Agent Carter 01X01: "Now is Not the End" (USA, 2015)
Agent Carter 01X02: "Bridge and Tunnel" (USA, 2015)
creato da Christopher Markus e Stephen McFeely
puntate dirette da Louis D'Esposito e Joseph V. Russo
con Hayley Atwell, James D'Arcy, Chad Michael Murray, Enver Gjokaj, Shea Whigham
Ed eccoci qua nel 2015, a chiacchierare della prima roba "nuova" del 2015 su cui ho posato gli occhi, perlomeno sul fronte delle serie TV. Stavo iniziando a scrivere, m'è cascato lo sguardo su quel doppio "2015" qua sopra e ci ho pensato: "Cacchio, è la prima cosa del 2015 di cui scrivo". Son bei momenti. Soprattutto quando l'idea è di parlarne bene, sottolineando quindi che l'anno, quantomeno sul fronte del divertimento, sta iniziando come si deve. Agent Carter, del resto, non ha tempo da perdere: ha solo otto puntate in cui raccontare la sua storia e non può permettersi la falsa partenza che ha segnato a fuoco la prima stagione di Agents of S.H.I.E.L.D., tanto più che si è partiti subito con un appuntamento doppio. E si è partiti bene, con una serie che mostra fin dal primo minuto di avere una sua personalità ben definita, di sapere cosa vuole raccontare e di volersi distinguere anche grazie a una ricerca estetica forte, che recupera il taglio pop e coloratissimo del primo Captain America.
Proprio quel film sembra essere l'unico vero legame della serie con l'universo cinematografico Marvel. Ed è un bene. Intendiamoci: do per scontato che ci saranno riferimenti, ammiccamenti e che in generale vedremo apparire qui cose che avranno ripercussioni altrove ma, in generale, raccontare una storia ambientata a fine anni Quaranta significa, per forza di cose, staccarsi in larga parte da tutto il resto. O quasi, perché appunto la storia prende proprio il via dal bellissimo finale della pellicola diretta da Joe Johnston e salta poi in avanti di qualche anno, per mostrarci una Peggy Carter alle prese col duro ritorno alla realtà. Il suo ruolo da protagonista durante la guerra è presto dimenticato e la Peggy tornata dal fronte si trova ad affrontare innanzitutto un distratto e scontato maschilismo, che la vede destinata a far da segretaria, servire il caffé e non essere benvenuta nelle riunioni dell'agenzia Strategic Scientific Reserve presso cui lavora.
La prima vera protagonista femminile dell'universo cinematografico Marvel a godere di una serie tutta sua (per il primo film tocca aspettare ancora tre anni), fra una scazzottata e l'altra, deve affrontare innanzitutto la sua stessa credibilità come eroina d'azione, in un mondo che la preferirebbe impegnata a servire i clienti di un diner. E alla fin fine a rendere interessante la serie c'è anche un po' il sottotesto satirico, che poi era l'altra grande qualità del primo film dedicato al capitano e che qui torna anche sotto forma della deliziosa trasmissione radiofonica che perseguita Peggy raccontando le gesta idealizzate (perlomeno secondo i canoni del periodo) di Cap e della sua damigella in pericolo. Attorno a queste idee e all'efficacissima interpretazione di Hayley Atwell si aggirano un cast solido, soprattutto nell'ottima presenza di James D'Arcy, e l'inevitabile rete di misteri, cospirazioni e super cattivi all'orizzonte. L'unico mio dubbio, per il momento, sta nella decisione di usare Dominic Cooper come Samuel L. Jackson della situazione, l'attore di peso pescato dai film e pagato profumatamente per qualche apparizione. Al di là del fatto che, con tutto il rispetto per il personaggio di babbo Stark e per Cooper, che ci mette impegno, la presenza scenica e la forza della guest star non sono esattamente le stesse di Nick Fury. Ma insomma, vediamo come va.
In allegato c'era il trailer di Ant-Man che, boh, via, è un trailer abbastanza anonimo da cui si intuisce che Paul Rudd interpreterà il ruolo di "Paul Rudd in un film di supereroi". Boh. Ah, al momento non ho dettagli su se e quando la serie verrà trasmessa in Italia.
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