non ricordo se era uno di Gaumont, dell'aministrazione della città di Parigi o chissaccosa, ma che comunque ha fatto tutto un bel discorso, quindi han proiettato un simpatico cortometraggio d'animazione francese e poi, dopo le chiacchiere introduttive che, come l'anno scorso, i due tizi che organizzano fanno prima di ogni film, s'è iniziato. Con una roba delirante, tratta da non so quale manga, diretta da quel malato nella capoccia di Takashi Miike. E insomma, da oggi è maratona.

Maratona che avrà delle ricadute sul blog. Nello specifico, non so bene quando guarderò la puntata di questa settimana di Agents of S.H.I.E.L.D. e, quindi, quando ne scrivero. Dubito in molti si stracceranno le vesti in preda alla disperazione, ma insomma, sai mai, magari qualcuno segue con passione le mie fregnacce al riguardo, tanto vale avvisare. Al di là di questo, e del fatto che chissà se scriverò mai un post su Interstellar (visto che qualcuno me l'ha chiesto, tanto valeva dire anche questo), non dovrebbero esserci conseguenze particolari, dato che ci sono già dei post pronti per i prossimi giorni. E poi ovviamente scriverò del festival. A proposito, a questo indirizzo qua c'è il programma, casomai interessasse. Non riuscirò a seguire ogni singola proiezione, ma certamente proverò a guardarmi più roba possibile.

E niente, chiudiamo con un pizzico di nostalgia, sbattendo qua sotto il montaggio che introduceva i film l'anno scorso e che ogni volta mi faceva emozionare tutto. Ah, fra l'altro, se interessa, i post su quell'edizione li trovate a quest'altro indirizzo qui.



Vediamo se e come sopravvivo. Di certo, questo mese, contando anche il festival del cinema coreano, i soldi per la tessera del cinema non vanno sprecati.

4 commenti:

Quando fai i post in questo modo, ti amerei fortissimamente sempre nel modo più eterosessuale che esista. Credo proprio che qualcuno di quei film elencati li recupererò con un pizzico di invidia per le tue serate parigine. Ma the walking podcast esce o passa questa settimana?

Esce domani. Anzi, ormai oggi. :)

Eh dai si, scrivici di Intersello.

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