Musarañas (Spagna, 2014)
di Juanfer Andrés, Esteban Roel
con Macarena Gómez, Nadia de Santiago, Hugo Silva
Il film di cui chiacchiero oggi, in giro per l'internet, potreste trovarlo intitolato Shrew's Nest, ma a me piace il titolo originale. Voglio dire, provate a leggerlo ad alta voce, Musarañas, non ha un suono fantastico? Specie poi se - come me - non avete il benché minimo rapporto con la lingua spagnola e, quindi, lo leggete probabilmente in maniera sbagliata. Musarañas, musarañas, musarañas, musaragnagnagnagnagnas! È fantastico! Comunque, si tratta del film d'esordio di Juanfer Andrés ed Esteban Roel, due autori spagnoli con a curriculum un paio di cortometraggi ciascuno e un decennio di carriera da attore televisivo per il secondo. La loro natura di esordienti è ben esemplificata dalla presenza di un "Alex de la Iglesia presenta" sul manifesto del film, messo bene in alto, con l'evidente impressione che a un certo punto abbiano pensato fosse il caso di scriverlo ancora più grosso del titolo. E del resto, il film nasce come nascono tanti horror di questi tempi: un regista affermato ti nota, decide che gli piaci tanto e ti produce, permettendoti di mettere il nome in locandina e prestandoti anche quella bella gnocca di sua moglie per un ruolo minore. Alla grande.
Il risultato è un film bizzarro, con quell'atmosfera da horror spagnolo tutto strano che ci piace tanto, forse non riuscito fino in fondo, ma che si merita di essere recuperato in qualche maniera, magari sperando che il nome di Alex de la Iglesia scritto bello grosso sul manifesto finisca per farlo arrivare anche in Italia. Racconta di Montse, una donna brutalmente affetta da agorafobia, al punto che il solo tentativo di metter piede fuori dal suo appartamento le fa patire violenti attacchi di panico, vomito, varie ed eventuali. La poveretta, tormentata dai ricordi di un padre non proprio modello, vive con sua sorella minore, a posto con la testa ma frustrata dal pugno di ferro esercitato da Montse. L'atmosfera già non idilliaca che si respira in casa parte per la tangente quando quest'ultima si ritrova alla porta un uomo ferito, lo accoglie controvoglia per curarlo e si riscopre poi novella Kathy Bates, decidendo di bloccarlo a letto, drogarlo, aggravarne l'infortunio e, insomma, tenerselo in casa tutto per sé.
Il bello è che tutto questo viene raccontato con una serie di cambi di registro che levati, con tanto di suggestioni sovrannaturali (ma saranno realmente tali o è tutto nella testa di Montse?) e con un buon lavoro sul rendere la protagonista un personaggio sì folle e sopra le righe, ma allo stesso tempo umano, spinto da cause che te la rendono anche quasi simpatica, perlomeno fino a che non scoppia il delirio della seconda metà di film. Non manca il classico humor nero che ci si aspetta con quel nome là sulla locandina, anche se il tono generale tende a spingere soprattutto sul pedale del dramma e delle esplosioni brutali di violenza che prendono il controllo della situazione nella parte finale. Insomma, Musarañas è un film che sembra partire un po' confuso e invece, pian piano, unisce con cura tutta la roba sparsa in giro, fa salire la tensione a mille e si scatena quindi alla grande. Ben scritto, diretto con una gran cura per l'immagine e soprattutto interpretato da una Macarena Gómez totalmente fuori di testa, è sostanzialmente uno spacco.
Per il momento si è fatto solo il giro dei vari festival del fantastico mondiali. In Spagna esce a Natale. Del resto, è il classico film di Natale, no? Comunque, secondo me prima o poi in Italia ci arriva. Crediamoci fortissimo. Dai. Mano nella mano.
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