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18.6.12

Safe


Safe (USA, 2012)
di Boaz Yakin
con Jason Statham, Catherine Chan

Lo spunto di partenza di Safe è una roba che anche a ripensarci giorni e giorni dopo averlo guardato ancora non ci credi. Jason Statham fa il lottatore di MMA, ammazza per sbaglio uno che aveva accettato di far perdere, fa così incazzare la mafia russa e scopre che a capo della stessa c'è la versione ossessivo compulsiva di Keyser Soze. Uno che non solo ammazza tutti i tuoi amici, parenti, conoscenti, colleghi, debitori, creditori, ma ti lascia anche in vita, ti fa pedinare per sempre e si premura di far fuori tutte le persone che hanno la sfiga di rivolgerti la parola per più di qualche secondo. Ma tipo anche gente a cui fai la carità o firmi un autografo, chiunque. Sorvolando sull'incredibile spreco di risorse e soldi che questo evidentemente comporta, diciamo che l'idea sarebbe di farlo soffrire come un cane per il resto dei suoi giorni e, possibilmente, condurlo al suicidio.

A questo aggiungiamo che Stath, proprio quando sta per cedere, incontra una bambina cinese genio in pericolo, ovviamente inseguita dagli stessi mafiosi russi (ma, per sicurezza, anche dalla mafia cinese, dalla polizia - corrotta - e probabilmente pure da qualcun altro) e decide di aiutarla. Verrebbe da dire che gli avvenimenti successivi sono facilmente intuibili, ma il bello è che lo sono solo in parte, perché, in mezzo alla lunga serie di inseguimenti, sparatorie e persone che commettono l'errore di provare a fermare Giasone bello, arrivano anche due o tre spiegoni che riescono a giustificare buona parte delle assurdità accadute nella prima metà di film, incollandoci sopra una serie di altre svolte da applausi. L'accumulo di insensatezze è tale che i casi sono due: o scappi in frettissima dalla sala o ti arrendi subito, prendi per buono tutto quello che arriva e ti godi un film divertente, ben fatto e con uno Statham furiosa macchina da guerra come suo solito.

A rendere Safe un film un po' strano ci pensa la regia di Boaz Yakin, un evidente squilibrato mentale. Quattordici anni fa ha diretto Il gioco dei rubini (discreto e barbosetto film con Renée Zellweger sulle difficoltà nello sposare un ebreo praticante devoto) e poi, siccome aveva paura di sembrare un regista impegnato, ha firmato un film con Denzel Washington che fa l'allenatore e una roba con Brittany Murphy e Dakota Fanning di cui non voglio sapere nulla. Ma ha pure una carriera di sceneggiatore che levati: il Punisher con Dolph Lundgren, La recluta (quello con Clint Eastwood e Charlie Sheen), Dal tramonto all'alba 2, Dirty Dancing 2 e Prince of Persia. Insomma, è uno che scrive e dirige i minchiatoni, ma ogni tanto ha il guizzo di quello convinto di poter fare l'arte. Con Safe, che s'è scritto da solo, secondo me si è un po' convinto di poter unire i due mondi e alla fine il risultato non è affatto male.

L'inizio è orchestrato in maniera affascinante, al punto che regia, montaggio e sceneggiatura riescono a rendere coinvolgenti, se non credibili, le premesse senza senso di cui sopra, e questo nonostante per una buona mezz'ora non accada sostanzialmente una fava. Le scene d'azione sono brutali e divertenti, anche se il personaggio di Jason Statham ha un po' la sindrome del god mode e alla fin fine l'unica cosa che potrebbe metterlo in difficoltà (la bambina, per altro meno insopportabile di quanto si potesse temere) non viene molto sfruttata. E Yakin, pur non riscoprendosi nuovo Kubrick del film d'azione, butta nel mucchio qualche idea e ti piazza lì un finale addirittura sorprendente per il modo in cui gestisce la risoluzione dopo tutto quell'accumulo di fotta. Anche se immagino qualcuno possa rimanerci male, perché in effetti, oh, arrivati lì, t'aspetteresti (e forse spereresti) in qualcosa di diverso. Comunque m'è piaciuto.

L'ho visto qua a Monaco, al cinema, in lingua originale, un paio di settimane fa, e m'è venuta voglia di scriverne oggi. IMDB non ha idea di quando uscirà in Italia. Credo non cambi molto fra il guardarlo in lingua originale, in italiano o in qualsiasi altra lingua. Certo, ti perdi l'accento di Giasone.

1 commenti:

se non l'hai visto, ti consiglio london dove Jason Statham ha un ruolo originale, è un tossico, impotente con il parrucchino.(ma mena come batista come sempre)

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