Agents of S.H.I.E.L.D. 02X03: "Making Friends and Influencing People" (USA, 2014)
creato da Joss Whedon, Jed Whedon, Maurissa Tancharoen
episodio diretto da Bobby Roth
con Clark Gregg, Ming-Na Wen, Chloe Bennet, Iain De Caestecker, Elizabeth Henstridge, Brett Dalton
Terzo giro, terza puntata solida, con una buona dose di azione, un antagonista che sparacchia in giro superpoteri realizzati in maniera dignitosa, della comicità piazzata come si deve (i battibecchi fra May, Trip e Hunter!) e uno sviluppo dei personaggi interessante. Immagino che così, solo per il gusto di darmi fastidio, la prossima settimana verrò smentito, ma a questo punto mi sento di dire che Agents of S.H.I.E.L.D. si è definitivamente piazzato sui binari giusti ed è riuscito a diventare una serie che vale la pena di seguire, per la quale è credibile sperare che arrivino vette paragonabili a quelle di altre produzioni televisive del passato che portavano la firma di mister Whedon. Forse. Credo.
Più che altro, sembra davvero che si sia trovata la soluzione giusta per ogni elemento. I personaggi si sono sviluppati in direzioni molto più interessanti rispetto a come ci erano stati presentati un anno fa e in generale il cast ha raggiunto davvero un bell'equilibrio, sia con le nuove aggiunte, che funzionano, sia con le rielaborazioni delle vecchie conoscenze. La faccenda Ward si sta evolvendo bene e il suo confronto con Fitz, altro personaggio che ha preso una piega molto azzeccata, è fra i momenti migliori della puntata. Lo stesso si può dire di Coulson, che non è più solo un generatore casuale di battutacce e di misteri e veste molto bene i panni del capo amichevole ma brutale, capace di usare gli stessi metodi del nemico, se necessario. Anche il ritorno di Simmons fa la sua parte, sia per come è orchestrato a livello narrativo, sia per quella deliziosa sequenza musicale che la reintroduce, e insomma, nel complesso, paradossalmente, ora che non c'è più lo S.H.I.E.L.D., stiamo seguendo le storie di gente abbastanza credibile come squadra S.H.I.E.L.D.
In tutto questo, l'episodio funziona bene anche nell'ottica del "pezzetto" inserito all'interno della continuity cinematografica Marvel, recuperando la pratica del lavaggio del cervello firmato Hydra che abbiamo visto all'opera nel secondo Captain America e ripescando anche il Blizzard in divenire già apparso in una fra le prime puntate davvero convincenti della scorsa stagione. Ora si tratta di scoprire come tutte le cose verranno portate avanti e se continuerà a funzionare bene come in questi primi tre appuntamenti il mix fra l'inevitabile struttura procedurale da caso della settimana e tutto il corredo di storie e storielle da portare avanti. Le basi ci sono, vediamo come va.
In tutto questo, domenica riparte quell'altro telefilm con gli zombi. È ufficialmente autunno.
3 commenti:
ma e vero che si parla di ebola a parigi?
Falso allarme. :)
per fortuna
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