The Walking Dead 05X02: "Strangers" (USA, 2014)
con le mani in pasta di Scott Gimple e Robert Kirkman
episodio diretto da David Boyd
con Andrew Lincoln, Melissa McBride, Andrew J. West, Chad L. Coleman, Norman Reedus, Danai Gurira, Chandler Riggs, Denise Crosby
Tra i motivi per cui, pur fra alti e bassi, mi diverto a seguire The Walking Dead, c'è il modo in cui gli sceneggiatori della serie TV pasticciano, rimescolano e sbarellano con eventi e personaggi nell'adattare quel che è stato raccontato nei fumetti. È stato detto chiaramente, a più riprese, che nella quinta stagione si vedrà una discreta impennata in questo senso, con riferimenti chiari al lavoro di Robert Kirkman, e certo le prime due puntate sembrano confermare la cosa. Questa settimana, in particolare, s'è visto l'esordio di Gabriel, sotto diversi aspetti molto ben ricalcato su quello dei fumetti, e si è visto anche l'adattamento al contesto attuale della serie di una situazione che nei fumetti si poggiava su "attori" diversi. Mancando quei due personaggi, si è applicata la loro vicenda ad altri, come del resto è già stato fatto in passato anche per motivi diversi (penso per esempio alla dipartita di Hershel) e ancora una volta il risultato è, per me, molto divertente.
Il rovescio della medaglia sta nel fatto che la cosa viene introdotta in maniera un po' impacciata, in fretta e furia in avvio di puntata, e il risultato è il solito teatrino del personaggio di contorno che improvvisamente ha più spazio del solito perché si avvicina per lui il momento della verità. Ma insomma, bisogna anche concedere che, con un cast ormai così allargato e variegato, non è neanche semplice dare costantemente a tutti il giusto spazio. Ad ogni modo, il punto è che ne è venuto fuori l'ennesimo rimaneggiamento gradevole, al termine di una puntata dal ritmo per forza di cose più compassato rispetto a quello della precedente ma comunque solida, intrigante nello sviluppo del racconto e con un finale che porta in dote una bella dose di inquietudine a base di snack notturni. Senza contare la situazione "appesa", che rinvia presumibilmente alla prossima settimana la telefonatissima (fumetto o meno) rivelazione su cosa fosse andato a fare il nostro amico nel bosco.
A margine di tutto questo, il The Walking Dead televisivo non si dimentica di portare avanti anche i suoi altri discorsi, con la reintroduzione delle misteriose auto crociate che nascondono il destino di Beth e il relativo lancio all'inseguimento. Il bello è che la cosa è ben intrecciata col resto e, anzi, va teoricamente a rendere ancora più pesante la situazione presa dal fumetto, con tre personaggi svaniti invece che uno solo. Adesso resta da vedere come si svilupperanno le cose, perché se si continua a seguire in maniera così fedele il fumetto, beh, i sopravvissuti di Terminus non dureranno ancora molto, ma l'impressione è che si possa tirare un pochino più per le lunghe. In tutto questo, è apprezzabile anche l'apparente decisione di puntare su uno sviluppo del racconto più dinamico rispetto al passato, con un gruppo unito, in movimento e alle prese con più minacce in contemporanea. Insomma, la stagione è partita bene, dai. Vediamo come va.
Comunque a me sul finale è venuta fame. Sarà che di solito guardo l'episodio verso ora di pranzo.
4 commenti:
Mi è piaciuta, sì! Però mi aspettavo che nell'ultima scena "dammi-un-altro-bacino" iniziasse a ridere dicendogli "sei fottuto perché [spoiler] sono infetto"!
Se la saran tenuta per la prossima settimana.
"la telefonatissima (fumetto o meno) rivelazione su cosa fosse andato a fare il nostro amico nel bosco"... Io sono lento di comprendonio e non ho letto il fumetto: perché "telefonatissima"?
1. personaggio (di colore) che improvvisamente parla più del solito, denota ottimismo, svela una storia d'amore;
2. cinque minuti dopo, viene tirato sott'acqua da uno zombi e non si vede cosa gli succede;
3. da lì in poi si rabbuia, bacia in maniera malinconica la sua bella, si allontana dal gruppo con lo sguardo triste e, una volta solo, scoppia a piangere.
Sul serio non ti suggerisce nulla?
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