The Walking Dead 05X05: "Self Help" (USA, 2014)
con le mani in pasta di Scott Gimple e Robert Kirkman
episodio diretto da Ernest Dickerson
con Michael Cudlitz, Josh McDermitt, Christian Serratos, Steven Yeun, Lauren Cohan, Alanna Masterson
Chi legge il The Walking Dead a fumetti aspettava con ansia questo momento da un po' e, probabilmente, aveva intuito che si sarebbe verificato in questa puntata. Chi non lo legge, forse, aveva comunque capito che c'era del marcio in Danimarca. Sto ovviamente parlando
In generale, continua l'approccio "separatista" al racconto e, dopo una puntata interamente dedicata a Beth, ce ne becchiamo una concentrata sul gruppo diretto a Washington, mentre la prossima settimana, presumibilmente, andremo a scoprire cosa sia accaduto a Carol e Daryl nella loro missione di salvataggio. A conti fatti, resto convinto che una struttura del genere, è inutile, finisca per funzionare molto meglio con una visione "in botta", invece che diluita fra una settimana e l'altra, ma allo stesso tempo mi sembra anche che sia il modo migliore per affrontare un racconto in cui i protagonisti si sono divisi in questa maniera: si riesce a dare il giusto spazio a tutto e ad approfondire le cose come si deve, senza dover saltare continuamente di qua e di là. Certo, il risultato è che ci sono in ballo tre o quattro cliffhanger contemporaneamente e che, probabilmente, non troveranno risoluzione fino alla pausa di metà stagione, ma insomma, mi sembra un compromesso accettabile.
Va meno bene, piuttosto, l'impaccio ormai evidente con cui gli autori della serie stanno trattando Glenn e Maggie, fra i personaggi più forti delle prime stagioni e qui ormai ridotti a sagomati sullo sfondo che, oltretutto, non riescono neanche a trovare cose interessanti da dire quando viene dato loro spazio. La gag notturna fra Glenn e Abraham è stata divertente, ma lo scambio fra Maggie e Eugene è veramente robaccia attaccata con lo sputo e in generale la coppia sembra davvero entrata nel reame dei personaggi per il cui destino ci sarà da preoccuparsi se improvvisamente dovesse capitare una puntata dedicata a loro. Ma insomma, questa settimana il punto era dare spazio ad Abraham, Eugene e, in misura minore, Rosita e Tara, cosa che è stata fatta bene, approfondendo finalmente un po' i personaggi, mostrando il rapporto bizzarro che c'è fra di loro e dando spazio ai primi due per mostrare che son perfino capaci di recitare come si deve. E poi ci siamo pure beccati gli zombi smaciullati con il getto d'acqua come se fossero dei cani in calore, quindi bene così.
Sul fronte totomorti, non so, continuo a ricevere vibrazioni forti da Carol.
2 commenti:
Dai ma la scena di Eugene il pompiere che schizza gli zombie è ridicola, no?! Cioe' ok, come idea e' ok, anche geniale se vogliamo, ma davvero volete farmi credere che son morti per un getto d'acqua? Credevo che fossero tramortiti e una volta a terra poi il resto della banda procedesse con la fatality per eliminarli, ma vedendo che nella scena, dopo il gavettone generale, continuavano a conversare come nulla fosse, dentro mi me mi domandavo: "ok, ma ora che fanno, non li ammazzano?! Guarda che si rialzano eh! Ecco, ora qualcuno ci resta secco, uno zombie gli acchiappa la caviglia e lo morde ben bene al polpaccio". E invece niente. Mah... Solo a me ha fatto strano 'sta cosa?
Hai presente la potenza a cui spara un getto d'acqua un camion dei pompieri? Aggiungici il fatto che la carne degli zombi è piuttosto fragile e il risultato è che li fa a pezzi. Per altro si vede anche, se guardi bene, che il getto d'acqua li distrugge.
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