Alien Resurrection (USA, 1997)
di Jean-Pierre Jeunet
con Sigourney Weaver, Winona Ryder, Ron Perlman
Ricordo che nel 1997 conoscevo persone che si lamentavano del fatto che in Alien Resurrection i personaggi erano un po' tutti le solite insopportabili macchiette di Jeunet. Affermazione che, presa di suo, ci potrebbe pure stare ma, con i quattro film della serie belli chiari in testa dopo averli riguardati uno dietro l'altro, mi fa un po' ridere se viene dalla voce di gente che tiene Aliens e le sue macchiette in cima a un piedistallo. Ricordo anche che nel 1997 il film di Jeunet mi piacque abbastanza e mi sembrava tutto sommato un'aggiunta interessante alla serie, un altro Alien reinterpretato dalla sensibilità di un regista diverso, un horror d'azione divertente, con una scena molto riuscita (quella in acqua, al di là dei polmoni fuori scala dei protagonisti), una scena un po' patetica (il barbecue dei cloni) e un finale un po' rovinato dall'alieno ibrido con gli occhi da Bambi, che magari funzionava pure bene nel farti sentire allo stesso tempo disgustato e dispiaciuto, ma era proprio bruttarello da vedere.
E a riguardarlo oggi, in sequenza dopo gli altri tre? Beh, mi sembra un quarto episodio degno dei due precedenti. Vale a dire un filmetto di mostri che non vale un'unghia del primo Alien, che si porta stampate in fronte le personalità del suo regista e del suo sceneggiatore, seppur agitate e non mescolate abbastanza a cazzo di cane, che è assai figlio dei suoi tempi nell'approccio decisamente più schifiltoso agli sbudellamenti e alle mostruosità. Non ricordavo assolutamente la carica splatter che ho trovato riguardandolo, probabilmente perché all'epoca non mi sembrò assolutamente strana. Del resto era lo stesso anno di Starship Troopers, e si percorrevano le orme di un certo genere d'horror che nel corso dei vent'anni precedenti aveva subito una determinata evoluzione. Ma a guardare tutti e quattro gli Alien in fila, beh, lo stacco è netto: Alien Resurrection non sarà magari strettamente splatter, ma a farti schifo ci si mette d'impegno.
Al di là di quello, il fascino nel film sta quasi tutto in Ripley e nell'interpretazione di una Sigourney Weaver che si muove, ciondola e borbotta provando a immaginare come sarebbe essere mezzi umani e mezzi alieni, nella scena del barbecue che quindici anni dopo m'è parsa meno patetica e, anzi, forte e proprio riuscita, in quell'ibrido alieno finale che ho trovato meno ridicolo di quanto ricordassi. C'è tanto Joss Whedon nella protagonista supereroina che guida i suoi compari contro i mostri e nel turbinio di battute sarcastiche (sarà un caso che Buffy l'ammazzavampiri ha inizio proprio nel 1997?), anche se a chiedergli di quel suo script si ottengono risposte non troppo diverse da quelle di Fincher su Alien³. Non c'è in compenso poi tantissimo di Jeunet, al di là del solito Dominique Pinon e di qualche personaggio di contorno (gli scienziati e il militarissimo su tutti), e l'impressione è che glie ne fregasse davvero poco di tutto quanto, volesse solo fare il suo filmetto su commissione infilandoci due o tre minchiate a caso cui teneva particolarmente e morta lì.
Di sicuro vengono in mente ben poche immagini capaci di restare impresse nella capoccia e, forse, anche a riguardarlo, l'unico momento che spicca è proprio quella nuotata subacquea. O forse no, ché la computer grafica invecchia male. Brutto, comunque? No. Anzi, gradevole, con un paio di momenti azzeccati, una Winona Ryder dal potenziale sotto sfruttato, il solito adorabile Ron Perlman e qualche buona idea sparsa in giro, oltre a dialoghi spesso divertenti. Certo, vedere anche gli stessi alieni ridotti a macchiette è un po' triste, ma è in fondo anche l'inevitabile evoluzione della serie (e il wrestling di Alien vs Predator ne è conseguenza diretta). Deludente per essere il nuovo episodio di una roba cominciata con il capolavoro di Ridley Scott? Sì, ma insomma, non è esattamente il primo della saga per cui si possa dire la stessa cosa.
Ho guardato l'edizione estesa in Blu-ray, che aggiunge veramente due minchiatine in apertura e in chiusura. Del resto, nell'introduzione, Jeunet sostiene che il film uscito al cinema era bene o male il suo director's cut, quindi bene così. Fra l'altro, la scena finale aggiunta, che mostra un pianeta Terra ridotto ai minimi termini, è anche un po' assurda: se è ridotto in quelle condizioni, perché andare tanto in sbattimento all'idea che gli alieni ci finiscano sopra?
1 commenti:
In parte, come già detto, concordo con te. Film gradevole, meglio del terzo episodio, ed effettivamente molto splatter. E con super-alien-Ripley!
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