di Woody Allen
con Owen Wilson, Rachel McAdams, Marion Cotillard, Kathy Bates
Ci sono degli aspetti di Midnight in Paris che è bello scoprire guardando il film e che è un peccato svelare a chi il film ancora non l'ha visto. Una volta tanto la pensa così anche chi ne ha curato la promozione, tant'è che stranamente queste cose nel trailer non vengono mostrate. Il problema è che parlare del film senza menzionare queste cose è pratica un po' monca. Vogliamo poi aggiungere che nel mondo civilizzato Midnight in Paris è uscito ad agosto, quindi chi era veramente interessato è facile che sappia già di che sto parlando? Tipo magari perché ha spiluccato la scheda su IMDB? Aggiungiamolo. Infine, segnalo che la mia recensione tutta bella rispettosa e attenta a non menzionare queste cose l'ho scritta per il numero dieci di Players (in uscita a breve), quindi al limite la si può leggere lì. Qui, invece, parlo libero, dopo il trailer per aumentare lo spoiler space. Come sono riguardoso.
Come la mia sbroccata di fronte a Scoop può forse far intuire, non amo alla follia quell'atmosfera sciocchina e un po' naif di certi film di Woody Allen, e infatti Midnight in Paris è un film che fa di tutto per farsi odiare dal sottoscritto. Il "problema" è che non ci riesce, perché dietro al taglio stupidino, dietro all'ennesimo attore messo lì a recitare nel ruolo del suo regista, questa volta c'è un film tutto incentrato su un'idea magari non nuova, ma azzeccata. Se già tifare per Owen Wilson diventa in fretta facile, visti gli esempi d'insopportabile umanità che lo circondano, ancora più semplice è farsi trascinare dall'entusiasmo quando la bella Parigi dipinta da Allen, scoccata la mezzanotte, si tuffa indietro nel tempo e vomita fuori l'All-Star Game della scrittura e dell'arte passata.
Il simpatico Gil, assieme al suo adorabile naso, si ritrova improvvisamente drogato di fughe notturne dalla moscia, noiosa e deprimente vita di tutti i giorni, quella in cui ha la possibilità di fare all'amore con Rachel McAdams ma preferisce passeggiare sotto la pioggia fra le vie di Parigi. Per questo suo ardore viene premiato da una magia notturna che lo trasporta nel passato e gli fa incontrare tutti i suoi eroi e pure qualche bonus. Gente come Scott e Zelda Fitzgerald, Ernest Hemingway, Gertrude Stein, Salvador Dalì, Luis Buñuel e pure quell'antipatico di Pablo Picasso. E tanto per abbondare, ci buttiamo dentro pure una signorina nessuno interpretata da Marion Cotillard. Non basta? E allora facciamo anche che Gil scippa l'amore della bella francesina a Picasso. Hai detto niente.
Il fascino di Midnight in Paris sta soprattutto nell'idea, certo, ma anche nel modo in cui viene messa in scena. Nell'atmosfera ilare, nel taglio con cui Allen riprende Parigi rendendola una meraviglia anche senza bisogno delle immagini da cartolina (certo, la città aiuta), in certe gag davvero azzeccatissime e in un'avvolgente aria da sogno. Si riflette sul potere della nostalgia, capace di rendere meravigliose oltre i propri meriti non solo avventure passate che ci ricordiamo, ma perfino quelle che non abbiamo mai vissuto, e si chiude su una mezza moralina di cui magari facevamo anche a meno. Però a conti fatti ne viene fuori un filmetto delizioso. Figuriamoci poi come deve sembrare se sei fanatico degli anni Venti come Gil e l'atmosfera sciocchina da Woody Allen non ti dà fastidio!
Il film l'ho visto qua a Monaco ad agosto e ne ho scritto adesso perché adesso esce nel paese in procinto di trascinare in una nuova era di morte, distruzione e apocalisse l'Europa intera. Son cose.
Come la mia sbroccata di fronte a Scoop può forse far intuire, non amo alla follia quell'atmosfera sciocchina e un po' naif di certi film di Woody Allen, e infatti Midnight in Paris è un film che fa di tutto per farsi odiare dal sottoscritto. Il "problema" è che non ci riesce, perché dietro al taglio stupidino, dietro all'ennesimo attore messo lì a recitare nel ruolo del suo regista, questa volta c'è un film tutto incentrato su un'idea magari non nuova, ma azzeccata. Se già tifare per Owen Wilson diventa in fretta facile, visti gli esempi d'insopportabile umanità che lo circondano, ancora più semplice è farsi trascinare dall'entusiasmo quando la bella Parigi dipinta da Allen, scoccata la mezzanotte, si tuffa indietro nel tempo e vomita fuori l'All-Star Game della scrittura e dell'arte passata.
Il simpatico Gil, assieme al suo adorabile naso, si ritrova improvvisamente drogato di fughe notturne dalla moscia, noiosa e deprimente vita di tutti i giorni, quella in cui ha la possibilità di fare all'amore con Rachel McAdams ma preferisce passeggiare sotto la pioggia fra le vie di Parigi. Per questo suo ardore viene premiato da una magia notturna che lo trasporta nel passato e gli fa incontrare tutti i suoi eroi e pure qualche bonus. Gente come Scott e Zelda Fitzgerald, Ernest Hemingway, Gertrude Stein, Salvador Dalì, Luis Buñuel e pure quell'antipatico di Pablo Picasso. E tanto per abbondare, ci buttiamo dentro pure una signorina nessuno interpretata da Marion Cotillard. Non basta? E allora facciamo anche che Gil scippa l'amore della bella francesina a Picasso. Hai detto niente.
Il fascino di Midnight in Paris sta soprattutto nell'idea, certo, ma anche nel modo in cui viene messa in scena. Nell'atmosfera ilare, nel taglio con cui Allen riprende Parigi rendendola una meraviglia anche senza bisogno delle immagini da cartolina (certo, la città aiuta), in certe gag davvero azzeccatissime e in un'avvolgente aria da sogno. Si riflette sul potere della nostalgia, capace di rendere meravigliose oltre i propri meriti non solo avventure passate che ci ricordiamo, ma perfino quelle che non abbiamo mai vissuto, e si chiude su una mezza moralina di cui magari facevamo anche a meno. Però a conti fatti ne viene fuori un filmetto delizioso. Figuriamoci poi come deve sembrare se sei fanatico degli anni Venti come Gil e l'atmosfera sciocchina da Woody Allen non ti dà fastidio!
Il film l'ho visto qua a Monaco ad agosto e ne ho scritto adesso perché adesso esce nel paese in procinto di trascinare in una nuova era di morte, distruzione e apocalisse l'Europa intera. Son cose.
11 commenti:
lo dico sinceramente, a me piace il 'vecchio' woody allen, negli ultimi 4-5 film (dopo match point per la precisione) mi pare si sia completamente bevuto il cervello! gli ultimi due li ho saltati come fossero appestati, questo dal trailer mi ha dato la solita, forse anche peggiore, impressione... ma se dici quelle cose sul trailer/marketing non so che pensare..
Guarda, l'atmosfera, il tono, è probabilmente del Woody che dici di non gradire. Però è anche un film che ha messo d'accordo veramente tutti, critica e pubblico. Di mio posso dirti che - da quel che dici - probabilmente abbiamo una visione simile del Woody Allen recente, ma questo m'è piaciuto. Forse potresti dargli una chance.
@ giopep: ti rispondo qui (dal sito di Eldastyle) per non risponderti li ma anche per parlare di questo nuovo film di Allen. Stavo navigando cercando di capire da qualche recensione se era bello o meno e mi sei capitato a tiro tu con il sito...fra l'altro, mai visto in vita mia.
Riguardo al film poco da dire: Allen mi annoia cosi tanto che non riesco mai a staccare gli occhi da un suo film. Lo so che è una grande contraddizione ma mi suscita questo effetto. Per me è un bravo regista ma non cosi bravo come lo giudicano.
Beh, in pratica posso darti la stessa risposta che ho dato a littleaxus. :)
Comunque Allen, quando è interessato a farlo, sa essere un regista dalla tecnica e dalla visione strepitose. Match Point è un gioiello sotto questo punto di vista.
Detto questo, Midnight è un po' il film che ci si aspetta da lui, però mi sembra gli sia riuscito veramente bene e ha un paio di idee proprio azzeccate.
Spero ti piaccia il mio blog, al di là di quello, non mi sembra tu però mi abbia risposto su questioni sollevate su Eldastyle... :)
"Match Point è un gioiello sotto questo punto di vista"
Assolutamente d'accordo con te.
Difatti è l'unico film di Allen che sono riuscito a vedere più di una volta ma forse sarà anche per quella gran gnocca della Scarlett!!!
"Midnight ha un paio di idee proprio azzeccate"
Si, alcune atmosfere le trove eccellenti. Però si tratta di un film che vuole dare, sembre che stia dando e poi si spegne...non so, non è la prima volta che un film di Allen mi da questa sensazione...sembra sempre di vedere una pellicola troncata, senza una vera fine. Che, secondo il film non è neanche male ma qui non va proprio.
"Spero ti piaccia il mio blog"
Lo inizio a seguire anche perchè se scrivi le recensioni dei film parleremo a lungo io strano personaggio che si guarda qualcosa come due film al giorno eh eh eh!!!
"al di là di quello, non mi sembra tu però mi abbia risposto su questioni sollevate su Eldastyle... :)"
Su B3 dici o sui giochi multiplayer in generale? Ma c'è poco da dire ormai...i videogiochi di guerra si stanno muovendo su binari strani per me. Di vere novità ne vedo poche. Secondo me dovrebbero solo massimizzare i giocatori come appunto in B3 per PC. 64 giocatori non sono male ma mi aspetto almeno il doppio dei giocatori da qui a due anni visto che le tecnologie e le risorse ci sono.
Ma no, guarda, chiedevo perché mi hai esordito con "ti rispondo qui (dal sito di Eldastyle) per non risponderti li" e mi aspettavo quindi volessi chiacchierare anche di quegli argomenti. Detto questo, ribadisco quanto ho detto lì: il mio era un discorso generale sull'approccio critico, poi di Battlefield nello specifico so una sega. :D
Ah ah, no, mi sono espresso male. Cercavo una recensione sul film e in bing mi è uscita sta roba dell'edicola di Giopep...allora ho pensato: "ma guarda che stranezza alle volte". Il "ti rispondo qui" era per quello non per la discussione di B3.
alla fine sono andato a vederlo, non molto convinto e abbastanza pessimista. mettici che non sopporto Owen Wilson e pensavo che frittata era fatta.
invece devo dire che ok, non sarà un capolavoro ma non posso non concordare con quello che dici tu sopra. dato per assodato che il "vecchio" woody non c'è più, questo film mi è piaciuto abbastanza.
gli incontri e tutte le citazioni con i personaggi degli anni '20 sono eccezziunali. il "messaggio" del film sulla nostalgia etc etc mi è parso molto bello, nel complesso film "delizioso" come dici tu, termine azzeccato.
diciamo che nella mia classifica personale del recente Woody Allen lo metto un pelino sotto Match Point, toh!
E allora sono contento di avertici spinto almeno un po'. :)
A me è piaciuto molto, forse troppo rispetto alle considerazioni oggettive di molti però non ci posso fare nulla. Da premettere che sono andato a vederlo senza leggerne nulla e mi sono ritrovato piacevolmente sorpreso dalla trama e da un Wilson che man mano mutava in un Woody giovane.
Splendido a mio avviso.
Sì, ecco, pure io quando sono andato a vederlo non ne sapevo nulla, al di là del fatto che stava piacendo a molti. E secondo me questo fa parecchio.
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