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25.6.12

Buffy l'ammazzavampiri - Stagione 4


Buffy the Vampire Slayer - Season 4 (1999/2000)
creato da Joss Whedon
con Sarah Michelle Gellar, Nicholas Brendon, Alyson Hannigan, Marc Blucas, Anthony Head, James Marsters, Emma Caulfield, Seth Green, Amber Benson, 
George Hertzberg 

La quarta stagione di Buffy è quella della maturità, sotto un po' qualsiasi punto di vista, anche "esterno" alla serie stessa. Maturità di realizzazione, per esempio, col passaggio ai 16:9 che era la novità di tendenza di quegli anni e un budget probabilmente più corposo e figlio del successo, evidente nella ricchezza di alcune scene in esterni e nel continuo pasticciare con la sigla d'apertura. Ai tempi della prima stagione, Whedon rosicò perché non poteva permettersi di realizzare due versioni diverse della sigla e prendere quindi maggiormente in giro gli spettatori con la prima morte improvvisa. Qua si sfoga, cambia protagonisti ogni due minuti, ed è evidente la libertà ormai totale di cui lui e il suo staff godono nel permettersi di eliminare così, all'improvviso, questo o quel personaggio, nell'affrontare tematiche anche scomode, nel partire per la tangente con episodi sperimentali e nel dare definitivamente vita a quella serialità "ininterrotta" che racconta un'unica grande storia, dal primo all'ultimo episodio, concedendosi pure il lusso di fare talvolta anche a meno del mostro della settimana. E continuando a infilare qua e là pezzetti casuali di cose lontanissime da venire: accenni ai misteri dell'anno successivo, ma anche cose che si manifestano fin dalla seconda stagione e che solo nella settima e conclusiva arriveranno ad esplodere.

La maturità è poi anche nei personaggi che, pur rimanendo i protagonisti di un serial dedicato a un pubblico adolescente, sono sopravvissuti all'apocalittica chiusura degli anni del liceo e si barcamenano ora fra università e lavoro (oltre che scopicchiando a destra e a manca), con i genitori e le figure paterne del caso spinti sempre più in disparte. E ci sono poi le tematiche se vogliamo pure rischiose, visto il target, con una serie scemotta sui supereroi che si tirano le pizze in faccia con demoni e vampiri che si permette di parlare d'omosessualità. E di farlo in una maniera così sensibile, elegante, delicata, nel bel mezzo del triangolo fra Tara, Willow e Oz che forse rappresenta il punto più alto di tutto l'anno, in quel suo rincorrersi avanti e indietro tanto capace di tirare fortissimi cazzotti nello stomaco ed emozionare per davvero.

Sul fronte dei singoli episodi, delle trovate del momento, ci sono momenti dalla bellezza incredibile. Dopo tre puntate iniziali poco convincenti, per esempio, arriva Fear Itself, l'annuale dedica ad Halloween, e improvvisamente la stagione diventa grande, con un episodio inquietante, carico d'inventiva e che non rinuncia a qualche sferzata comica davvero esilarante. E se le puntate mal riuscite continuano a saltare fuori fino alla fine, la serie qui decolla, e raggiunge vette notevoli in tutto il blocco centrale, con i due cross-over con Angel (anche se entrambi danno forse il meglio nelle metà ambientate "dall'altra parte"), con quel sempre adorabile gusto per il dramma improvviso o la svolta pazzesca di continuity infilati a sorpresa nelle puntate più demenziali, bizzarre e apparentemente autoconclusive. E poi ancora la finalmente ininterrotta ed esilarante presenza di Spike e l'apice dell'estro creativo nella folle Superstar e nella meravigliosa Hush, fantastico esperimento musicale dai toni fiabeschi.

In tutto questo, ciò che lascia a desiderare è decisamente la storia di fondo, con questa specie di mega impasto governativo-militaresco che pure avrebbe i suoi bei momenti e le sue idee interessanti, ma nel complesso manca di mordente, ha dalla sua forse il cattivo meno carismatico su sette anni di Buffy e, magari per sopraggiunta auto consapevolezza, viene chiuso all'improvviso, un po' di fretta, senza dare gran soddisfazione. Decisamente Whedon ha fatto di meglio recuperando le stesse idee nel recente Quella casa nel bosco. Ma la serie si redime e mostra definitivamente di cosa sia capace con quel meraviglioso episodio conclusivo, che dimostra come ormai qua si faccia un po' quel che si vuole senza farsi tanti problemi, mentre zitti zitti si tracciano le linee guida per tanta della televisione che verrà poi. Dopo aver chiuso tutte le faccende  triviali nella puntata precedente, Restless si permette di concludere l'anno su una nota intimista, con un viaggio bellissimo, surreale, anche impegnativo e coraggioso nella regia (almeno per gli standard televisivi dell'epoca) nella psiche dei suoi protagonisti, raccontandone sogni, dubbi e speranze e buttando sul piatto indizi e suggerimenti sul futuro. Splendido.

Mi sono riguardato la quarta stagione di Buffy nelle scorse settimane, tramite i soliti cofanetti DVD comprati all'epoca. Ribadisco, non posso farne a meno, che questa serie è inadattabile e va vista in originale a prescindere dal lavoro di adattamento comunque abbastanza discutibile svolto a suo tempo. Senza contare che qua, poi, si entra in quel meraviglioso reame del "ma che, scherziamo, mica possiamo far vedere ai nostri ragazzini italiani un telefilm in cui parlano di omosessualità, taglia, taglia tutto, cesoia, vaivaivai!!!"

3 commenti:

"Ribadisco, non posso farne a meno, che questa serie è inadattabile e va vista in originale a prescindere dal lavoro di adattamento comunque abbastanza discutibile svolto a suo tempo"

Da irriducibile Buffy fan quoto ogni singola parola.
Ricordo ancora come, all'epoca, il salto di almeno una puntata e l'edulcorazione di parecchi altri episodi mi aveva fatta urlare all'eresia, anche perché i personaggi di Oz e Willow sono quelli a cui ero, e sono tuttora, più affezionata.

"Senza contare che qua, poi, si entra in quel meraviglioso reame del "ma che, scherziamo, mica possiamo far vedere ai nostri ragazzini italiani un telefilm in cui parlano di omosessualità, taglia, taglia tutto, cesoia, vaivaivai!!!""

Aaaaah ecco, chissà quanti dialoghi inventati mi sarò sciroppato, guardando i dvd in italiano... :D

Però, però personalmente ho sempre considerato questa quarta stagione nettamente inferiore alle season 2 & 3 nel complesso.
Perché si, ci sono quei 3 (o erano 2?) episodi che spaccano, ma le assenze di Angel, Faith e soprattutto del Mayor come villain, si rimpiangono tutte.

..Probabilmente comunque, avessi prima visto le due stagioni successive, questa Quarta mi sarebbe piaciuta molto, ma molto di più... :D

Mah, guarda, ripeto, secondo me gli episodi belli sono ben più di due o tre, anche se sono d'accordo che manca un cattivone carismatico e che ci sono un po' di episodi sottotono (ma quelli, francamente, ci sono tutti gli anni).

Della quinta e della sesta non ho brutti ricordi, ma vai a sapere. Magari ne riparliamo dopo che le ho riguardate. :)

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