C'è un motivo se The Good Wife non aveva mai attirato la mia attenzione, neanche per sbaglio, ed è che si tratta di una serie "drammatica" CBS, e a me quelle serie là, le varie CSI, NCIS e proceduralità assortita, non hanno mai detto nulla. Non mi affascina la struttura del caso della settimana, così come non mi affascina un certo modo di "fare" personaggi e intrecci narrativi, anche se ovviamente mi rendo conto che non è il massimo gettare tutto in un gruppone qualunquista. Limite mio, per carità, ma così è. Col senno di poi, quindi, è ovvio che il mio radar non poteva proprio farcela a intercettare la serie prodotta dai simpatici fratelli Scott.
Il senno di poi, però, arriva appunto poi. Prima, c'è della gente dai gusti confortanti (Mad Men, per dire) che te ne parla benissimo, c'è il fatto di Ridley e Tony coinvolti, che comunque un minimo di fiducia ancora te la ispirano, e soprattutto c'è lo spunto di partenza piuttosto intrigante. Abbastanza da convincermi a dare una chance senza stare a informarmi ulteriormente. E così mi guardo l'episodio pilota. Che parte benissimo, con una scena ottima per regia e scrittura, oltre che per una davvero brava Julianna Margulies. Solo che poi c'è il resto dell'episodio e, ehm, si rientra nel territorio del "no, dai". Tutti quei personaggi prevedibili ai limiti del macchiettismo, tutte quelle passeggiate con loro che si parlano portando avanti il caso, tutte quelle situazioni che è evidente già alla prima volta che saranno tormentoni, tutti quei momenti da lampadina accesa sopra alla testa... pelle d'oca, fastidio, noia, sconforto, non ce la posso fare.
Il problema è che la faccenda di fondo, la storiella personale della protagonista, mi affascina, e mi piacerebbe troppo guardare una bella serie HBO dedicata alla cosa. Quello che non mi va di guardare è una serie di casi dei quali non me ne frega nulla con attorno dei pezzetti della storia che mi interessa seguire. Anche se, sicuramente, ogni tanto ci sarà l'episodio bellissimissimo con il caso davvero interessante e intrigante. Quindi, insomma, croce sopra. Solo che poi, comunque, uno sguardo in giro per l'internet l'ho dato, e OVVIAMENTE nelle recensioni si legge tutto e il contrario di tutto. Chi lo critica, alla fin fine, esprime per filo e per segno il mio pensiero. Però chi ne parla bene dice cose interessanti. Aggiungiamo che al mio check-in su Miso ricevo due risposte su Twitter un po' dissonanti: "Secondo me è una grande serie, ben sviluppata e ben recitata, con qualche personaggio davvero riuscito." e "the good wife è terribile fermati finché puoi ;-)".
Insomma, boh.
Ora, la questione è in linea di massima piuttosto semplice, dato che ho subito calato il sipario e non mi sono messo a guardare nemmeno il secondo episodio. Croce sopra e fine. Però, lo ammetto, il dubbio che alla fin fine possa valerne la pena mi è venuto, presumo alimentato dalla fatica patologica che faccio a iniziare un libro/film/fumetto/videogioco/[aggiungere a piacere] e mollarlo prima di averne visto la fine. Quindi chiedo delle risposte a chiunque sia in ascolto e abbia risposte da darmi. Ne vale la pena? Ci sono momenti di grandissima televisione che non mi posso perdere? La parte che mi interessa è talmente azzeccata che vale la pena di sorbirmi tutto quel che, per quanto magari ben fatto, non ha proprio modo di piacermi? Ma soprattutto: la detective ganza muore di morte violentissima e/o dolorosissima e/o soffrendo tanto e male stile Gwyneth Paltrow in Contagion? No, eh? :(
Ovviamente non mi risponderà nessuno e non guarderò mai più un singolo episodio di The Good Wife. Bene così.
5 commenti:
A me piace molto.
E anche io non sopporto tutta la parte procedural e i colleghi che si pestano i piedi. Sì, insomma, credo valga la pena.
Le vicende personali di Alicia (leggi: i casini del marito) restano al centro della serie anche nelle stagioni successive. Solo che a un certo punto anche le bastardate tra colleghi dello studio diventano parte integrante di quell'intreccio lì, e quindi meno barbose.
La detective però non muore. :( Almeno ogni tanto le tirano una centra?
Chi, Kalinda? Quella che è amica di tutti?
Sì. Letteralmente.
Però purtroppamente quella gran topa di Jill Flint c'è solo nella prima serie.
Ok, mi hai dato un buon motivo per provare a guardare fino in fondo almeno la prima stagione. Male che vada ho visto la detective prendere dei ceffoni e ho la prova definitiva che questo genere di serie non fanno per me. :)
...Chissà come andò poi a finire l'incontro tra giopep e TGW...
Io ho iniziato a guardarlo solo qualche mese fa, semi rushandomi le prime 3 stagioni ed arrivando sino ai giorni nostri con la messa in onda della quarta.
Per ora non ci sono state flessioni nel mio intresse ed anzi, apprezzo la serie più ora che nelle prime due stagioni.
E Jill Flint non c'è solo nella prima serie. :P
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