Harry Potter and the Prisoner of Azkaban (USA/GB, 2004)
di Alfonso Cuarón
con Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Gary Oldman, David Thewlis, Alan Rickman, Robbie Coltrane, Michael Gambon, Emma Thompson
Dopo i due orrendi, piatti e noiosissimi film di Chris Columbus, finalmente Harry Potter viene preso in mano da un regista con le palle e trova una sua identità, forse non destinata a durare, dato il successivo nuovo cambio dietro alla macchina da presa, ma certo convincente. E meno male, visto che i primi due episodi mi erano piaciuti tanto da farmi passare la voglia di andare al cinema per i due successivi.
Cuarón regala ai personaggi delle psicologie, mostra di avere un'idea di cinema, abbandona i toni eccessivamente addolciti dei primi due episodi e confeziona un film elegante, curato, solido nella sceneggiatura e debole solo nella parte finale, che non riesce a offrire la giusta emotività, forse per un'eccessiva fretta nel tirare le fila.
Certo, aiutano i primi effetti speciali davvero convincenti della serie e più in generale la crescita dei personaggi, che meglio si prestano a tematiche non dico adulte, ma quantomeno interessanti. Ma i meriti dell'uomo dietro alla macchina da presa sono evidenti, anche nella bravura con cui dirige un cast davvero azzeccato e in parte. Cast che fra l'altro mi sono gustato per la prima volta in originale, apprezzando finalmente gli effetti dell'imposizione della Rowling sull'utilizzo di soli attori britannici.
Insomma, il terzo Harry Potter è un bel passo avanti. Non che ci volesse molto.
Scriptnotes, Episode 665: What Can You Even Do?, Transcript
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The original post for this episode can be found here. John August: Hello
and welcome. My name is John August. Craig Mazin: Well. My name is Craig
Mazin. Jo...
3 ore fa
2 commenti:
Di Cuaron mi piacque parecchio Y Tu Mama Tambièn. Degli H.P. non ne ho visti nemmeno uno, ma questo devo dire mi incuriosiva non poco e che prima o poi troverò la motivazione per vederlo.
Però quando ti scagli contro i primi due, non ti scagliare contro il Columbus tout-court dai! I primi due Home Alone, restano tutt'oggi semplicemente stupendi.
Y Tu Mama ottimo per davvero, mentre non ho amato molto il precedente Paradiso perduto (sarà anche che due attori su tre mi stavano sulle palle).
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