Clerks II (USA, 2006)
di Kevin Smith
con Biran O'Halloran, Jeff Anderson, Rosario Dawson, Trevor Fehrman, Jason Mewes, Kevin Smith, Jennifer Schwalbach Smith
Ok, allora, è successa questa cosa: ho visto Clerks II e mi ha fatto cacare. No, forse non mi ha fatto cacare, è un'esagerazione, però non mi è piaciuto. E non riesco a inquadrare bene il motivo. Voglio dire, i film di Kevin Smith li ho visti tutti, li ho perfino rivisti tutti non più di quattro anni fa, e fondamentalmente mi sono piaciuti tutti. Qualcuno di più, qualcuno di meno, ma insomma, anche la sua peggior scemenza mi ha sempre fatto ridere. Caspita, ho trovato del buono perfino in Jersey Girl. Eppure, Clerks II non mi ha detto quasi nulla.
Sì sì, per carità, un paio di volte ho sorriso, ma era più che altro quell'accenno compiaciuto da "ah, aspetta, ho capito, qui stai cercando di farmi ridere". E mi sembra anche di aver riso, via, in un paio di occasioni. E sì, non è che non si apprezzi qualche passaggio riuscito, specie per mano di una mezza capra della macchina da presa come Kevin Smith. In fondo, a tratti - seppur brevi e limitati all'avvio - il rapporto fra Dante e Becky è davvero ben scritto. E il momento musical mette addosso l'allegria. E non si può non apprezzare uno che risolve lo snodo drammatico principale davanti a un panzone pelato che sodomizza un asino. Senza contare poi che l'immagine di chiusura, quella che ti rimane stampata negli occhi e ti fa ricordare con piacere il film, è quell'amaro carrello in allontanamento, che sfuma dal colore al bianchennero, sulle facce rabbuiate dei nostri.
Insomma, non è che lo si butti, però, eh, mi chiedo, sono io che l'altra sera ero storto? Oppure Kevin Smith non mi fa più ridere? O magari questo film è un po' una cacchetta rispetto ai precedenti? Non so, penso che in fondo Jay e Silent Bob che fanno i cretini mi sembrano forzati, spenti, privi di idee. Penso che il dialogo sul Signore degli anelli abbia una bella intuizione ma si spenga subito, oltre al fatto che "organizzarlo" fra l'eroe del film e un paio di coglioni non valga, sia troppo facile e - di fondo - il risultato sia anni luce dietro quella bella conversazione fra Dante e Randal sugli operai della Morte Nera. Ché, insomma, è abbastanza ovvio, stai provando a rifare quella roba.
Ecco, è anche un po' questo: son passati dodici anni, hai generato della prole, hai diretto tre o quattro film che provavano ad avere un senso (e in linea di massima ci riuscivano anche), hai avuto il coraggio di sostenere che La vendetta dei Sith fosse un bel film... non è che magari non sei più troppo in grado di tornare indietro? Che 'sto Clerks II è davvero un pasticciotto, un tentativo di raccontare le stesse cose senza più la capacità (il coraggio) di limitarsi al mucchietto di gag e con invece il tentativo (la necessità) di dare senso compiuto a un qualcosa che invece funziona bene quando un senso non ce l'ha?
Poi, per carità, è quasi poetico che quest'impressione di "sono invecchiato ma mi sforzo terribilmente di far le cose che facevo dodici anni fa" me l'abbia data un film che, in fondo, proprio di questo racconta. Magari è anche voluto, può essere. Quel che è certo, è che io non mi sono divertito come nel 1994. Ma in effetti neanche come quattro anni fa. Errore mio?
P.S.
L'ho ovviamente visto in lingua originale, direi che non è quello il problema. Mi riguarderò il primo Clerks, così capisco se è quello, il problema. Detto ciò, va anche aggiunto che qualsiasi film in grado di mostrarci Rosario Dawson che balla al rallentatore con indosso un vestito di media aderenza, beh, buttalo.
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2 ore fa
4 commenti:
Noooo, a me è piaciuto (e Rosario rulla come al solito).
E pace, dai, capita di non essere d'accordo. Penso che sopravviveremo tutti. Io, tu, Kevin Smith...
Sì sì, ci mancherebbe. :)
Tra l'altro, mi sono ricordato che la visione di Clerks II mi ispirò questo post: http://cinerds.blogspot.com/2007/05/una-vita-tempo-di-film.html
Concordo sul P.S. Ed anche sul resto. Ma il principale difetto del film risiede tutto in quel "2" di fianco al titolo, mi sa.
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