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10.11.14

Lo Studio Ghibli in mostra


Il 4 ottobre ha aperto in quel di Parigi la mostra Dessins du Studio Ghibli, dall'argomento facilmente intuibile. Si tiene presso lo stesso luogo che ha ospitato la mostra dedicata agli eroi Marvel, il museo Art Ludique (indirizzo: Les Docks - Cité de la Mode et du Design, 34 Quai d'Austerlitz, Paris), fino a domenica 1 marzo 2015, quindi, se volete organizzarvi per farci un salto, direi che c'è tutto il tempo. Si tratta di una mostra dal tema piuttosto specifico e che, come esperienza, si allontana parecchio da quel sogno del Museo Ghibli di Mitaka. È quindi sicuramente molto interessante anche per chi l'ha visitato, oltre che in generale un'esposizione che davvero merita se si apprezza il lavoro di Hayao Miyazaki, Isao Takahata e compagni. Il tema principale è infatti la lavorazione alle spalle di quel che vediamo apparire su schermo, approfondita tramite lo studio dei layout.

E subito fuori si parte bene con Totoro.

Nelle diverse aree della mostra, assemblate seguendo un percorso che passa da un film all'altro e ogni tanto divaga fra un paio di stanze costruite a tema, l'area introduttiva e tutta la parte dedicata alla produzione televisiva che ha caratterizzato l'inizio della carriera dei nostri due amici, si trovano esposti 1300 layout tratti da un po' tutte le opere e che fanno qui la loro prima apparizione in Europa. Per alcuni film, come per esempio Kiki - Consegne a domicilio, c'è pochissimo materiale, perché sono produzioni che risalgono a tempi in cui la conservazione non veniva vista esattamente come una priorità, ma nel complesso c'è veramente una valanga di roba in cui perdersi scrutando con gli occhi dettagli, meravigliosi disegni e annotazioni di vario tipo.

Non mancano ovviamente spiegazioni assortite sparse in giro fra le pareti, anche ad accompagnare alcune altri piccoli reperti, matite, strumenti, cosette varie che esulano dalla "semplice" raccolta di layout. Ma soprattutto è possibile farsi consegnare all'ingresso una guida audio portatile (senza costo aggiuntivo sul biglietto che, di suo, sta a 15,50 euro) piena di spiegazioni e aneddoti interessanti. Contiene diversi messaggi che vanno attivati in punti precisi della mostra e, a seconda del caso, si occupano di spiegare innanzitutto il funzionamento di layout stessi, il senso delle annotazioni e così via, ma poi aggiungono aneddoti sulla lavorazione dei vari film e diversi spunti di riflessione sulle scelte tecniche e stilistiche. Non mancano, infine, i classici monitor che mandano a rotazione parti di film e interviste ai maestri.


La città incantata è il film di cui sono presenti più layout.

Si tratta, insomma, di una mostra un po' diversa dal solito, incentrata su un ambito specifico dei materiali che fanno parte del processo produttivo e strutturata secondo un percorso informativo che apre una porta sulle tecniche e sulle metodologie. Ovviamente c'è, almeno in parte, una certa attenzione anche per il pubblico più giovane, per esempio col simpatico volantino che danno all'ingresso e che spiega in maniera buffa la natura dei layout, ma nel complesso è una mostra sicuramente approfondita e molto interessante per chi apprezza non solo le opere dello Studio Ghibli, ma proprio il mondo dell'animazione in generale.



Ah, guida audio e descrizioni varie sono sia in francese che in inglese. È possibile prenotare i biglietti tramite il sito ufficiale, cosa che permette di saltare eventuali code alla cassa. Noi ci siamo presentati sul posto senza biglietto e siamo entrati senza  attese particolari ma, per dire, quando siamo usciti abbiamo visto che si era formata una coda notevole alla cassa. Quindi, insomma, magari è meglio prenotare

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