Fight Night (Italia, 2014)
di Stefano Trucco
Allora, full disclosure: conosco Stefano Trucco, autore di Fight Night. Oddio, poi, "conosco", non siamo esattamente amici per la pelle, anche se il giorno in cui ci siamo incontrati abbiamo quasi condiviso la frittura di pesce. No, non è vero, io mangiai cacciucco, lui non so cosa, ma insomma, non importa. Il punto è che lo conosco. Faceva parte della compagnia di sciamannati di it.arti.cinema e ne fa parte tutt'ora nella sua (re)incarnazione sotto forma di gruppo su Facebook. Ci siamo visti dal vivo due o tre volte, abbiamo chiacchierato e continuiamo a chiacchierare online e mi ha perfino infilato nel gruppo di quelli a cui ha fatto leggere in anteprima qualche pagina del romanzo (ma non di quelli a cui ha fatto leggere il romanzo intero, cosa che magari potrebbe definire in quale fascia sociale all'interno delle sue cerchie vado ad inserirmi). Fatto sta che quando, a cavallo fra 2013 e 2014, ha partecipato al programma televisivo Masterpiece, mi sono trovato per la prima (e ultima? Vai a sapere!) volta in vita mia a seguire un reality show con una mia conoscenza fra i partecipanti. O a seguire proprio un reality show in generale, a dirla tutta. E a tifare! Caspita, la tensione! No, sul serio, non sto mica scherzando. Ero gasatissimo. Stefano, col suo fare un po' bizzarro, è arrivato più o meno fino in fondo, anche se poi ha preso gli schiaffi in finale classificandosi terzo, ma ottenendo comunque di vedere pubblicato il suo primo romanzo. Hai detto niente.
E quindi, durante il passaggio milanese delle scorse ferie natalizie, mi sono intrufolato da Feltrinelli, ho tormentato una commessa perché mi scovasse il libro in mezzo alla ressa violenta delle feste e ne ho comprato addirittura due copie (delle tre presenti a scaffale), così potevo smollarne una ai suoceri. Perché dico tutto questo? Perché, oh, appunto, full disclosure, la simpatia nei confronti di autore e libro non si può negare, magari il mio giudizio è un po' di parte. Però non è che non mi sia mai capitato di trovare pessima roba di gente che conosco. A volte perfino roba di gente che conosco e che mi sta simpatica. E invece Fight Night mi è piaciuto, mi ha divertito e mi ha acchiappato dall'inizio alla fine, pur con qualche alto e basso, soprattutto grazie alla scrittura davvero scorrevole, ai dialoghi sempre frizzanti ed efficaci, che per altro faccio fatica a non ricollegare almeno in parte alla passione per il cinema che condivido con Stefano, anche se lui è ben più enciclopedico di me (e mica solo sul cinema).
Fight Night è un bel romanzo a sfondo sportivo, che racconta la storia di due lottatori destinati a sfondarsi di schiaffi e si diverte ad alternare punti di vista, stili di narrazione, modi di esprimersi, riuscendo a costruire un mondo affascinante, credibile, pieno di personaggi magari un po' sagomati di cartone, ma che riescono ad essere gustosi e a funzionare. Ci sono molti cliché, ma vengono anche evitati quelli più forti e comunque, alla fin fine, le storie sportive vivono proprio di cliché usati bene. In più, viene raccontato un mondo pieno di vita, sanguinario, palpitante, che ogni tanto parte per la tangente, ma riesce a trovare momenti davvero azzeccati. L'incontro, poi, è lungo, doloroso, spettacolare e, per quel che ne capisco, anche piuttosto realistico. Insomma, è un libro d'azione, un romanzo pop, strapieno di riferimenti culturali e sociali usati non un tanto al chilo, ma anzi con notevole padronanza. Ha un'anima sincera, ricca, meno banale di quanto certi aspetti un po' rozzi possano far pensare. Ed è divertente. Ci vuole, ogni tanto, un libro capace di essere semplice e divertente senza ridursi ad essere monnezza senza senso. Tipo, che so, quella di Dan Brown. Maledetto Dan Brown. Ancora me lo sogno la notte, quel maledetto criptocoso.
Fun Fact: il titolo è efficace, ma se lo cerchi su Google non si rivela essere esattamente una scelta furbissima.
4 commenti:
Grazie.
Se mi vieni a ringraziare poi si capisce che mi hai passato le mazzette.
"Fun Fact: il titolo è efficace, ma se lo cerchi su Google non si rivela essere esattamente una scelta furbissima."
Effettivamenji...Fortuna che l'Edicola di Giopep lo eleva al 7° posto di Google. :D
Hahahahah, credo sia anche dovuto alle impostazioni di Google che "sa" quel che cerchi di solito. :)
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