Son of the Mask (USA, 2005)
di Lawrence Guterman
con Jamie Kennedy, Alan Cumming, Bob Hoskins
Il primo The Mask era una sciocchezzuola coi suoi bravi meriti. Rappresentò assieme ad Ace Ventura il definitivo lancio mondiale per la stella comica di Jim Carrey (ma forse alcuni non lo considerano un merito) e, non dimentichiamocelo, segnò l'esordio sul grande schermo di Cameron Diaz. Inoltre mostrava effetti speciali ottimamente realizzati e, per l'epoca, anche abbastanza innovativi. Al di là di questo, comunque, era un discreto adattamento in ottica mainstream dello splendido fumetto originale.
Il film era infatti ispirato direttamente all'opera di John Arcudi e Doug Mahnke, che nel 1989 avevano preso in mano un personaggio creato sette anni prima da Mike Richardson e l'avevano rivoltato come un calzino, dando vita a un personaggio fantastico e molto sottovalutato. Rispetto alla versione fumettistica, sicuramente la pellicola di Chuck Russel perdeva la carica di smodata ultraviolenza, ma conservava almeno in parte quello splendido humor nero, la spettacolare idea di fondo e le tante trovate. Questo perlomeno in un primo tempo divertentissimo, cui seguiva poi una svolta più classica, con il classico scontro fra buoni e cattivi e il finalino lieto.
Tutti i lati positivi di The Mask, comunque, svaniscono in questo orrendo seguito, piatto e insignificante sotto qualsiasi punto di vista. Nel film di Lawrence Guterman, molto semplicemente, non c'è nulla. L'unica idea simpatica, il ripetuto omaggiare intere sequenze di classici cartoni animati Warner Bros, è realizzata in maniera piatta e avvilente. Un tonfo indifendibile, un catorcio di film.
Scriptnotes, Episode 665: What Can You Even Do?, Transcript
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The original post for this episode can be found here. John August: Hello
and welcome. My name is John August. Craig Mazin: Well. My name is Craig
Mazin. Jo...
5 ore fa
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