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14.6.12

Biancaneve e il cacciatore


Snow White & the Huntsman (USA, 2012)
di Rupert Sanders
con Kristen Stewart, Charlize Theron, Chris Hemsworth

Spesso qua dentro mi capita di chiacchierare di come le aspettative possano stravolgerti in negativo o in positivo qualsiasi film. È il caso per esempio di tutte quelle porcherie horror, o ispirate a fumetti, o ispirate a fumetti horror, o in cui c'è gente che salta e spara, o ispirate a fumetti horror in cui c'è gente che salta e spara, dalle quali mi aspetto solo disgusto e che finiscono per risultarmi gradevoli. Oppure è il caso, nella direzione opposta, di Aliens fra i pochi seguiti pari se non superiori all'originale che poi lo riguardo vent'anni dopo e meh. Per questo mi sono incuriosito quando ho visto Roger Ebert dare tre stelle e mezzo (su quattro) a Biancaneve e il cacciatore ma puntualizzare che "forse mi è piaciuto troppo perché non mi aspettavo nulla". Sarebbe andata così anche a me? No.

Biancaneve e il cacciatore fa parte di un'altra categoria: quella in cui lo guardo e ottengo esattamente quello che mi aspetto. Tipo quando ho guardato Max Payne e mi ha fatto cacare. Dal film d'esordio di Rupert Sanders che arriva dal produttore di - santoddio - Alice in Wonderland non mi aspettavo, francamente, nulla di che. Ed esattamente quello ho ottenuto: nulla di che. Un film che scorre placido e innocuo, senza emozionare e senza dar fastidio, mettendo in scena una favola di Biancaneve che ripercorre bene o male tutte le tappe dovute (strega, specchio, bosco, cacciatore, nani, mela, bacio) rielaborandole alla sua maniera cupa e un po' deviata, riuscendo a infilarci un triangolo amoroso perché se c'è Kristen Stewart ci deve per forza essere il triangolo, ma senza riuscire a emozionare neanche per un attimo. Manca il ritmo, mancano i motivi d'interesse, manca qualsiasi cosa capace di farti spuntare un punto esclamativo sopra alla testa.

Tutto si regge in piedi solo grazie a Charlize Theron, che ha una presenza pazzesca ed è sempre bravissima a fare la bitch spaventosa, a Chris Hemsworth, che c'ha carisma e a me, inutile, piace proprio, a un paio di soluzioni visive abbastanza azzeccate e alla curiosità di scoprire come abbiano rielaborato questo o quel passaggio della favola originale. Simpatici i sette gli otto nani con le facce degli attori britannici, tremenda Kristen Stewart con quel suo sguardo da perenne fattona, tana per il momento visivamente più affascinante, copiato per direttissima dalla Mononoke di Miyazaki. Insomma, meh, anche se magari il problema è che dopo aver letto la recensione di Roger Ebert mi aspettavo troppo.

Il film l'ho visto qua a Monaco, in lingua originale: la voce tonante di Charlize e la parlata da selvaggio isolano nordico di Thor se lo meritano. In Italia esce a luglio.

5 commenti:

Era nell'aria che fosse un film molto meh. Curiosa la scelta di far usicre Mirror Mirror e Snow White and the Huntsman in date così ravvicinate...

Beh, col cinema americano cose del genere capitano. Ricordo il periodo in cui uscirono a brevissima distanza di tempo Volcano e Dante's Peak, o Armageddon e Deep Impact. :)

Film passabile non vale i soldi del cinema.

non centra niente con twilight?il film non è mica una storia d'amore mielosa tra biancaneve e il cacciatore?

Direi di no. Ha altri problemi, ma no, non è il triangolino amoroso du du da da da.

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